Recensione Pokkén Tournament DX

Nintendo Switch è sicuramente la console del momento, costantemente sotto le luci dei riflettori e tema portante dei vari “flame” su social e forum. La nuova console Nintendo però sembra essere anche un “posto sicuro”, dove alcuni dei titoli di successo che hanno calcato le scene su Wii U, qua trovano una seconda giovinezza. Mentre ancora aspettiamo l’ufficialità di una versione “for Switch” di Super Smash Bros., solo una manciata di mesi fa abbiamo visto arrivare l’ottavo capitolo di Mario Kart nella sua versione Deluxe, mentre fra qualche giorno, per la precisione il 22 Settembre, toccherà a Pokkén Tournament, picchiaduro a base di Pokémon sviluppato da Bandai Namco e Katsuhiro Harada, producer e director della serie di Tekken.

Ma scopriamo insieme cosa ci aspetta di nuovo in Pokkén Tournament DX nella nostra recensione.


Per approfondire:
Pokkén Tournament
Gotta fight’em all
pokkén tournament si rinnova portando nuovi lottatori, nuove sfide e vari bilanciamenti al gioco
Poco più di un anno fa ci trovavamo a lodare il lavoro nato tra la partnership tra Nintendo e Bandai Namco Entertainment, un prodotto che era riuscito a stupirci piacevolmente sotto vari aspetti, tra i quali il non essere un banale picchiaduro, e in particolare un semplice reskin di Tekken con i Pokémon, tanto da guadagnarsi anche un posto di rilievo all’interno dell’Evo 2016, il più importante evento dedicato ai beat’em’up al mondo. Non solo premiato dalla critica ma anche dai numeri, nonostante la poca base di console installate, al suo debutto su Wii U è stato capace di tener testa ad un mostro sacro come Street Fighter. Insomma, un titolo vincente sotto molti aspetti, e non ci stupisce affatto vederlo tornare proprio in questi giorni su Switch, in una versione definitiva, e che va a porre un cerotto su alcuni dei difetti più evidenti nella sua incarnazione originale.

La struttura alla base di Pokkén Tournament DX resta la stessa che abbiamo già avuto modo di scoprire a suo tempo. Dal menù principale verremo introdotti alle varie modalità e trascinati da subito nella corposa modalità giocatore singolo, che servirà ad apprendere i fondamenti della lotta con il completissimo tutorial e a partecipare alla Lega Ferrum, un torneo dove gli allenatori si sfidano a “colpi” di Pokémon entrando in risonanza con loro per poterne sfruttare tutto il loro potenziale combattivo. Non ci staremo a soffermare troppo sul sistema di combattimento e le sue basi, delle quali abbiamo già ampiamente parlato sia nella nostra anteprima del cabinato giapponese sia nella recensione del nostro Filippo della versione Wii U.

In questo articolo ci concentreremo invece maggiormente su tutte novità della versione Switch, cercando di scoprire se varrà la pena buttarsi nuovamente nel mondo di Pokkén Tournament, specie se avete già speso tempo e risorse nella sua edizione “liscia”.

 

Fra una lotta e l’altra, mentre affronteremo le varie classi della Lega Ferrum, fra qualificazioni, tornei e sfide dirette, sarà possibile completare delle quest secondarie tramite un pannello missioni, che ci chiederà di vincere un determinato numero di scontri, utilizzare un certo personaggio di supporto rispetto ad un altro o eseguire Ultra Risonanze, le mosse speciali dei pokémon, così da sbloccare nuovi capi di vestiario per personalizzare il proprio avatar, titoli per la scheda giocatore o denaro per acquistare nuovi oggetti. Oltre a questo potremo dedicarci anche ad alcune Sfide Giornaliere, che ci proporranno dei match tematici da affrontare rispettando le regole imposte per il completamento, come ad esempio vincere tot round con un determinato personaggio o con una squadra preimpostata in cambio di Punti Abilità con i quali potenziare le statistiche dei Pokémon e migliorarne la resa in battaglia.
Pokkén Torunrament DX si aggiorna introducendo, come avete appena letto, le Lotte a Squadra. Questo tipo di incontro vi farà scegliere fino ad un massimo di 3 pokémon, che si sfideranno a turno fino a quando uno dei due giocatori non eliminerà la squadra avversaria, rendendo gli scontri ancora più tattici rispetto alle dinamiche di lotta di Pokkén, in quanto il focus, specie nell’ottica competitiva, sarà quello di costruire un team capace di fronteggiare qualsiasi situazione. Rimanendo nella sfera competitiva, ad affiancare le lotte base e quelle a squadra abbiamo le Extra, dove all’interno dell’arena appariranno delle sfere misteriose che rilasceranno alcuni bonus (Blu – aumento risonanza, Verdi – recupero PS, Rossa – buff status) o malus, e raccoglierle ci permetterà di ottenere un vantaggio (o svantaggio in caso negativo) rispetto all’avversario. Questa variante è quella più imprevedibile e capace di ribaltare gli esiti di una partita che sembra già scritta, e alla prova su strada, anche quella più divertente da giocare con gli amici, in particolar modo con quelli non avvezzi ai picchiaduro, dove questi modificatori possono colmare il divario fra i giocatori.

Pokéball d’acciaio
Il multiplayer è stato completamente rivisto per adattarsi alle possibilità offerte da switch
Perdendo il secondo schermo di Wii U, la modalità multigiocatore è stata rivista con l’introduzione di diverse soluzioni per passare del tempo con gli amici e che valorizzano le qualità “social” della nuova console Nintendo. Avendo a che fare con una macchina ibrida che unisce il mondo casalingo con quello portatile, le opzioni si moltiplicano in relazione alla doppia natura della console, con una modalità locale, una wireless e l’immancabile online. Scegliendo quella locale sfrutteremo Switch sia in versione dock che portatile per giocare con un amico, sfruttando l’impostazione video normale con i due lottatori contemporaneamente a schermo, con la stessa visualizzazione presente nel singolo (quindi con il secondo giocatore che controllerà il personaggio nella parte alta rispetto a voi) oppure decidere di sfidarsi tramite split-screen. Entrambe le soluzioni hanno pregi e difetti. Optando per lo schermo intero sarà più facile giocare in due in modalità portatile, in quanto l’immagine andrà ad occupare tutto lo schermo, sebbene il secondo giocatore viene messo in difficoltà a causa della telecamera posta dietro alle spalle dei lottatori durante la fase panoramica (ovvero quella con lo spostamento 3D nell’arena). D’altro canto in split-screen ogni giocatore visualizzerà lo stage dal proprio punto di vista, ma per mantenere un rapporto video decente gran parte del video verrà ridimensionato per ospitare le due schermate. Questa soluzione funziona bene sulla TV, mentre diventa caotica visualizzandola su Switch. A questo dobbiamo considerare anche la drastica riduzione del frame rate, taglio obbligatorio per poter gestire in maniera decente lo split-screen proprio come avviene in Mario Kart 8 Deluxe.

Indifferentemente da quello che deciderete di fare è positivo vedere un certo impegno nell’offrire diverse soluzioni che vadano a coprire varie alternative per ogni tipo di esperienza possibile. Lo stesso lo si può applicare anche alla scelta del pad da usare per giocare. Joy-Con in versione controller, usati singolarmente tenendoli orizzontali, Pad Pro e addirittura il controller dedicato prodotto da Hori che riprende le forme di quello usato nel cabinato Arcade (e reso disponibile tramite un aggiornamento), Pokkén Tournament DX permette di essere giocato come preferite e nel migliore dei modi. Proprio nella variante con i due Joy-con orizzontali, per quanto non propriamente comoda come soluzione, consente di giocare “on-the-fly” grazie alla semplicità del sistema di controllo, che sfruttando pochi input, si adatta perfettamente nonostante le dimensioni ridotte, per partite veloci e improvvisate con gli amici (che possono essere rese più comode, magari acquistando i Battery Pack ufficiali).

 

Alle lotte in locale si affianca la modalità Wireless, disponibile usando 2 console Switch e due copie del gioco (e qua sarebbe il caso di iniziare a rispolverare il download play, per sfidare anche chi non possiede il gioco) e le Lotte Online. Come avveniva su Wii U, anche qua potremo dedicarci a scontri classificati che terranno conto di un rank online che crescerà (o calerà) in base alle partite vinte o perse, o gli Incontri Amichevoli, che come suggerisce il nome, permettono di sfidare altri lottatori senza troppe pressioni. In questa versione deluxe debutta una nuova modalità Gruppo, che consente di creare delle lobby nelle quali entrare e sfidare i giocatori presenti, con la possibilità di visualizzare una classifica interna che tiene traccia dei risultati del gruppo. Sarà possibile anche salvare i replay migliori (non solo i propri ma anche quelli degli degli altri giocatori) da rivedere in un secondo momento e ad esempio studiare le strategie di lotta, magari per migliorare le proprie combo o imparare nuove tecniche. Nel momento in cui vi stiamo scrivendo l’online di Pokkén Tournament DX è ancora desolato, limitato a qualche early user o addetti stampa. Le poche partite che siamo riusciti a giocare però hanno dimostrato un buon netcode, privo di strane latenze e in grado di offrirci match giocabili, probabilmente sfruttando la già buona infrastruttura vista su Wii U.

Una delle critiche maggiori rivolte al primo Pokkén era relativa al roster, in particolar modo al numero di lottatori presenti. In questa versione deluxe, oltre ai 4 della provenienti dall’Arcade giapponese usciti nel corso dello scorso anno (Darkrai, Croagunk, Empoleon e Scizor) si aggiunge al cast anche una new entry direttamente da Pokémon Sole e Luna, Decidueye, pronto a mettere alla prova gli avversari con la sua potente Mossa-Z e il suo arco piumato.

L’aggiunta dei nuovi lottatori porta la scelta a 21 in totale, un buon numero in grado di offrire varietà e stili di lotta diversi, capaci di adattarsi ai vari gusti dei giocatori. Pure le file dei Support, i personaggi che possono essere usati durante le battaglie come assist, si allargano e vedono l’ingresso di nuovi volti come Litten e Poplio, e aumentando così il numero di combinazioni selezionabili prima di un match. Anche gli stage si aggiornano, con l’arrivo di una nuova arena, la Spiaggia di Thalia, che porta a schermo tutta la solarità di Alola e dei Pokémon di settima generazione.

Ho i pugni nelle Mantine
Questa nuova edizione migliora il gioco anche sotto il profilo tecnico.
Il passaggio di console ha permesso un upgrade anche per quanto riguarda il comparto grafico, che non vede solo un aumento nella risoluzione del gioco ma anche del frame rate, adesso più stabile e vicino ai 60 fps, riuscendo a garantire una buona fluidità durante ogni scontro. In generale è possibile notate un miglioramento complessivo, dalla resa dei fondali, ai modelli dei Pokémon e in particolare alle texture usate per “vestirli”, sicuramente più definite, anche se resta visibile un marcato effetti aliasing, specie se giocato sulla TV piuttosto che in mobilità. Come abbiamo accennato nel paragrafo del multiplayer, andando a giocare in split-screen il frame rate calerà drasticamente a 30 fps, compromesso necessario per poter gestire tutto senza problemi.
Nulla di nuovo sotto il profilo sonoro, che come in passato svolge egregiamente il suo lavoro, con la possibilità di scegliere il dual audio eng/jap per le parti parlate del single player.

 
 

Verdetto
8.5 / 10
Non chiamatelo Pokémon Tekken. O almeno fatelo solo in Germania
Commento
Pokkén Tournament DX è un ritorno che non stupisce. Visto il buon esito della prima uscita, questa nuova versione si presenta come la tipica edizione completa a cui siamo stati abituati dopo anni di Street Fighter e co. Nuovi personaggi utilizzabili, modalità, stages e vari ritocchi qua e la fra bilanciamenti e cerotti, lo rendono finalmente un picchiaduro complesso a tutto tondo. Questa seconda giovinezza su Switch sfrutta a pieno tutte le possibilità offerte dalla console Nintendo relative alla mobilità e al multiplayer "on-the-go", candidandosi come Mario Kart 8 Deluxe a titolo perfetto da tirare fuori con gli amici in ogni dove e improvvisare qualche torneo o sfida. Nonostante tutti i nuovi contenuti e l'innalzamento generale della qualità, si tratta della riproposizione di un titolo uscito poco più di un anno fa, e rivederlo oggi a prezzo pieno può essere un freno per i vecchi possessori, i quali potrebbero non essere invogliati a fare questo passaggio generazionale (doveroso se ancora state giocando alla versione Wii U). Speriamo che in questa scelta di prezzo ci sia dietro la volontà di supportare il gioco nei prossimi mesi, magari scegliendo la strada degli aggiornamenti gratuiti alla Splatoon e Arms, e perché no ricevere qualche nuovo Pokémon da usare o modalità di gioco. Chi si avvicina a Pokkén Tournament per la prima volta invece si troverà davanti con un titolo per nulla prevedibile, profondo sul lato tecnico del gameplay e capace di dare diverse soddisfazioni se giocato a livelli competitivi. Per quelli titubanti invece, la demo presente su e-Shop dovrebbe riuscire a chiarire ogni dubbio.
Pro e Contro
Nuovi personaggi, stage e modalità
Tecnicamente migliorato
Diverse opzioni per il multiplayer

x Prezzo alto per una versione Deluxe
x I vecchi possessori potrebbero non essere attratti nonostante le novità

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