Ci sono cose che il videogiocatore medio non può “ignorare”, seppellendole sotto il tappeto con la sola speranza che non esistano o che spariscano nel corso del tempo. Non tutti i videogiochi possono essere “capolavori indimenticabili” in senso stretto, ma esistono dei casi in cui non è neanche necessario che lo siano; quando il genio e il “mah, in effetti potremmo evitare” si fondono in un solo, improponibile prodotto dell’industria videoludica, in fondo, c’è sempre una branca più o meno ristretta di giocatori che, piuttosto che gridare allo scandalo, preferiscono apprezzare un così affascinante risultato.
Ma qui siamo su lidi ben diversi dalla – seppur maestosa – lista con i 10 Personaggi più “Ignoranti” della Storia Videoludica che vi abbiamo proposto agli inizi di Febbraio. Marsupiali rossi, bambini coi capelli rosa e scheletri viventi con un solo occhio sono materia nostra soltanto relativamente, in questo caso: quando un videogioco decide di essere “Ignorante” nella sua interezza, celebrare un personaggio singolo potrebbe rivelarsi sacrilego.
Ecco perché abbiamo ripreso anche alcuni titoli della lista scorsa. Non vogliam mica passare per eretici, noi.
E, esattamente come più di un mese fa, i ragazzi che gestiscono la pagina Facebook di Gamer Ignoranti hanno visto nel sottoscritto un livello culturale abbastanza basso da accettare un’altra, ignorantissima collaborazione per una lista di 11 Videogiochi più Ignoranti della Storia Videoludica. E questa volta hanno pure redatto parte della classifica; più di così, ci sono soltanto i panini di Al Bano.
Al solito, la lista non è universale e non abbraccia tutto il non-scibile umano, quindi se avete in mente altre idee proponetele pure nella sezione dei commenti. Direi anche altro, ma ho un limite di parole da rispettare e se lo supero il nostro Duce Webmaster mi sega la testa e mi usa il collo come WC. Cominciamo.
Menzione Speciale: #IDARB
Prima apparizione: 2015 (Xbox One)
HASHBOMBS IN ARRIVO TRA 30 SECONDIIIIIIIIIIIIII *partono raggi laser, compaiono squali, si ghiacciano le piattaforme, scoppiano fuochi d’artificio, appaiono dei clown, arriva la luna e tutti si trasformano in lupi mannari, arriva Rick Astley cantando*
Al solito, sì: abbiamo due menzioni speciali nella nostra lista di 11 videogiochi. Prima o poi decideremo di ampliare la classifica con due posizioni aggiuntive, ma, per fortuna, #Nonèquestoilgiorno.
#IDARB e i party-game ignoranti
Avete presente quando una cosa succede ma non riuscite a capire perché sia successa? Ecco, questo è #IDARB (che chiaramente sta per It Draws A Red Box): non fatevi domande, non cercate di capire cosa sta succedendo, prendete solo atto del fatto che sta andando così.
#IDARB è più di un gioco: è un’esperienza ignorante pura, ma di quelle psichedeliche e caotiche tradotte in un semplice 2D-action-platform-jumping-jetpack-arena-ball-game, in cui fino a 8 giocatori (4 per squadra), possono affrontarsi in un match dove vince chi segna più goal. “Giocatori”, però, è una parola grossa, perché si può essere un giocatore di football, uno di basket, una lattina di coca, un pixel gigante, un hot-dog, un alieno, un trattore, persino quella lontana cugina che abbiamo un po’ tutti. Non c’è limite all’ignoranza del personaggio che sceglieremo di essere.
Come non c’è limite all’ignoranza delle partite stesse: a volte si aprono portali in campo, altre compaiono squali sulle piattaforme che sgranocchiano i personaggi in gioco; oppure compare un Rick Astley a schermo che canta, un po’ a caso e un po’ no.
E tra un tempo e l’altro? Mini partite in stile space invaders, duck hunt, 100m piani e tanti motivi per acquistare il gioco su Xbox Livetipo subito, ma non se non avete amici.
11. RedCard Soccer 20-03
Prima apparizione: 2002 (PlayStation 2)
Quando sei triste col morale sottoterra perchè su FIFA non si possono più falciare i portieri, e allora mannaggiazoff non ti prendi mica bene con RedCard Soccer dove l’illegalità regna sovrana.
Come non giocare a calcio
Point of View, Inc. ci ha sempre abituati a giochi sportivi sopra le righe, ma con RedCard Soccer 20-03 si è davvero superata. Il sogno di tanti ragazzini di giocare a calcio potendo eseguire tutte quelle fantastiche acrobazie alla Shaolin Soccer o di poter esprimere tutto il proprio “Materazzi” interiore è realtà: in RedCard Soccer 20-03 avrete a disposizione una barra del turbo da riempire effettuando spallate e contrasti violentissimi, al limite della legalità, il tutto senza beccarsi nemmeno un cartellino. Inutile dire che ciò è funzionale al massimo se in campo c’è quell’amico che vi ha fregato la ragazza.
Ma l’ignoranza non termina certo qui: in fondo, perché limitarsi al solo giocare con le squadre nazionali? Perché non affrontare una squadra di agenti SWAT, delfini, marziani, samurai, matadors o scimmie? Perché forse a chi gioca è rimasto ancora un briciolo di decenza, magari, ma, se così non fosse, sarà possibile anche scegliere uno splendido Stadio Apocalittico per dare spettacolo al 101%.
10. Primal Rage
Prima apparizione: 1994 (Arcade)
Stai fantasticando sul poter eseguire “fataliti” ultraviolente che manco Mortal Kombat con dino-bestie strafiche super trash, e di colpo ti rendi conto che lo puoi fare giocando a PRAIMAL REIG.
Dinosauri e botte dagli Anni ’90
Anni ’90. Epoca d’oro dei picchiaduro 2D a incontri, epoca in cui titoli del calibro di Street Fighter, Fatal Fury e Mortal Kombat si sfidavano a chi avesse i personaggi o le mosse più fighe. E fu proprio in mezzo a questi giganti che Atari Games si decise a portare (prima su Sega Mega Drive e poi su praticamente qualsiasi console esistente) Primal Rage, un titolo ambientato in un universo parallelo in cui Bruce Willis non riesce a salvare la Terra dall’impatto di un meteorite gigantesco. In questo scenario, sette antiche divinità riemergono dai più remoti angoli della terra neanche fosse un film di Del Toro, e si danno battaglia per stabilire se su Urth (perché ovviamente dopo un impatto con un meteorite un pianeta DEVE necessariamente cambiare nome) dovrà regnare la pace o il caos, ciascuna sostenuta dalla propria tribù di umani ridotti in schiavitù.
E l’Ignoranza già trapelata dalla trama trova la sua massima espressione in uno dei lottatori, una scimmia rossa gigante che già solo dal nome dice tutto: Chaos. Una scimmia imprigionata per eoni nei propri escrementi peggio di un pesciolino rosso nel proprio acquario. Se a questo aggiungiamo che anche gli altri personaggi avevano mosse e finisher alquanto discutibili, il gioco è fatto. Ah, ed è stato anche il primo gioco a introdurre mini-game (ovviamente ignoranti) nel mezzo delle partite: tutto sommato, palleggiare con un piccolo gruppo di umani avrà sempre e comunque il suo fascino.
9. Saints Row (Serie)
Prima apparizione: 2006 (Xbox 360)
E poi boh, non sai più come impegnare il tuo tempo in città e allora equipaggi la tua Dubstep Gun e scateni il REIV PARTI più grande di sempre a cui partecipano tutti i cittadini, i poliziotti, gli avvocati, i camion dei pompieri, i tombini, i passeggini e gli aerei a portata di mira.
Patriottismo & Stereotipi
Ignorantemente pretenziosa e profondamente Americana fino a scoppiare, la serie di Saints Row ha bisogno di tutto meno che di adeguate presentazioni: nei panni del capo di una gang ignorante fino al midollo osseo (sia il capo che la gang, ovviamente), scopo del giocatore sarà seminare il caos per la città di Stilwater (e, più avanti, Steelport) nel tentativo di imporre il proprio dominio su un territorio tanto vasto quanto pieno di succosi stereotipi sull’America. Se il solo viola dei Saints non bastasse a definire il grado di “tamarro” all’interno del gioco, il fornito arsenale di armi ignorantissime (tra cui una pistola Dubstep, “Penetratori” e altri strumenti di morte meravigliosamente ispirati) dà sicuramente un tocco di imprevedibilità al limite oltre il quale Saints Row riesce sempre a spingersi. Chiedersi “Perché?” in uno qualsiasi dei capitoli di Saints Row, insomma, porta sempre alla stessa risposta: “E perché no?“.
Senza dubbio, Saints Rowpoteva essere tante cose (tra cui una ben riuscita rappresentazione del genere Noir), ma gli sviluppatori devono aver deciso che no, il Noir è per i secchioni e Saints Row i secchioni deve prenderli a calci in c**o. E poi i dildo giganti viola non vengono mica bene, col bianco e nero.
8. Duke Nukem (Serie)
Prima apparizione: 1991 (MS-DOS)
Quel momento in cui dei cinghiali coi poligoni che si vedono dallo spazio che altrochelamuragliacinese ti minacciano a mano armata, ma tu sei il fratello violento di Johnny Bravo e arrivano in un attimo manate e *docce gialle* in testa.
Il Duca più irriverente d’America
Duke Nukem è una di quelle serie talmente ispirate da prendere il nome del proprio protagonista, che è così egocentrico da essersi imposto per una posizione di prepotenza anche nella lista di Febbraio. Immerso nel suo cappotto di muscoli e nei suoi harem di donne sicuramente innamorate di lui, il Mr Muscolo dell’Ignoranza è un biondo ossigenato che ama bastonare cinghiali per salvare la ‘Murica da incombenti minacce aliene, ed è un po’ la personificazione di tutto ciò che un eroe non dovrebbe avere (a patto di non trovarsi nel mondo contemporaneo).
Tra insulti ignorantissimi e invasioni di cinghialieni, le giornate in Duke Nukem vanno avanti riempiendo di piombo i nemici, distruggendo roba e lanciando cazzotti e a destra e a manca finché il Pianeta (e l’America) non sono salvi di nuovo. Con l’ultimo episodio, Duke Nukem Forever, il Duca si è poi vestito della sua veste di ignoranza più politically incorrect, con una poetica scena iniziale che vede come protagonisti una donna e… Un “Duke Nukem” in miniatura.
7. Hogs Of War
Prima apparizione: 2000 (PlayStation)
Quando dei vermi che si fanno saltare in aria a suon di bazzuca e granate non ti bastano più perché vuoi fare l’intellettuale, dedichi anima e corpo alla guerra tra maiali ignoranti da vero professionista.
Il cugino suino di Worms
Mettere Worms nella classifica dei giochi ignoranti sarebbe stato troppo banale, oppure completamente sbagliato a causa della linea estremamente sottile che, in alcuni casi, divide Ignoranza e Storia del Videogioco. Per questo preferiamo classificare Worms come “genio”, e parlare di Ignoranza per quanto riguarda il suo cugino suino: Hogs of War.
Hogs Of War è uno strategico a turni che ci catapulta nella Maialustralasia, in una lotta tra fazioni per il controllo della Sbobba, sotto il costante commento audio di un telecronista. Le fazioni (in totale 7) sono tutte stereotipi di una diversa nazione, quindi i dialoghi risultano in piccoli capolavori letterari decisamente degni di nota: dagli inglesi Hot Hogs ai tedeschi Krautentruppen (con Von Tripp e Hermayal nel party), il trofeo d’Ignoranza va sicuramente al team degli italiani, i “Suini Bellici”, che vedono nomi come i fantastici Turiddu, Bartalo, Gino, Totuzzo, Rocchino, Spartaco, Rosario, Bepi e Giuanin.
Ad aggiungere Ignoranza all’Ignoranza, basti sapere che, nella versione originale del gioco, il team Italiano era inizialmente composto da Giapponesi; in fase di localizzazione, tuttavia, qualcuno deve aver ben pensato di sostituire il Sushi con la pizza (sempre per il famoso principio del “Perché no?”).
6. Dante’s Inferno
Prima apparizione: 2010 (PlayStation 3, Xbox 360, PlayStation Portable)
Sei un rispettabile scrittore e quieto cittadino che vaga in cerca di virtute e canoscenza, ma mannaggiavirgilio Lucifero mica ti rapisce Beatrice? E allora si parte, uccidendo la morte e rubandole la falce, e giù per l’inferno fino al nono girone per far capire a quel diavolo cornuto chi ha la falce dalla parte del manico.
Lasciate ogni verginità o voi ch’entrate
Dante’s Inferno insegna che, se non hai una veste che possa testimoniare la tua appartenenza all’Ordine dei Crociati, faresti meglio a cucirti una croce di stoffa sul petto che possa portare con sé tutti i tuoi ricordi. In un universo alternativo in cui Caronte è una barca e Lucifero è la prova vivente che le dimensioni possono contare, Dante può persino affrontare la Morte senza troppe cerimonie e ucciderla con la sua stessa falce, perché un vero servo di Dio può solo ridere in faccia alla morte (anche se nessuno si aspettava che potesse riderne uccidendola).
Viaggiando sulla sottile e pericolosa linea che separa l’Ignoranza dal grottesco, il Dante di Dante’s Inferno vedrà un cammino pieno di vulve espandibili e ciccioni ripugnanti in mezzo a bambini non battezzati, in un pericoloso miscuglio di puro disgusto e bassezza culturale che vedrà il suo culmine solo quando vedrete qualcosa di veramente disturbante penzolare tra le gambe di Lucifero.
In sostanza, Dante’s Inferno riesce nell’ardua impresa di portare Ignoranza in un’opera universalmente riconosciuta come un manifesto culturale (la Divina Commedia) (ma va’?), e questo già basta a far sbucare fuoco e fiamme dai pori del nostro Pietro, che, come valore aggiunto, non sembra amare neanche le dimensioni di Lucifero. Chissà perché, poi.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
#LiveTheRebellion