Questa settimana, dopo ben 12 anni di pubblicazione su Bessatsu Shonen Magazine, si è concluso L’attacco dei giganti (Shingeki no Kyojin per i puristi) dopo ben 139 capitoli. L’opera di Hajime Isayama ci ha appassionato per tutti questi anni, lasciandoci davvero col fiato sospeso in questi ultimi atti. In questo articolo ci concentreremo sulla fine di questo manga, e sulla sua corrispettiva trasposizione animata, per l’esattezza il finale della stagione 4.

L’anime

Recap quarta stagione

La quarta stagione de “ L’Attacco dei Giganti” si apre con l’assalto a Forte Slava. Non siamo più infatti dentro le mura sull’isola di Paradis, ma seguiamo le azione dei soldati di Marley, capitanati da Zeke, e dei loro cadetti, tra cui spiccano Gabi Braun, cugina di Reiner ed estremamente devota alla causa marleyana, e Falco Grice, un ragazzino
dall’animo gentile. La battaglia è vinta, ma è chiaro che il potere dei giganti non è più sufficiente per garantire la supremazia bellica di Marley.

Zeke dunque propone di chiedere l’aiuto dei Tybur, famiglia nobile di eldiani che governa Marley da dietro le quinte. Il capofamiglia, Willy Tybur acconsente ad aiutare l’esercito nell’operazione di riconquista
del Fondatore, e davanti ad una platea composta dai più alti vertici militari e politici di tutto il mondo, dichiara ufficialmente guerra a Paradis. Non appena Willy termina la sua dichiarazione, Eren, già da tempo infiltrato a Marley, lo uccide trasformandosi nel Gigante d’Attacco e, dopo un sanguinoso scontro, riesce anche a divorare il Gigante Martello (posseduto dalla sorella di Willy, Lara).

Nel frattempo, per le strade di Liberio infuria la battaglia tra l’esercito e l’armata ricognitiva, giunti a recuperare Eren. Il piano è un successo, ma Gabi, desiderosa di vendetta contro i “demoni”, riesce ad infiltrarsi sul dirigibile nemico e sparare a Sasha Blouse, uccidendola sul colpo.

Si scopre inoltre che Zeke ha tradito Marley per allearsi con il fratellastro, con l’intento di scatenare un Boato in
miniatura che faccia da deterrente per Paradis. Ma anche questo è un inganno, perché il vero obbiettivo di Zeke di è il “Piano per l’Eutanasia”, cioè rendere tutti gli eldiani sterili liberando così il mondo dalla maledizione dei giganti in modo pacifico. Per garantire la riuscita di questo piano, viene scatenata una lotta intestina nell’esercito di Paradis, e la
fazione fedelissima ad Eren (denominati “Jaegeristi”) ottiene di fatto pieno potere militare. Ma nel frattempo Marley ha cominciato il suo contrattacco, ed è così che la stagione termina: con Eren trasformato in gigante che guarda i dirigibili nemici avvinarsi, mormorando: “Fatti sotto, Reiner!

Finale di stagione

L’episodio finale, chiamato “Cielo e terra“, si apre con quello che è rimasto di Zeke. Dell’uomo rimane ben poco, e anche lui si rende conto che sta per morire. Una visione però gli freccia nella mente, una bambina con un secchio (Che ricorda vagamente la piccola Historia). Un gigante però si avvicina al corpo, si apre il ventre e poggia Zeke dentro di esso.

Ci spostiamo altrove, dove Yelena tiene sotto scatto Pixis, poiché lui e gli altri hanno bevuto il liquido spinale di Zeke. Gli unici che non lo hanno bevuto e sono infatti tenuti prigionieri in cella sono i componenti del 104°, i quali ricevono una visita da Yelena stessa. La misteriosa donna rivela che il vero piano è il piano per l’eutanasia per gli eldiani per far si che il dominio dei giganti abbia fine.

Intanto Eren va a fare visita a Gabi, anch’essa detenuta, cercando di convincerla ad attirare i suoi compagni marleyani con un finto messaggio di soccorso. Ecco però comparire Pieck, infiltratasi sull’isola nel tentativo di salvare Gabi e Falco. La ragazza però capendo che non può far niente, si arrende e si offre di unirsi agli Jaegeristi, cercando di convincere anche Gabi a fare ciò. Eren che non è molto convinto di ciò, usera la piccola amica del Gigante Carro come deterrente per la sua trasformazione, incatenandola a Pieck stessa.

Sul tetto della prigione nel distretto di Shiganshina, Pieck ha promesso di indicare la posizione dei suoi compagni nascosti in città. Ed è proprio qui che Eren viene colto di sorpresa dal Gigante Mascella, che prova a divorarlo comparendo sotto di lui. Le forze di Marley irrompono, ed Eren trasformatosi nel Gigante d’Attacco li osserva arrivare con i loro dirigibili aspettando una persona in particolare: Reiner, che lo osserva dall’altro dall’alto del suo dirigibile meditando vendetta.

Il Manga

Dove c’eravamo lasciati

Eren ha tradito suo fratello Zeke, il piano per l’eutanasia degli eldiani non verrà attuato. Zeke icontra il fratello nella Via, un luogo senza tempo dove tutti i possessori dei poteri dei giganti possono incontrarsi. Qui egli rivela che il potere del suo Gigante d’Attacco è poter vedere i ricordi dei passati e futuri portatori, trascendendo il tempo, rivelando che è stato lui e controllare Grisha per uccidere i Reiss. Liberatosi poi del fratello, Eren raggiunde Ymir nonché il Gigante Progenitore ed assiste ai suoi ricordi.

Era una schiava di Re Fritz e venne in contatto con l’Hallucigenia, un particolare essere vivente che esiste da millenni. La sua vita però resta quella di una schiava al fianco del suo re. Avrà da lui inoltre tre figlie, dalle quali sarà divorata e il suo potere da gigante verrà spartito tra di loro. Dimostrandole compassione, Eren riesce a smuovere qualcosa dentro di lei ed attiva il Boato, liberando così tutti i Giganti Colossali all’interno delle mura.

Ha così inizio la marcia per lo sterminio dell’umanità da parte di Eren, il quale avanzerà inesorabilmente senza voltarsi mai indietro. Questo farà si che antiche rivalità vengano trasformate in alleanze per la salvezza del mondo, così da fermare il suo piano folle. Dopo vari tentativi poco riusciti dove le forze alleate hanno perso vari componenti, tra cui Hange, la battaglia finale si appresta ad avvenire al Forte Salta, dove il resto dei superstiti si è rifugiato.

Quest’ultimo sforzo sembra vano quando Eren richiama a se tutti i portatori di giganti precendeti, e neanche l’ottenimento da parte di Falco di un nuovo Gigante Alato sembra riuscire a ribaltare la situazione. Situazione che però viene ribaltata da Armin, il quale entrato nella Via comunica con i portatori precedeniti, convincendoli a cambiare fazione. Zeke convinto anch’egli da queste parole, si fa uccidere da Levi fermando il Boato. Eren, ormai solo, combatte contro Armin mentre Reiner e gli altri cercano di fermare l’Hallucigenia dal ricongiungersi con lui. Sarà qui che entrerà in scena Mikasa che, in un grandissimo atto d’amore, penetrerà nella bocca del Colossale di Eren recidendogli la testa.

Il finale del manga

Il confronto tra Eren ed Armin

Il capitolo 139, chiamato “Verso l’albero su quella collina“, si apre con Eren ed Armin a Shiganshina da bambini. Il dialogo avviene ovviamente nella mente di Armin. Eren è qui per confidarsi con l’amico, per chiarire alcuni punti oscuri ed anche scusarsi con lui. Il protagonista rivela che ha fatto tutto questo per diventare una sorta di capro espriatorio, inimicandosi l’intero mondo e per far sì che i suoi compagni lo fermassero, facendoli diventare a loro volta i salvatori dell’umanità. L’obiettivo di Eren era quindi che gli abitanti di Paradis non fossero più ricordati come demoni, ma eroi. Il tutto però ad un prezzo, infatti ci viene rivelato come l’80% della popolazione mondiale sia sparita a causa della marcia dei Colossali.

Da qui, il dialogo tra i due si sposta dalle strade cittadine e verremo trasportati in una serie di diverse scene oniriche, come il luogo di un vulcano in eruzione, le vette montane sotto un’aurora o il mare, meta tanto agognata dai due amici. In questa serie di luoghi, Eren spiega ad Armin anche verità su Ymir, il Gigante Fondatore. Viene rivelato infatti che Ymir ha continuato a canalizzare anche dopo 2000 anni il potere dei giganti a Fritz ed alla sua stirpe, perché lei essenzialmente amava re Fritz. La ragazza, nonostante aver perso tutto e nonostante i soprusi che ha ricevuto dal suo re, non riusciva a non amarlo. Proprio per questo, nel corso dei 2000 anni lei ha lottato per la libertà, intesa come la liberazione da questo suo amore, trovandolo poi infine in Mikasa.

Eren stesso fa fatica a capire il perché, ed anzi, è amareggiato per quello che è successo. Lui ha sempre saputo tutto, potendo vedere passato, presente e futuro contemporaneamente, ma questo non l’ha mai fermato dall’avanzare. È stato lui stesso quel giorno fatidico a far si che Berthold si salvasse e non venisse divorato da Dina divenuta un gigante, dirigendola verso casa sua. Allo stesso modo ha allontanato volontariamente Mikasa, per farle pesare meno la sua scoparsa ed il gesto che poi lei avrebbe compiuto. Eren infatti è sempre stato innamorato di lei, e soffre all’idea che la ragazza possa farsi una vita senza di lui. Qui il dialogo tra i due termina, con Armin che lo ringrazia di tutto, anche se Eren gli cancellerà i ricordi di quanto appena avvenuto. Infatti veniamo a scoprire che questa visione Armin l’ha avuta mentre era sulla nave per Liberio.

Il tempo presente

Armin, circondato da fumi di vapore, si risveglia in forma umana mentre Mikasa gli si avvicina con la testa di Eren tra le braccia. Entrambi si abbracciano, scoppiando in lacrime ricordando i loro rispettivi incontri con Eren.

La scena si sposta su gli altri, tornati anche loro umani, mentre sullo sfondo l’Hallucigenia si dissolve. Tutti si riabbracciano con i loro cari in commoventi scene. Levi, ridotto allo stremo, ha una visione dei suoi compagni della Legione Esplorativa caduti che gli dicono addio col loro tipico saluto. Mentre lui ricambia, una lacrima gli scorre finalmente sul viso, è finalmente libero anche lui. Muller però si avvicina verso i sopravvissuti puntandogli i fucili contro. Armir riesce però a calmare gli animi, gli eldiani non hanno più il potere dei giganti ed Armir stesso si dichiare l’uccisore di Eren Jaeger.

Passano tre anni, il bambino di Historia sta festeggiando il suo terzo compleanno. Attraverso proprio da una lettera di lei stessa apprendiamo che Eldia, unitasi sotto un’unica nazione, si sta armando per affrontare i nemici al di là del mare. La guerra non finirà finché una delle due parti non cesserà di esistere. Armin e il gruppo invece sono diventati degli ambasciatori di pace, col compito di raccontare quello che è successo per far sì che nessuno dimentichi e per non commettere gli stessi sbagli.

Nella scena finale vediamo Mikasa, seduta sotto quello stesso albero dove tutto è iniziato. La ragazza ha seppellito Eren qui, anche se continua a sentirsi sola per la sua assenza. Quando un uccello tenta di sottrarle la sciarpa rossa, la ragazza sorride e ringrazia Eren per avergliela avvolta intorno al collo tanti anni addietro.

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