Pietro Iacullo

Speciale Guida agli acquisti: Novembre 2016

Se in qualche modo siete sopravvisuti ad Ottobre, che tra fiere di settore, nuove periferiche e uscite di prima fascia non si è certo risparmiato, è il momento di affrontare Novembre mantenendo comunque la guardia ben alzata: le uscite interessanti infatti non mancano e anzi, alcuni dei brand più “ricchi” del mercato sono protagonisti della nostra Guida agli acquisti.

Call of Duty: Infinite Warfare
E quando si parla di brand ricchi, il pensiero non può che volare immediatamente alla serie di sparatutto in prima persona di Activision, protagonista ogni anno della stagione videoludica invernale e destinata, inevitabilmente, a far discutere appassionati e non. E Infinite Warfare, con la sua decisione di continuare da una parte a schierarsi con il filone degli shooter futuristici che negli ultimi anni hanno dominato serie e genere (in netta opposizione allo storico rivale di casa EA, che quest’anno ha puntato sulla Prima Guerra Mondiale) e dall’altra di riproporre, con la sua collector’s edition, quello che è probabilmente il capitolo più amato del franchise – Call of Duty 4: Modern Warfare. Ci si aspetta ad ogni modo il solito multiplayer divertente, anche se magari non al top per quanto riguarda l’originalità (ma d’altra parte, post-Titanfall, non ci sono state grandi rivoluzioni negli sparatutto dal feeling così arcade), mentre dall’altra parte bisognerà capire se la campagna riuscirà a far meglio di quanto visto l’anno scorso con Black Ops III o meno. L’appuntamento è per il 4 Novembre, sia che si voglia giocare all’ultima uscita della serie che invece si preferisca un giro sul viale dei ricordi della Infinity Ward dei tempi che furono.

Football Manager 2017
Sega non poteva non timbrare il cartellino anche quest’anno, proponendo una nuova edizione di quello che, negli anni, è riuscito ad affermarsi come il “simulatore di manager all’inglese” più riuscito tra quelli dedicati al calcio, crescendo generazioni e battendo anche la concorrenza di studi blasonati o di EA, il pubblisher più ricco sulla piazza (che ha alzato bandiera bianca con il suo FIFA Manager). La novità di quest’anno è la presenza della Brexit in-game: dopo un certo numero di anni infatti (dai 2 ai 10) potranno verificarsi alcuni scenari legati alla decisione presa dai cittadini del Regno Unito, che spaziano da una “Soft Brexit”, con i calciatori liberi di esercitare normalmente la loro professione nella terra d’Albione, ad una linea più dura, che li andrà ad equiparare di fatto ai giocatori privi di passaporto europeo.

 

 

Motorsport Manager
Dopo aver vinto e convinto su mobile e aver stregato il nostro Andrea Munaretto in fase di anteprima, Motorsport Manager (sempre a cura di Sega, che con i gestionali quest’anno ha deciso di non andare al risparmio) è finalmente pronto per palesarsi sul mercato nella sua edizione riveduta ed espansa per PC. Cosa ci si aspetta? Inutile dirlo, grandi cose, vista la quantità spropositata di aspetti di cui dovrà tener conto il giocatore, dalla scelta dello sponsor al rapporto che i due piloti della squadra hanno tra di loro (con tanto di “muri interni” in caso di eccessivi favoritismi per uno o per l’altro), e vista anche la possibilità di poter interpretare un manager deciso a far carriera sul breve periodo oppure un dirigente che pensa più sul lungo termine, e che nella squadra scelta vuole sentirsi a casa per diversi campionati. Il 10 Novembre quindi ci sarà da divertirsi, e non mancheremo di farvi sapere la nostra opinione sul titolo Playsport Games.

 


Per approfondire:
Motorsport Manager
 

Dishonored 2
Anno decisamente intenso per Bethesda questo 2016, iniziato alla grande con l’ottimo Doom e passato poi per la Special Edition di Skyrim, senza dimenticare i contenuti aggiuntivi per Fallout 4. Il prossimo 11 Novembre la software house giocherà ancora al rialzo, portando sul mercato Dishonored 2, che sia nei filmati rilasciati fino ad oggi che visto dal vivo alla Gamescom 2016, si è fatto notare per una componente artistica molto marcata, a metà tra lo steampunk e un incubo sui generis, ed un gameplay che prende tutto quanto di buono visto nel primo capitolo e ci aggiunge nuove abilità, strizzando l’occhio alla brutalità o al macabro. Alcune di queste novità ci hanno lasciato con il sospetto che forse potrebbero semplificare un po’ tutta l’esperienza: dubbio che sicuramente fugheremo in occasione della nostra recensione.

 


Per approfondire:
Dishonored 2
 

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