L’E3 è sempre un po’ come un secondo periodo natalizio per i videogiocatori, con la differenza che si squaglia di caldo anche senza stare davanti al camino, e quella scatola voluminosa con dentro una sciarpa, che ti illude e poi ti smonta i sogni di bambino interiore, spesso te l’annunciano prima.
Nintendo, ad esempio, ha già confermato che non si parlerà di NX (prevedibile, con cartucce del calibro di Xenoblade X ancora da sparare in occidente), ma nemmeno del piano mobile, e con ogni probabilità potremo fare ciao ciao con la manina anche ad eventuali novità sul capitolo di Legend of Zelda per Wii U, rimandato al 2016.
E vogliamo poi parlare di quei grandi assenti che ormai un E3 senza la loro attesa (puntualmente stroncata) non sarebbe la stessa cosa? Un titolo a caso: BEYOND GOOD & EVIL 2!
Atteso dal “duemilacosìtanto che ormai avrei potuto schiavizzare in cantina un esercito di programmatori coreani e produrlo io stesso“, è probabile che anche quest’anno sul palco di Los Angeles non vedremo in azione il buon Pey’J né tantomeno Jade, protagonisti del (purtroppo al momento unico) trailer del 2008. Considerando poi la vicinanza con l’annuncio del nuovo Assassin’s Creed ambientato in Inghilterra, è quasi certo quale verso prenderà la conferenza della compagnia Franco-Canadese…
Sempre restando in tema grandi assenti: vogliamo parlarne? VOGLIAMO PARLARNE? E parliamone: The Last Guardian, di cui Sony ha più volte confermato lo sviluppo attivo, così attivo che nel febbraio di quest’anno si è persino dimenticata di rinnovarne il trademark mandando in panico i fan.
Le speranze di vederne qualcosa all’E3 di quest’anno volano alte come sempre…
Fortunatamente, questa conferenza che ha un sapore quasi di mid-generation, nonostante la relativa vicinanza dal lancio delle due console più recenti, ci riserva qualche gradita sorpresa, e qualche “regalo sbirciato in anticipo ma che non vediamo l’ora di scartare comunque per averlo tra le nostre manine pacioccose”.
Here we go.
L’annuncio che Rare, dopo qualche tempo di silenzio, relegata nei meandri dei vari Kinect Sports, stia per tornare alla ribalta e (si spera) ai fasti di un tempo fatto di scimmie, orsi e batraci sotto steroidi ha galvanizzato i fan della compagnia e dei platform old school in generale. Restano pochi giorni ancora di speculazioni, e per il momento le voci più insistenti vorrebbero un nuovo Battletoads in cantiere presso il team britannico, se non altro anche solo per poter invadere la rete con il meme “BattleToads Preorder“. Il marchio ri-registrato a fine 2014 e la comparsata sulla maglietta di Phil Spencer sono dei buoni indizi.
Tuttavia l’altro potenziale candidato, un nuovo capitolo nella serie Banjo-Kazooie, potrebbe essere una mossa migliore: Battletoads ormai è noto più per la fama di uno dei giochi più impossibili di sempre, e anche lo stile mostruosamente a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 non ha più quell’appeal di un tempo. Sul gameplay ironico, immediato e brillante di Banjo, invece, Playtonic ha costruito il suo successo, con la campagna Kickstarter di Yooka-Laylee. E chi siamo noi per andar contro a oltre 60k sostenitori (e ai quasi due milioni di sterline raccolte, giusto due spicci)?
Telltale gioca sui sentimenti dei fan. Questo è un dato di fatto. Con le sue storie coinvolgenti (Back To The Future), ironiche (Tales of Monkey Island), ricche di fascino e atmosfera (The Wolf Among Us), i simpaticoni californiani hanno dato nuova linfa vitale al genere delle avventure point&click, arrivando persino a schiaffare una TRAMA EPISODICA su Minecraft!
Il problema inizia quando il giocare coi sentimenti dei suoi stessi giocatori non si limita all’ambito videoludico, ma esula nella realtà, con un annuncio-non annuncio: The Walking Dead sarà all’E3. Questo è quanto confermato dalla compagnia via Twitter.
Il The Walking Dead presentato a Los Angeles, però, non sarà l’attesa terza stagione. E questo è quanto ha lasciato metà fanbase inviperita e l’altra in una triste attesa che sa di zuccherino, per addolcire il tempo che ci separa dalla nuova stagione di un titolo che ha superato innegabilmente persino la serie televisiva per fascino e drammaticità.
Che si tratti di un altro capitolo filler come 400 Days o qualcosa di più corposo (che magari risolva il dubbio della canonicità tra i quattro possibili finali della Stagione 2), resta ancora da chiarirlo. Quel che è certo è che difficilmente vedremo nuovamente in azione Clem, almeno per quest’estate.
…ok, chi non si è gasato al vedere il trailer del nuovo titolo Bethesda alzi la mano. Potete abbassarla, tanto sappiamo che state mentendo.
Tra le sequenze dell’immediato pre-bomba, mostrate per la prima volta in un titolo della serie (e si spera giocabili) e le splendide ambientazioni di una Boston che per certi versi ricorda senza farne un mistero la Barter Town di Mad Max: Oltre La Sfera del Tuono, il nuovo capitolo si colloca temporalmente prima di tutti gli altri, e lascia intendere di avere TANTA, ma TANTA carne al fuoco. Di bramino, possibilmente.
Ok, graficamente quel poco che si è visto nel filmato non fa gridare al miracolo, e anzi è molto probabile che il motore che verrà sfruttato nel gioco non si distacchi molto dall’Havok di Skyrim. Una cosa però è quasi certa: le aspettative tecniche sono realistiche per un titolo in fase di sviluppo. Niente grafica ultrapompata che gira su hardware impossibili (The Witcher 3, E3 2013), o destinata ad un mostruoso downgrade per consentire la trasposizione anche su una generazione di console meno potenti del previsto (*coff coff* Watch Dogs *coff coff*).
Molto meglio mirare basso, ma con la certezza che come minimo, quello che è stato presentato nel trailer sarà quello che avremo per le mani fra qualche manciata di mesi. E se poi le cose dovessero migliorare, ben venga!
Come per Rare (di cui per una curiosa coincidenza ha raccolto il testimone) anche Retro Studios ha in programma di stupire a questo E3. Nintendo ha infatti annunciato pochi giorni fa di aver messo al lavoro il team su “qualcosa” di non meglio specificato al momento, che verrà presentato durante il Digital Event parallelo alla manifestazione principale. Ora, sebbene sia fattibile un nuovo Donkey Kong su Wii U, che chiuda l’ipotetica trilogia di Donkey Kong Country Returns e Tropical Freeze, di sicuro non è quello che i fan sperano.
Due sono gli out-out che girano in rete in questi giorni: un nuovo F-Zero per Wii U (che coi giroscopi del gamepad e una visuale in prima persona tramite off-tv play sarebbe sicuramente un’ipotesi gradita), o un nuovo Metroid. Personalmente preferirei più quest’ultima. Di parecchio, anche, vista l’altissima qualità dei tre Prime, e di quanto amaro in bocca abbia invece lasciato Other M. Forse i tempi non saranno neanche maturi, ma uno sparatutto in prima persona bello corposo su Wii U sarebbe un’aggiunta essenziale.
Tuttavia, i sogni dei fan rischiano di scontrarsi con una dura realtà, se la registrazione del marchio “Diddy Kong” in Europa dovesse significare qualcosa per l’evento di Los Angeles…
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