È di nuovo quel periodo del mese…
È il momento dell’E3 2019. Come ogni anno da 24 anni a questa parte, dall’11 al 14 giugno andrà in scena l’Electronic Entertainment Expo, l’evento di riferimento per quanto riguarda l’industria dei videogiochi. Un evento che quest’anno pagherà delle assenze illustri (Sony su tutte) e che probabilmente è arrivato ad esaurire la sua formula e a doversi reinventare, dopo anni di inerzia. Ma che intanto comunque ci sarà a dispetto di tutto. Come ci saremo anche noi, a dispetto di tutto quello che è successo, succede e succederà in questo anno di rivoluzione per I Love Videogames.
Gli orari delle conferenze
Durante l’E3 il resto della
Game Critic si
ricorda che si suppone faccia
anche critica. Noi? Siamo sempre in controtendenza, e in un mare di gente che farà a gara per darvi il suo parere personale, per un paio di settimane sposteremo il
focus sull’informazione. E l’informazione che vi interessa prima di tutte le altre è quella sugli orari delle conferenze:
- Microsoft: domenica 9 giugno, dalle 22:00;
- Bethesda: lunedì 10 giugno, dalle 2:30;
- PC Gaming Show: lunedì 10 giugno, dalle 19:00;
- Ubisoft: lunedì 10 giugno, dalle 22:00;
- Square Enix: martedì 11 giugno, dalle 3:00;
- Nintendo: Direct martedì 11 giugno dalle 18:00;
Salta come detto il tradizionale appuntamento notturno di
Sony, che probabilmente organizzerà a ridosso della manifestazione un altro appuntamento con il format
State of Play (la versione
sonara del Nintendo Direct, in buona sostanza). Stesso discorso per Electronic Arts, che sappiamo per certo essere pronta con un EA Play poco prima dell’inizio ufficiale delle conferenze E3 tradizionali. Ad ogni modo, le mosse di ogni casa potranno essere monitorate live sui canali Twitch e YouTube delle
zaibatsu del videogioco, o in alternativa sul
canale ufficale dell’E3.
La nostra copertura
Come detto, laddove il resto della critica si occuperà di opinione, noi manteremo il solito
focus sulle notizie, in continuità con il lavoro che facciamo dagli albori di I Love Videogames. Questo vuol dire
notizie in tempo reale durante le conferenze (per quanto ci sarà possibile, quantomeno), per chi è alla ricerca di una copertura più “istituzionale” e pensata per
informare. Dopo le conferenze maggiori, ad ogni modo, replicheremo la formula del
riassunto lanciata l’anno scorso. In parallelo, il nostro
sottosopra Gameromancer sfrutterà il famigerato
gruppo Telegram della Ribellione per commentare in diretta quello che succede sul palco, non risparmiandosi commenti caustici, sarcastici e insomma
videoludicamente scorretti. Potete unirvi anche voi alla ribellione in qualunque momento,
basta un click.
I Love Videogames informa, Gameromancer offende. Un E3 2019 complementare, per chi si unisce alla Ribellione
Ma un attimo, i soliti articoli
pre-conferenze?
Reinventati. Per avere il maggior scambio possibile con voi, quest’anno abbiamo deciso di provare una strada inedita: la prossima settimana la nostra
pagina Facebook ospiterà ogni giorno, tutti i giorni, un post dedicato ad una delle conferenze in programma.
Non finisce tutto sul social di Zuckerberg però: in parallelo i nostri pensieri di aperitivo finiranno anche su queste pagine, all’interno di un
articolo ad-hoc.
Leaving LA: dopo l’E3
Ormai è una tradizione consolidata, quella dell’articolo di analisi dei trend emersi da Los Angeles dati alla mano. Anche quest’anno non ci sottrarremo a questo esercizio di
ludostatistica,
decretando chi ha vinto in modo acritico e cercando di interpretare i dati raccolti tramite i social durante la settimana più importante dell’anno. In aggiunta, prepareremo anche uno speciale (questa volta più critico,
per non perdere l’abitudine) con il
recap degli annunci più interessanti emersi dai vari palchi. Infine, la puntata di fine giugno di
Gameromancer – se tutto va bene, la prossima dovrebbe uscire prima dell’E3 e occuparsi di tutt’altro,
rimanete sintonizzati – parlerà dell’E3. Ma non dal punto di vista dei contenuti, quanto
del format E3 e del suo rapporto… Con il teatro.
Questa è la copertura più o meno certa. Non si esclude qualche sorpresa improvvisata, che vada oltre le regole o sia videoludicamente scorretta…
#LiveTheRebellion