Recensione Stealth Inc. 2: A Game of Clones (PS4 e Xbox One)

Curve Digital negli ultimi anni è stata tra gli studi indipendenti più produttivi, sia su PC che su console, offrendo un intrattenimento costante con una vasta gamma di titoli sia personali che di team secondari di cui ha curato i vari porting: da The Swapper e Qora, passando per Lone Survivor, Iron Fisticle ,Titan Attacks e arrivando all’acclamata serie degli Stealth Inc.
Dopo il successo di Stealth Bastard e della sua versione deluxe Stealth Inc.: A Clone in the Dark, lo scorso Ottobre il secondo capitolo della proprietà intellettuale di Curve Digital debuttava come esclusiva temporanea Wii U.
Stealth Inc. 2: A Game of Clones ci convinse in pieno, grazie ad un sapiente utilizzo del Gamepad della console Nintendo ed ad una struttura da metroidvania.
Durante Aprile Stealth Inc. 2 è approdato anche sulle altre piattaforme (PC,Playstation 4, PlayStation 3, PlayStation Vita e Xbox One): su quelle di casa Sony, a 14,99 € potrete portarvi a casa ben tre versioni grazie al cross-buy, inoltre è disponibile anche uno speciale pack a 16,99 € che vi permette di mettere le mani anche sul primo capitolo. Scopriamo se questa seconda versione del clone di Curve Digital è all’altezza dell’originale.

Versione Testata: PlayStation 4

Ero felice poi sei nato tu

A differenza di quanto visto nel primo capitolo che vedeva il giocatore impegnato a risolvere sale da test una dopo l’altra in un menù generale, in Stealth Inc. 2 Curve ha voluto aggiungere una trama portante ed un overworld in cui muovere il piccolo protagonista.
Il soggetto dei test si troverà suo malgrado coinvolto in una rivalità tra colleghi: il secondo in classifica per produttività alla PTI vuole ridurre il numero di cloni del miglior lavoratore dell’industria e quale miglior modo se non sterminare i poveri e ignari ominidi grigi? Esplorando le PTI Industries il protagonista si imbatterà nelle classiche stanze già viste nel primo capitolo, da completare nel minor tempo possibile e nel frattempo cercando di non morire o farsi scoprire dalle telecamere, pena una valutazione più bassa.

Tornano anche le scritte  sui muri, caratteristiche del primo capitolo e capaci di strappare più di una risata al giocatore, tramite insulti e battute acide, un ottima traduzione in italiano permette a qualunque giocatore di godersi la cattiveria dell’interlocutore del clone.

Non solo, le sei enormi location principali delle PTI Industries nascondono più di un segreto (e collezionabile), e mano a mano che il panzuto clone otterrà nuovi gadget avrà accesso ad aree prima di allora irraggiungibili come in un qualunque altro Metroidvania.
Ogni area ha otto porte (più due segrete) ed è dedicata ad un gadget particolare, una volta portata a termine l’ottava stanza, lo strumento in questione entrerà a far parte dell’inventario e potrà essere utilizzato nell’overworld.
Se portare a termine i livelli potrebbe non risultare troppo difficile (anche se molti test metteranno a dura prova i vostri riflessi e l’ingegno, ma ne parleremo meglio tra poco) ottenere una valutazione alta richiederà tutto il talento e la precisione, oltre che un’ottima coordinazione occhio-mano.

Cosa hai trovato questa volta?

A differenza del primo capitolo, che vedeva il nostro clone affrontare torrette, seghe rotanti e laser avendo come quasi unica alleata solamente l’oscurità, in Stealth Inc. 2 le meccaniche si rendono più interessanti grazie all’inserimento di cinque gadget (più uno segreto) su cui verteranno gli enigmi di ogni zona delle PTI Industries.

Se nelle stanze dei test il nostro eroe potrà utilizzare solo un gadget specifico, nell’overworld potrà selezionare quelli ottenuti grazie a “Triangolo”, anche se purtroppo se ne potrà utilizzare uno solo per volta, senza quindi sommare gli effetti degli strumenti. Vi ritroverete così come in ogni Metroidvania che si rispetti a tornare indietro sui vostri passi per raccogliere i costumi prima irraggiungibili, utilizzando l’amico gonfiabile per saltare più in alto, la luce d’avventura per illuminare aree buie, oppure il teletrasporto per risparmiarvi le faticose arrampicate.

 

Ogni test invece metterà alla prova ingegno e capacità di reazione: il vostro clone morirà, più e più volte, se non imparerete alla perfezione l’ubicazione degli ostacoli o la traiettoria dei laser. Come se non bastasse, in ogni livello sono imprigionati altri cloni, e per poter aver accesso all’ultimo gadget (che non vi riveliamo) bisognerà salvarli tutti. Un’impresa titanica ma allo stesso tempo appagante, sopratutto una volta iniziate a collezionare le difficilissime S, riuscendo a sfruttare alla perfezione l’ombra e assicurando il completamento della stanza nel minor tempo possibile.
Una volta completata una stanza, qualsiasi sia la valutazione, questa sarà disponibile nel menù principale, nell’area selezione livello, che richiama l’interfaccia del primo episodio.

Mi basta immaginare che tu stia soffrendo

Come nella versione uscita lo scorso Ottobre, è presente un editor di livelli, che vi permetterà di creare le vostre stanze dei test, con luci, ombre, ostacoli e oggetti che preferite: purtroppo, l’approccio dell’editor si è rivelato poco user friendly, soprattutto data l’assenza di una conferma che il livello sia completabile prima di poterlo caricare (come accade in Mario vs DK o in Pullblox World).
E fino ad ora, Stealth Inc. 2: A Game of Clones si è rivelato in tutto e per tutto identico alla controparte Wii U uscita lo scorso anno. Sfortunatamente c’è una grossa differenza con la versione Nintendo: l’assenza della modalità co-operativa.

Non solo, il multiplayer è del tutto assente, non permettendo di usufruire dell’aiuto di un compagno e relegando il protagonista a sostituire un eventuale amico sul divano con il crea-cloni. Un’assenza che non mina l’esperienza totale del gioco, ma che è un meno rispetto a quanto offerto sull’eShop Nintendo. Come piccolo rimpiazzo, su PlayStation 4 il titolo di Curve Digital utilizza il sensore led posto sul retro del Joypad, cambiandone il colore a seconda dello stato del piccolo protagonista, come gli occhiali vi sono quindi tre tonalità: verde per l’invisibile, arancio per il poco visibile e rosso per quando sarete completamente sul raggio d’azione degli avversari. Una piccola chicca che non compensa un’ottima co-operativa, ma che al buio aggiunge un tocco d’atmosfera apprezzabile.