Videogiochi, quando l’accessibilità va a braccetto con la tecnologia
Il mondo dei videogiochi sta diventando sempre più aperto a tutti, grazie ad una maggior accessibilità. Se prima era riservato a pochi “sfigati” che perdevano il loro tempo dietro ai “giochini”, oggi è diventato un trend molto in voga.
Si, da una parte il vedere la propria passione divenire la moda del momento, sulla bocca di tutti i ragazzini e non, fa storcere il naso. Dall’altra ha molti risvolti positivi dettati dalla natura costantemente aperta all’evoluzione, tipica del gaming.
Sempre più Software House stanno infatti investendo in nuove tecnologie e sistemi di intrattenimento, orientati all’utilizzo dei videogiochi a livelli sempre più alti. Oltre a questo,
si cerca di espandere il bacino di utenza a cui ci si rivolge, comprendendo anche chi ha disabilità o difficoltà di qualsiasi genere.
Molto attivo è anche
il contributo di alcune aziende che lavorano a stretto contatto con software house come Microsoft, per lo sviluppo di periferiche per i diversamente abili. L’ultima è stata sviluppata da
AbleGamers, che ha trovato
un sistema per permettere a chi utilizza una sedia a rotelle di poter giocare ai propri videogiochi preferiti.
Grazie all’adaptive controller di Microsoft, i videogiochi sono accessibili anche a chi ha disabilità.
In collaborazione con
ATMakers, hanno infatti ideato
un sistema in grado di far funzionare i comandi della sedia a rotelle come fossero un controller. Il segreto è racchiuso nel
The Freedom Wing Adapter, un dispositivo che converte i comandi della sedia a rotelle elettrica. Grazie poi all’adaptive controller di Xbox anche i
diversamente gamers potranno godersi i loro giochi preferiti.
Un iniziativa di tutto rispetto che si va ad unire alle molte altre che ci stanno portando verso una next-gen accessibile ed inclusiva.
Da anni ormai
AbleGamers lavora per
garantire a tutti i portatori di disabilità di poter giocare ai videogiochi. Creando risorse, assistendo i propri clienti, garantendo borse di studio, collaborando con le Software House,
l’ente benefico ha come scopo primario l’accessibilità.
Ma non finisce qui, questa della sedia a rotelle non è l’unica occasione in cui il binomio
videogiochi e
accessibilità ha fatto parlare di se. Ultima ma non meno importante è l’
applicazione di realtà virtuale e realtà aumentata alla chirurgia. Un utilizzo dei videogiochi che esula dal mero intrattenimento ma si accosta alle esigenze più importanti. Tecnologie prima “riservate” al semplice intrattenimento vengono ora adattate ed utilizzate per salvare vite.
Abbiamo esempi di raccolte fondi per le recenti
calamità naturali, in cui software house come Ubisoft e Activision hanno dato prova di essere attente a questioni umanitarie ed ambientali. O ancora l’impiego come
metodo di cura, che permette di risolvere alcune turbe psicologiche grazie al gioco ed ai videogames.
Sembra che i videogiochi stiano finalmente mostrando la loro vera natura,
fatta di contatto sociale, altruismo e attenzione per chi ha necessità diverse da quelle degli altri. Una qualità che finalmente riesce a rivalutare quello che per molti è ancora uno sciocco passatempo per bambini.
#LiveTheRebellion