Lo scorso 3 Marzo, siamo stati ospiti di Bandai Namco Entertainment presso il VGP Home in quel di Milano, dove abbiamo potuto provare con diversi mesi d’anticipo, una build ricca di personaggi di One  Piece: Burning Blood. Sviluppato da Spike Chunsoft, il picchiaduro dedicato ai Pirati di Eichiiro Oda uscirà su suolo italico il prossimo 3 Giugno, per PlayStation 4, PlayStation Vita, Xbox One e PC.
Ad accoglierci all’evento, oltre allo staff italiano, anche Koji Nakajima (Game Producer di BNE) e Hiroyuki Kaneko (Director di Spike Chunsoft) che abbiamo avuto il piacere di intervistare.

 


Negli scorsi anni i fan hanno giocato la serie Pirate Warriors, ma quello che volevano era un picchiaduro. Come avete preso la decisione di affrontare il genere?

Nakajima: Abbiamo negli anni prodotto tanti titoli dedicati a One Piece tra musou e giochi d’azione, però il feedback dei fan richiedeva sempre un picchiaduro vero e proprio. Ad un certo punto ci siamo detti “Perchè no?” e abbiamo iniziato i lavori su Burning Blood, quindi la decisione è nata dal feed degli utenti globali.


 

Potete descriverci più nel dettaglio la modalità Single Player?

Kaneko: La Story Mode è denominata Paramount Mode (Guerra Suprema in Italia n.d.Guido), copre gli eventi dall’incontro tra Barbanera e Ace  fin dopo Marineford, è affrontabile sotto il punto di vista di quattro personaggi: Rufy, Barbabianca, Ace e Akainu così che il giocatore possa affrontare diversi scontri. Ovviamente abbiamo ancora contenuti da mostrare riguardo il comparto single player nelle prossime settimane.


 

I personaggi più forti nel manga sono in possesso del frutto Rogia (nell’anteprima trovate tutti i dettagli sui frutti n.d.Guido), ma in Burning Blood abbiamo anche pirati senza poteri del Frutto del Diavolo, come avete gestito il bilanciamento dei personaggi? In sostanza con Nami potrò sconfiggere Barbanera?

Kaneko: Non ci siamo concentrati sull’uno contro uno, quindi potrebbe risultare difficile sconfiggere Barbanera con un personaggio come Nami, però essendo il gioco un tre contro tre, sta al giocatore pensare ad ogni evenienza e mettere in campo tre personaggi che compensano le mancanze gli uni degli altri. Possiamo comunque sconfiggere Barbanera con Nami se utilizziamo sapientemente i personaggi di supporto, in grado di dare abilità speciali ai personaggi una volta attivati. Quindi la rispota definitiva è Sì, il tuo personaggio preferito (Nami) può battere il tuo Arcinemico (Barbanera) a patto che tu la sappia usare e faccia un sapiente utilizzo del cast di supporto.

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Anche Nami ha due bei Frutti del Diavolo


 

Vi siete ispirati a qualche altro picchiaduro per il gameplay di Burning Blood?

Nakajima: No, sebbene il team sia fan del genere, One Piece:Burning Blood non si ispira a nient’altro che all’idea del gruppo di sviluppo.


Come avete scelto i personaggi del roster? Sono previsti nuovi annunci fino al lancio giapponese (21 Aprile) siamo grandi fan di Buggy il Clown e di Lucci, verranno introdotti? Avete preso in considerazione anche personaggi dai Film di One Piece come Shiki e Zephir?

Kaneko: Certo la popolarità dei personaggi è uno dei fattori principali da prendere in considerazione quando si crea un roster, ma abbiamo voluto concentrarci anche su personaggi che non si sono mai visti prima in un videogioco di One Piece. Ad esempio Drake, non è mai stato inserito nei capitoli Musou, lasciandoci la fantasia di idearne mosse e movimenti: è stato molto divertente trasformarlo in tirannosauro sullo schermo. E sì abbiamo ancora altri personaggi da annunciare quindi teniamo le dita incrociate per i vostri preferiti.

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Qual’è il vostro personaggio preferito del Roster, tra quelli rivelati finora?

Kaneko: Sicuramente Bartolomeo. BARRIERA!

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Come è nata l’idea di Haki contro Rogia durante lo sviluppo del gioco?

Nakajima: Se siete lettori del manga, saprete che i possessori dei Rogia possono trasformarsi in diversi elementi (Fumo, Sabbia, Luce, Fuoco) diventando intangibili ma Rufy, sviluppando l’Haki riesce a colpirli e danneggiarli. L’idea alla base di Burning Blood è proprio quella, dare modo a queste due grandi forze di scontrarsi come mai prima d’ora in un gioco di One Piece.


 

State sviluppando Burning Blood con l’idea di renderlo un eSport?

Nakajima: Ci abbiamo ovviamente pensato, ma il target principale del titolo sono ovviamente i Fan di One Piece, e i fan di One Piece sono davvero tanti e vari quindi Burning Blood deve essere adatto a tutti. Quindi il gameplay è molto semplice e si basa sulla combinazione di tasti e non sulla difficoltà di esecuzione delle combo. Tuttavia è sempre un gioco di combattimento, quindi abbiamo implementato qualche meccanica più profonda, come la guardia veloce, e il contrattacco.


 

Il manga di One Piece ha superato la metà del viaggio di Rufy e compagni, avete intenzione di rilasciare DLC con nuovi personaggi, o state già pensando ad un possibile Burning Blood 2?

Kaneko: Ci vogliamo concentrare su Burning Blood, quindi non stiamo pensando ancora al seguito, è davvero importante che i giocatori si divertano con questo così da darci un possibile feedback per un futuro secondo capitolo.

 

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Per ora i costumi da bagno sono esclusiva giapponese.


Il multiplayer online sfrutterà il cross-play tra piattaforme? I giocatori PlayStation potranno giocare con quelli PC o Xbox One?

Kaneko: No non sarà presente un Multiplayer Cross-platform.


 

Rilascerete una Demo prima del lancio del gioco?

Nakajima: Ci stiamo effettivamente pensando.


Grazie mille per il vostro tempo.

Nakajima e Kaneko: Grazie a Voi.

 

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