Recensione Ys: Memories of Celceta

Negli ultimi anni il genere dei JRPG sembra essere stato rivalutato dal grande pubblico, merito dell’alta qualità di prodotti arrivati dal Giappone che hanno avuto ottimi riscontri di critica e pubblico come Ni No Kuni, Tales of Xillia o Bravely Default, tanto da spingere le software house ad investire e portare in occidente serie meno famose ma altrettanto valide. Fra queste troviamo la saga di Ys, vero è proprio outsider del genere che debutta su PSVita con un nuovo capitolo in esclusiva.

Ti ricordavo diverso

All’annuncio di Ys Memories of Celceta si è creata una certa confusione della collocazione di questo episodio all’interno della saga nata nel lontano ’87. In sostanza Memories of Celceta si propone come re-imaginig del quarto capitolo della serie, che a suo tempo si articolava in due titoli diversi sviluppati da altrettante software house: l’Ys IV: Mask of the Sun di Tonkin HousesYs IV: The Dawn of Ys di Hudson Soft, diventandone al tempo stesso il capitolo ufficiale.
Come da tradizione ci troveremo ad impersonare Adol Christin, lo storico protagonista della serie, che in questa nuova avventura si troverà privato della propria memoria dopo un viaggio durato settimane all’interno della Grande Foresta di Celceta. Con i ricordi annebbiati e tanta confusione suo suo passato verrà aiutato da Duren, amico del giovane Adol che si prodigherà nel compito di far luce sulla sua recente amnesia. Ovviamente questi saranno i primi minuti di gioco che andremo a vivere all’interno di Memories of Celceta, e non bisognerà attendere molto perché il corso degli eventi prenda una piega tale da spingere il nostro eroe ad intraprendere un’epopea che vedrà Adol immischiato in un mistero che radica le sue origini nel passato. Nel corso del suo viaggio Adol farà la conoscenza di numerosi ed eccentrici personaggi così come i luoghi che visiterà riserveranno un sacco di sorprese, oltre a risvegliare in lui i ricordi ormai persi, ricostruendo passo dopo passo il suo trascorso di avventuriero.

Noi siamo un trio allegri e pieni di brio

Ys: Memories of Celceta si propone come un action-RPG nella forma più classica del temine. Durante i numerosi scontri che ci troveremo ad affrontare, avremo il controllo di uno dei tre membri del party, con la possibilità di passare da uno all’altro con la semplice pressione del tasto Cerchio. L’attacco invece sarà affidato al tasto Quadrato, che consentirà di eseguire rapide combo in successione. Triangolo e la Croce verranno invece usati per la parte difensiva, ovvero la parata e la schivata. Queste due azioni, se eseguite con il giusto tempismo permetteranno di attivare la Flash Guard e la Flash Move, che rispettivamente andranno ad annullare qualsiasi danno ricevuto o a rallentare il tempo durante la fuga permettendo di contrattaccare in libertà per qualche secondo. Ogni personaggio potrà fare affidamento ad uno skill tree che si evolverà in base all’uso delle abilità in battaglia, maggiore sarà l’impiego di queste mosse durante gli scontri, maggiore sarà la possibilità di potenziarne l’efficacia e di sbloccarne di nuovi. Per limitare l’abuso di queste arti bisognerà attendere il riempimento una barra speciale, ottenibile grazie agli attacchi normali. Sarà possibile anche fare affidamento ad una potente mossa finale che permetterà di eliminare con facilità i nemici più grossi e anch’essa si renderà disponibile non appena sarà colmata l’apposita barra d’energia.
Anche i membri del party che non parteciperanno alle lotte guadagneranno punti esperienza, fondamentali per la crescita del personaggio. È interessante notare però per evitare di fossilizzarsi solo sull’uso di tre personaggi, come la diversificazione dello stile di lotta sia utile durante gli scontri. Infatti molti dei nemici per essere abbattuti richiederanno l’impiego di un determinato personaggio e che renderà lo scontro più semplice e breve obbligando il giocatore a cambiare con molta frequenza i componenti della squadra.
Ogni incontro avverrà in tempo reale senza stacchi fra un combattimento e l’altro. Il controllo dei restanti membri del party invece è affidato all’A.I. del gioco, che si occupa di gestire le azioni dei nostri compagni nella maniera più ottimale possibile. L’unica controllo diretto che potremo andare ad impartire, oltre alla gestione dell’equipaggiamento, sarà quella di scegliere fra due tipi di assetto di battaglia, uno che spingerà il party all’attacco mentre un altro lo obbligherà in difesa bloccandone ogni azione e sarà attivabile o meno eseguendo uno slide-in/out tramite il Touch Pad posteriore di Ps Vita.

Un mondo da scoprire

Grande enfasi sarà posta sull’esplorazione della Grande Foresta di Celceta, teatro di tutti gli eventi del gioco e che ospiterà al suo interno città e dungeon da esplorare. La mappa di gioco non sarà liberamente esplorabile fin da subito ma verrà svelata piano piano, lasciando poi al giocatore piena libertà di azione ed esplorazione, scoprendo nuove arie accessibili solamente se in possesso del giusto potenziamento in grado di aprire nuovi passaggi. Tutto viene regolato dalle abilità uniche dei personaggi che ci accompagneranno nella nostra avventura, e che permetteranno di attivare interruttori, distruggere certi ostacoli o aprire passaggi ostruiti. A questo si unisce anche la scoperta di alcuni talismani attivabili nel menù degli oggetti che conferiscono al parti poteri momentanei, come la possibilità di rimpicciolirsi o respirare sott’acqua, così da espandere ulteriormente le possibilità esplorative del gruppo. Data la vastità della mappa di gioco, seppur divisa in macro zone, appare di primaria utilità la presenza di alcuni teletrasporti che consentono, almeno nelle prime fasi di gioco di spostarsi rapidamente nelle zone già esplorate.
Per quanto riguarda la parte relativa agli oggetti e all’equipaggiamento, sarà fondamentale non perdersi una battaglia e concentrarsi sul crafting di materiali grezzi da utilizzare per la creazione di nuovi oggetti tramite la raccolta negli appositi punti sparsi in ogni dove sulla mappa e da utilizzare poi nei negozi e nelle armerie come merce di scambio o per potenziare il proprio equipaggiamento, rendendolo più efficace e resistente ai vari elementi.
Ys Memories of Celceta offre diverse ore di gioco, arrivando a toccare la soglia delle 40 nel caso si scelga di dedicarsi all’esplorazione della mappa di gioco e dei segreti che si nascondono all’interno della Grande Foresta di Celceta. Numerose anche le sub quest attivabili nelle locande delle varie città che ci troveremo a visitare e che ci permetteranno di aumentare le nostre finanze od ottenere equipaggiamenti extra. Una volta portata a termine l’avventura di Adol sarà possibile ricominciare l’avventura sfruttando i due livelli di difficoltà aggiuntivi che si renderanno disponibili nel New Game+, che non offre grosse novità rispetto alla partita precedente se non consente di ottenere alcuni equipaggiamenti altrimenti inaccessibili, la possibilità, per i patiti dei trofei di poter “platinare” il gioco e la modalità Boss Rush, nella quale riaffrontare tutti i boss del gioco cercando di batterli nel minor tempo possibile.

 Memento

Se Ys: Memories of Celceta si dimostra un ottimo capitolo sotto l’aspetto ludico e nell’offerta di contenuti, con un gameplay semplice ma al tempo stesso divertente, una storia capace di appassionare e divertire nonostante i tratti maturi di certi risvolti della trama, dove pecca è nella realizzazione tecnica. Non che il titolo Falcom sia brutto da vedere, anzi, solamente appare datato rispetto alle potenzialità tecniche di PS Vita, sembrando quasi un titolo nato su PSP per poi essere traslato sulla nuova console portatile Sony al momento del suo annuncio. Nemmeno i modelli poligonali, sempre ben animati, le numerose illustrazioni a servizio della narrazione o le vaste ed evocative ambientazioni riescono a distogliere il giocatore da questa povertà tecnica che viene accentuata da una pallete cromatica che non riesce a valorizzare le possibilità dello schermo OLED della console. Oltre ad un comparto grafico sottotono per quanto riguarda la realizzazione, troviamo anche alcuni problemi legati alla fluidità del gioco, che soffre durante le fasi più caotiche e durante gli enormi boss di fine livello, che sembrano mettere a dura prova le potenzialità di calcolo della console e una telecamera fissa che a volte fa le bizze, negando al giocatore un visuale ottimale dell’azione.
Ys: Memories of Celceta arriva in Europa grazie agli sforzi di NIS America che ancora una volta si dimostra attenta ai bisogni del pubblico occidentale, arricchendo il suo catalogo giochi con un ottimo esponente del genere action-RPG. Data la natura di nicchia del titolo Falcom, l’adattamento del gioco però è presente nella sola lingua Inglese, elemento che per alcuni potrebbe essere una barriera sebbene la qualità dei dialoghi sia facilmente assimilabile anche per chi ha una conoscenza basilare della lingua. Assente o quasi invece il doppiaggio, che si limita a riempire i lunghi dialoghi che intramezzano le decine di ore di combattimenti, solo in brevi passaggi cruciali, lasciando il giocatore in balia del testo e delle splendide musiche realizzate ancora una volta Falcom Sound Team jdk, tema interno che da anni si occupa di creare le sonorità della serie.

Verdetto
8 / 10
Eppur mi son scordato di te
Commento
Ys: Memories of Celceta è un titolo perfetto per gli amanti dei JRPG. L'esperienza di Falcom le ha permesso di creare un gioco maturo sotto tutti i punti di vista, da quello della storia al gameplay che ripropone molti degli elementi collaudati già presenti nei precedenti capitoli ed altrettante novità che faranno la gioia dei fan storici della serie, capace di far innamorare anche chi si avvicina alla serie per la prima volta. Qualche pecca sul comparto grafico, che però non riesce ad oscurare un ottimo titolo che non sfigurerebbe nemmeno su console casaliga e che, nonostante sia meno conosciuto rispetto ad altre saghe dai nomi più altisonanti, non ha nulla da invidiare.
Pro e Contro
Sistema di combattimento divertente ed immediato
Uno dei migliori capitoli della serie di Ys
Ottima selezione musicale

x Graficamente si poteva dare di più
x Non troppo impegnativo
x Cali di fluidità e telecamera da rivedere

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