La notizia è recente ma potremmo sentirne parlare per molto tempo: Sony sta lavorando ad una IA (intelligenza artificiale) che potrà cambiare autonomamente la difficoltà all’interno di un videogioco.Le implicazioni potrebbero essere molteplici, sia positive che negative. Ci tengo però a precisare che questo progetto si trova ancora all’inizio del suo sviluppo; quanto trapelato potrebbe essere incompleto e variare ancora nel corso del tempo.
Come l’IA di Sony metterà mano alla nostra difficoltà
Una volta completato, questa IA targata Sonypromette di offrire un’esperienza di gioco più dinamica e meno frustrante per tutti.
Chi si trova bloccato a causa di uno scontro troppo complicato, verrà aiutato e potrà finalmente procedere nella trama. Coloro che invece stanno procedendo in maniera fin troppo fluida, vedranno il mondo di gioco diventare più spietato e letale, in modo da offrire una sfida sempre entusiasmante.
Sul funzionamente non c’è molto altro da aggiungere; è un’idea semplice, ma funzionale. Il proposito è quello di non variare solamente il livello di difficoltà proposto nelle impostazioni, ma alterare l’esperienza in maniera più profonda. Ora bisogna però capire se sia realmente tutto oro quel che luccica.
Ma fino a che punto sarà davvero fattibile (e vantaggiosa)?
Sulla carta e ad una prima occhiata sembra sempre tutto bello, ma conviene soffermarsi a soppesare anche quelli che potrebbero tramutare in problemi.
Prima di tutto analizziamo da dove arriva l’idea di questa IA: Sony. Questo significa che sarà un’innovazione disponibile sui titoli presenti per PlayStation, probabilmente. D’altro canto, nella maggior parte dei casi i videogiochi approdano su più piattaforme; la IA promette di non cambiare solo il livello di difficoltà da menù, sottintendendo quindi che si tratti di qualcosa da inserire durante la programmazione. Questo significa che sarà disponibile solamente per le esclusive Sony? O l’azienda permetterà (sotto compenso) anche di utilizzare questa tecnologia sulle altre piattaforme? Questo andrebbe chiarito, visto che di novità sfruttabili solo da una cerchia ristrettissima di giochi ne abbiamo viste tante (e non sono mai durate molto).
Mi auguro sinceramente anche che sia una funzionalità attivabile e disattivabile a piacimentodall’utente. Alcuni titoli nascono per essere difficili e fanno di questo aspetto un loro punto di forza. Inoltre alcuni giocatori possono preferire una sfida volutamente molto alta (o molto bassa); vedere che la IA di Sony forza la difficoltà potrebbe non fare troppo piacere. Dopotutto si tratta pur sempre di illudere il giocatore, facendogli forse credere di essere migliorato quando invece a variare è la sfida.
L’ultima questione, ma non certo per importanza, è quella riguardante i dati. Qua, a maggior ragione, ribadisco che al momento parlo per ignoranza e timore. In ogni caso sarebbe interessante capire quale tipo di dati venga raccolto dal singolo utente al fine di far funzionare questo strumento.
Ultime considerazioni
Ho mosso dei dubbi e delle possibili problematiche, ma non fraintendetemi; non voglio fare il boomer di turno e non voglio partire prevenuto. Magari sarà una novità strepitosa e anche i pro-gamer di Dark Souls potranno godere di nuove fantastiche e mirabolanti morti, con boss ancora più decisi a strappar loro le flebili anime che posseggono.
Mi chiedo solamente se questo sia ciò di cui il mondo del gaming necessita e ciò che può realmente rappresentare un’evoluzione. Una difficoltà artificiosa migliora l’esperienza dell’utente o lo illude solo di stare migliorando, così da dargli uno stimolo in più per continuare a giocare e non essere travolto dalla frustrazione?
Una cosa è certa: i videogiochi che utilizzeranno questa IA di Sony metteranno sicuramente l’accento sulla narrazione, poiché la difficoltà sarà modulata affinché la prima non perda di ritmo. La speranza però è anche quella di vedere uno Psycho Mantis 2.0; in altre parole, nemici che sembrino realmente comprendere le nostre mosse e adattarsi ad esse.
Fonte: Gamesradar
#LiveTheRebellion
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
#LiveTheRebellion