Ormai il fatto che una moltitudine di titoli indie riescano a conquistare i cuori dei videogiocatori non è più un segreto per nessuno. Alcuni tra questi, inoltre, hanno la fortuna nel corso del tempo di venire distribuiti per tutte le piattaforme esistenti, raggiungendo una fetta ancora maggiore di pubblico. Questo è il caso di SteamWorld Dig: A Fistful of Dirt che, dopo essere uscito per 3DS, Wii U, PC, PlayStation 4 e PlayStation Vita, approda anche in casa Microsoft con una versione in esclusiva per Xbox One. Vista l’innegabile qualità del titolo abbiamo deciso di tornare nel Far West per darvi il nostro parere anche questa volta. Com’è andata? Scopritelo nella nostra recensione! Ricordiamo che il titolo è disponibile a partire dal 5 giugno al prezzo di 9.90€ in versione esclusivamente digitale.
Versione testata: Xbox One
La trama di SteamWorld Dig: A Fistful of Dirt (da qui solo SteamWorld Dig) ci mette nei panni del Robot a vapore Rusty che, ereditata una miniera dallo zio Joe, decide di trasferirsi nella città del parente per scoprire cosa nasconde il fondo della zona degli scavi. Il comparto narrativo del titolo realizzato dai ragazzi di Image & Form è una mera scusa per mettere in mano un piccone al giocatore e gettarlo nell’esplorazione della miniera, ma, nonostante non siano presenti colpi di scena di alcun tipo, l’atmosfera e i dialoghi con i bizzarri personaggi di superficie riusciranno senza dubbio a conquistarvi in pochissimo tempo. Durante l’esplorazione delle buie profondità, inoltre, Rusty verrà in possesso di una serie di oggetti misteriosi che contribuiranno alla sua discesa nell’oscurità, potenziando le capacità del Robot e permettendogli di raggiungere nuove aree. La longevità di SteamWorld Dig si attesta attorno alle 5 ore per la prima run, ma la natura del titolo rende l’avventura totalmente rigiocabile e spingendo l’utente a migliorarsi continuamente per cercare di realizzare tempi di completamento sempre migliori.
Il gameplay di SteamWorld Dig è riassumibile in una sola parola: assuefacente. Dopo pochi minuti di gioco, infatti, difficilmente riusciremo a staccare le mani dal pad e scavare diventerà la nostra principale attività giornaliera. Fondamentalmente il team svedese ha creato un Metroidvania (un platform 2D con forti dosi d’esplorazione) che permette al giocatore di procedere nell’avventura solamente dopo aver recuperato determinati oggetti chiave. Proprio tali oggetti sono una delle caratteristiche principali del titolo che, andando man mano a potenziare il nostro personaggio, contribuiranno notevolmente a velocizzare l’azione di gioco e permettendoci di guadagnare quantità sempre maggiori di minerali da rivendere in superficie. Un plauso va fatto all’ottimo level design che permette al giocatore di scavare in profondità creando una propria strada da seguire, ma senza mai incastrarlo o impedendogli di risalire una volta raccolto un buon gruzzolo di pietre.
Come per la versione PlayStation 4, anche su Xbox One la componente tecnica di SteamWorld Dig riesce a convincere appieno. Questo grazie ad un design affascinante, ad una modellazione 2D di tutto rispetto e ad una scelta cromatica convincente e di sicuro impatto. Discreta anche la colonna sonora che, seppur non rimanendo in testa al giocatore per ore, riesce a riprodurre molto bene l’atmosfera western del titolo. Stesso discorso per il reparto degli effetti sonori che, nonostante la mancanza di elementi caratteristici, svolge egregiamente il proprio lavoro. Da evidenziare, inoltre, come il titolo sia totalmente in italiano, nonostante la lingua inglese delle prime versioni non fosse affatto difficile da comprendere.
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