La mia classifica è terminata, ma ho pensato di chiudere questa breve rassegna del 2015 videoludico con alcuni fuori categoria un po’ particolari.

Best browser game: Agar.io
Un browser game? ebbene sì! Il concept di Agar.io è di una semplicità imbarazzante: sei una cellula e devi cibarti di cellule più piccole e crescere. Cosa succede se però nella stessa zona vengono poste molteplici cellule controllate da giocatori reali? Il delirio! Mind games, inseguimenti, agguati. Un gioco così piccolo e semplicistico che si trasforma in una perfetta metafora della lotta per la sopravvivenza. Ipnotico ed assuefacente.

So bad it’s good: Devil’s Third
Quest’anno mi sono dilungato molto a parlare di Devil’s Third e di come non sia un buon gioco. D’altro canto l’accanimento mediatico ed internettiano contro il titolo è veramente fuori misura ed assurdo. Devil’s Third non è un buon gioco, ma non è nemmeno così brutto come si vorrebbe far credere. È un gioco sbagliato, che affoga le sue intuizioni geniali in un level design blando, ottuso e mediocre. Eppure c’è qualcosa in Devil’s Third in grado di affascinare il giocatore. Forse è perché il titolo si prende così tanto sul serio ed è così ignaro delle proprie deficienze da risultare ancora più ridicolo. O forse è il desiderio di sviscerare il gioco, conoscerlo nel più intimo dettaglio per capire cosa e dove è andato storto. Non so esattamente stabilire il motivo, ma senza dubbio Devil’s Third è stato uno dei giochi più interessanti da me giocati nel 2015. Forse il perfetto esempio di So bad it’s good.

Delusione dell’anno (pari merito): Rodea the Sky Soldier (Wii U) 
Non capita tutti gli anni che lo stesso gioco finisca contemporaneamente nella top 10 e tra i peggiori titoli dell’anno. È proprio il caso di Rodea anche se, oramai dovreste averlo capito, si parla di versioni diverse del gioco. La versione Wii U non è altro che un porting diretto di quella 3DS, a sua volta pesantemente rimaneggiata da quella Wii (quasi un remake, si potrebbe dire). Non è tanto lo stravolgimento del sistema di controllo, delle meccaniche o del ritmo dell’azione (da arcade si passa ad un più lento adventure esplorativo) a lasciare perplessi. Sì, sono tutti cambiamenti negativi, ma quello che lascia davvero perplessi è la scelta di usare la versione 3DS come base per il porting, e non quella Wii, già pronta e funzionante, di gran lunga superiore. Come direbbe l’Angry Video Game Nerd: “What were they thinking!?”

Delusione dell’anno (pari merito): Ironfall Invasion
Doveva essere un vero e proprio showcase tecnico per 3DS, ed alla fine solo quello è stato. Mediocre, banale, con controlli pessimi e legnosi, il primo vero sparatutto per 3DS si è dimostrato un bel buco nell’acqua. Dispiace per il team indipendente che l’ha sviluppato, una manciata di francesi maghi del codice, ma il gioco è semplicemente non divertente ed anche la pessima direzione artistica taglia le gambe all’unico comparto che doveva essere più forte, quello grafico. Per i pochi che come me hanno seguito lo sviluppo del gioco nel corso degli ultimi 3 anni la delusione è stata grande.


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