Videogiochi, medicina alternativa per il corpo come per la mente.

Se del doman non v’è certezza, per il futuro dei videogiochi si può immaginare un percorso abbastanza definito. Non solo sviluppatori, anche psicologi ed economisti sono da coinvolgere per l’innovativa Valve. Certo, a beneficio unicamente della software house per ora, ma chissà: come dicevo, del doman non v’è certezza.

i videogiochi del futuro
I videogiochi aiutano a distrarsi. So che è così anche per voi. Mano ai caschi, dunque.
Non si tratta solo di creare esperienze più realistiche, o banalmente dalla grafica più realistica, né semplicemente più immersive. Si tratta di una frontiera completamente nuova, quella della medicina – e non solo come supporto in realtà virtuale. Dopo una giornata pesante ci piazziamo già di fronte alla console o al PC per staccare la spina (la nostra ovviamente), lanciandoci a capofitto in una bolla semi-isolata. Teniamo fuori i problemi pur sapendo che ci aspettano lì, appena lasciamo il joystick sul mobile.

Non fa niente: dentro la bolla abbiamo il Curaga attivo in permanente. Siamo invulnerabili, abbiamo un’aura potentissima e possiamo saltare da un pianeta all’altro a un ring di arti marziali in mezzo secondo. Possiamo indossare un casco, sfogarci facendo boxe in VR e avere vita sociale alternativa nelle piazze virtuali dei videogiochi. Un’alternativa alla medicina che fa male allo stomaco.

I gamer del futuro cureranno la psiche con i videogiochi.

Qualche giorno fa un utente Reddit ha lasciato un messaggio di addio. La ragazza – malata terminale – ha voluto raccontare la sua storia, in cui Skyrim è stato un’importante distrazione. Racconta la storia di un gioco che ha saputo prenderle cuore e anima, estraniarli dalla verità almeno per un po’ di tempo e farla sognare. Leggere il suo racconto è toccante, e fa pensare a quanto potere i videogiochi nascondano dietro ogni byte.

Una nuova frontiera dell’insegnamento, una “biblioteca virtuale”. Videogiochi come medicina alternativa, come portale per una vita sociale “aumentata” (un po’ come la realtà), questo e molto di più sono i videogiochi del futuro. In realtà quelli del presente provano già ad esserlo, ponendo solide basi di partenza.

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