Recensione Tales From the Borderlands: Episode 4 – Escape Plan Bravo

Quasi a rispondere alle critiche fatte la volta scorsa sul lasso di tempo lasciato passare tra un episodio e l’altro, Telltale questa volta risparmia parte della solita attesa ai giocatori che si sono avventurati ormai nove mesi fa su Pandora con Tales From the Borderlands. Scopriamo se la fretta è stata cattiva consigliera o invece questo quarto episodio è all’altezza dei precedenti.

 

 

Versione testata: Playstation 4

È uscito l’episodio? Bravoh

Riprendendo da dove si era interrotto Catch a Ride, con i nostri “eroi” costretti a recuperare il faro di Gortys per conto della “Queenpin” Vallory. L’azione quindi, dopo una prima serie di dialoghi su Pandora, si sposterà nello spazio e poi su Helios, la base orbitante di Hyperion in orbita tra Pandora e la sua luna, Elpis. I due “piani narrativi” del titolo, che corrispondono alle sezioni alla guida di Rhys e a quelle nei panni di Fiona, questa volta rimangono paralleli per la maggior parte dell’episodio, e anche il resto del cast è meno presente rispetto a quanto visto nelle precedenti (e specie nella precedente) uscite, pur essendo comunque presenti dei momenti dedicati ad alcuni dei rapporti creatisi. La sensazione insomma è quella di un capitolo di preparazione al gran finale, dove se da una parte l’interazione con gli altri personaggi del cast e l’azione calano (tranne che per una, riuscitissima, sequenza) dall’altra tornano di prepotenza i momenti comici, grandi assenti in Catch a Ride, grazie soprattutto a Jack il Bello. Anche se si torna a ridere comunque non manca qualche momento più “pesante” o introspettivo, a dettagliare un po’ meglio la psicologia dei personaggi coinvolti, pur non con la spinta mostrata su questo fronte dal terzo capitolo.

L’unica perplessità riguarda il “tempo residuo” rimasto al prodotto: ad un capitolo dalla fine la carne sul fuoco è ancora parecchia, per cui a meno di non accelerare su alcune situazioni ci aspettiamo un “Season Finale” molto carico sul fronte contenuti.

Shot on innocent diamond-pony

Dal punto di vista ludico come detto (con l’eccezione di una sequenza) l’azione è decisamente più statica rispetto al primo ed al terzo episodio, tornando a riassestarsi sui livelli di Zer0 Sum. È la compagine narrativa del prodotto a fare la parte del leone, inframezzando di tanto in tanto i vari dialoghi, oltre che con richiami e citazioni al “franchise principale” della serie, con qualche quick time event. Le abilità di Fiona fondamentalmente entrano in gioco una sola volta, durante le prime battute dell’episodio, per poi lasciare via via sempre più posto a Rhys, anche lui chiamato a fare scelte e prendere decisioni piuttosto che ad utilizzare l’Echo Eye.

Ancora

Dal punto di vista meramente tecnico non possiamo che ripetere, per quella che è ormai la quarta volta, quanto già detto: anche in questo caso l’episodio si comporta bene sia dal punto di vista prestazionale che per quanto riguarda la sfera visiva, sempre grazie allo stile grafico con cui è confezionato il prodotto 2K (che ha già ampiamente dimostrato la sua scalabilità). Anche questo episodio (ovviamente) è completamente in inglese anche nei sottotitoli, come ormai d’abitudine quando si parla di prodotti Telltale.