Recensione Sin Slayers: dieci eroi per sette peccati

Superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Secondo la tradizione Cristiana, i sette vizi capitali sarebbero la causa della corruzione dell’animo umano, portandolo alla perdizione. Parte integrante della nostra natura, essi ci punzecchiano e ci stuzzicano per tutta la durata della nostra vita e ciò che possiamo realmente fare è cercare di tenerli a bada, ma mai sconfiggerli del tutto. E se vi dicessi che in una terra lontana, popolata da cinghiali umanoidi e da melme verdi lancia-coltelli, essi hanno preso la forma di sette demoni infernali? Sarebbe fantastico poterli prendere a mazzate e farli tacere una volta per tutte! E questo è proprio ciò che ci permette di fare Sin Slayers, un dungeon crawler RPG con combattimento a turni, creato dal team indie russo Goonswarm.

Valley of Fallen Sinner: peccare costa davvero caro

Frastornato e intontito, mi risveglio in un cupo bosco a me poco familiare. Provo a rialzarmi, cercando di ricordare, ma nulla di questo posto mi ritorna alla mente. Ecco però che ad un tratto sento in lontanaza il calngore di una battaglia e prima che la mente si rammenti delle ferite, i miei muscoli già si muovono. Di fronte ad una vecchia chiesa decadente, vedo un paladino in armatura pesante battagliare ardentemente assieme ad una sacerdotessa. Spalla contro spalla, cercano di difendersi dalle orde infernali: luridi, maledetti demoni vomitati da chissà quale riprovevole animo. Feroce, mi unisco a loro, la mia spada sarà sazia solamente quando l’ultimo di questi immondi avrà trovato la morte.

Inizia così il nostro viaggio nella Valley of Fallen Sinner, un mondo dove nonostante le guerre e le carestie siano scomparse da tempo, un nuovo male sorge minaccioso. Dato il lungo periodo di pace e prosperità, gli uomini hanno potuto perdersi nei piaceri della carne e coltivare così i loro vizi. Questo ha portato al risveglio dei sette Lord of Sin, i signori del peccato, che spadroneggiano indisturbati nelle sette aree in cui è divisa la mappa di gioco. Intrappolati in questo luogo corrotto dal peccato, il nostro compito sarà quello di sconfiggere tutti e sette i Lord of Sin, guidati da un misterioso saggio cieco, il Blind Sage. All’interno della sopracitata chiesa (hub centrale del gioco), egli ci narra la storia della valle e ci informa che solo la morte dei lord potrà ricondurci a casa. Ma la sua spiegazione non ci convince del tutto. Tutti gli eroi che potremo utilizzare per formare il nostro trio d’attacco (dieci in tutto), si risvegliano misteriosamente nella foresta vicino alla chiesa e tutti apparentemente senza memoria. Che sia solamente un caso?

Mappa della Valley of Fallen Sinner, area generale di Sin Salyers.
Mappa della Valley of Fallen Sinner, area dove si svolge la storia di Sin Slayers.
Che tu sia dannato vecchio cieco!

Dungeon crawler
I dungeon crawler predendono ispirazione dai giochi di ruolo da tavolo a sfondo fantasy, per dar vita ad un RPG con componente roguelike. Comunemente, i giocatori si ritrovano a dover combattare contro dei mostri, a risolvere puzzle e a sacheggiare ogni tesoro all’interno di un dungeon, generato proceduralmente.

Una volta terminate le raccomandazioni del caso, il Blind Sage ci manda subito al massacro nella prima zona del gioco, ovvero Forest of Gluttony. Ogni area di Sin Slayers è suddivisa in due sotto mappe, ovviamente generate proceduralmente, dove nella prima c’è un Boss da sconfiggere e nella seconda uno dei sette Lord. Muoversi attraverso le caselle della mappa è assai divertente, perché, essendo oscurate, ogni passo è una sorpesa. Potremmo incontrare un cadavere e decidere se depredarlo o meno. Oppure una porta segreta, entrata a chissà quale dungeon infernale. Saremo noi a decidere se interagirvi o meno, con la speranza di recuperare qualche moneta (per comprare oggetti dal mercante) o materia prima (per craftare armi sempre più potenti). Attenzione però alla barra del Sin: più lungo la mappa avremo depredato e scassinato più i nemici saranno forti. Starà a noi scegliere se lasciare in pace i morti e diminuire così il nostro Sin.

Saltellando allegramente tra una casella e l’altra incontriamo un pozzo che ci saluta… Che ci saluta? Un cavaliere dal fondo del buco si presenta e ci spiega che, di ritorno dalla guerra e nella foga di sfuggire dagli scagnozzi del Boss, non si è accorto del pericolo e ci è finito dentro. Ma non ci chiede di aiutarlo, no lui sta benissimo nel pozzo. Ci prega invece di recuperare una certa lettera che nella fuga ha perso e che vorrebbe leggere. Un messaggio dei suoi cari, inviatogli mentre era al fronte. A noi qualche esperienza in più non guasta, visto quanto è difficile salire di livello inizialmente, quindi partiamo alla sua ricerca. Ora però la scelta si fa più ardua: se rovistiamo in giro e ficchiamo il naso dove non dovremmo, potremmo ritrovarci a dover combattere contro demoni assai forti. Ma se non lo facciamo, la lettera potrebbe andar persa per sempre. Un bel dilemma. Magari qualche scagnozzo l’ha già raccolta…

Mappa di gioco dell'area Forest of Gluttony, una delle sotto aree di Sin Slayers.
Mappa di gioco dell’area Forest of Gluttony, generata proceduralmente.
Leeroy Jenkins… ah no, non è così semplice
Non facciamo in tempo a renderci conto di quanto assurda sia tutta questa storia, che incontriamo il nostro primo gruppo di nemici. In campo schieriamo la più classica delle formazioni. Il nostro uomo di punta è sicuramente il guerriero, il primo eroe che abbiamo incontrato in questa storia. A non lasciarlo morire agonizzante ci pensa la sacerdotessa, salvata per un soffio dalle grinfie demoniache. E infine c’è la misteriosa cacciatrice, già da tempo aiutante del Blind Sage. I nostri nemici hanno un aspetto assai sgradevole e non sembrano molto intelligenti: attaccano un po’ a caso, come se li avessimo sorpresi mentre si facevano una bella bevuta. E per fortuna!

I nemici attaccano un po' a caso, come se li avessimo sorpresi mentre si facevano una bella bevuta. E per fortuna!

Tra percentuali, attacchi primario e secondario, item e pozioni, il nostro primo combattimento è un completo disastro! Alcuni attacchi sembrano essere inspiegabilmente più potenti su un avversario piuttosto che su un altro, l’ordine dei turni risulta quasi del tutto arbitrario e per curarsi, con una pozione o una bistecca, si perde un intero turno. A fatica ne usciamo vivi ma fortunatamente una delle abilità in mappa della sacerdotessa ci permette di curarci un pochino. Abbiamo anche recuperato dai nemici caduti la famosa lettera, che riportiamo baldanzosi al nostro amico nel pozzo. Egli ci ringrazia e ci da un po’ di esperinza. Tutto qui. Una storiella davvero misera per dei tronfi e vanagloriosi eroi come noi.

Fase di combattimento di Sin Slayers, con schieramento a tre eroi.
Fase di combattimento con schieramento a tre eroi.
Non c’è niente di meglio di una capatina dal fabbro
Esplorata la mappa in lungo e in largo finalmente incontriamo il primo dei sette lord del peccato: Gluttony, signore dell’ingordigia. E tutto quello che riusciamo ad ottenere da lui è una sonora batosta che ci costringe alla ritirta. I nostri attacchi non lo spostano di un millimetro, mentre lui ha severamente castigato la nostra sacerdotessa e la nostra cacciatrice. Non ci resta che tornare con la coda tra le gambe dal vecchio saggio e cercare di capire davvero come schierarsi in battaglia. Nella calma della vecchia chiesa riusciamo a studiare meglio il nostro equipaggiamento e a formulare un piano d’attacco. In Sin Slayers ogni personaggio presenta due slot di personalizzazione, uno per l’arma e uno per l’armatura. Poco male, un cavaliere non morto ci ha gentilmente donato il suo elmo dopo essere morto (di nuovo) e dal mercante siamo riusciti a comprare una tiara magica per la nostra cacciatrice. Il fabbro inoltre tiene sempre calda la sua forgia e ci creerà meraviglie se gli procureremo le materie prime necessarie.

La vecchia chiesa, hub centrale di Sin Slayers.
La vecchia chiesa, hub centrale di Sin Slayers.
Equipaggiati a dovere e riempite tutte le pozioni, siamo pronti ad un nuovo schema d’attacco: in avanguardia posizioneremo la sacerdotessa, dandogli così un bonus di armatura. Nella linea di tiro del lord ci sarà il guerriero, così da garantirgli il 100% di danno. E infine la cacciatrice, che con le sue frecce darà supporto agli altri due. Essendoci ritirati purtroppo dovremo ripercorrere una intera nuova mappa per raggiungere Gluttony, ma ciò non ci spaventa. Compresi tutti i trucchi e i segreti, massacrare quegli inutili tirapiedi sarà uno scherzo da guitti, a volte quasi frustrante. E alla fine ritorneremo nuovamente di fronte a lui e questa volta non premeremo di certo il pulsante di bandiera bianca!

Verdetto
6.5 / 10
Dungeon crawler RPG turn-based... più lungo a dirsi che a giocarsi!
Commento
Sin Salyers cerca in tutti i modi di distinguersi dalla sempre più informe massa degli indie, unendo tre differenti generi videoludici. Il risultato è un gioco che bilancia bene tutte le peculiarità dei tre generi, andando però poco in profondità. La componente RPG è ridotta ai minimi termini e per gli amanti del genere può risultare davvero misera. La creazione procedurale delle mappe poi non garantisce quella diversificazione di cui il gioco ha davvero bisogno. Una volta comprese le meccaniche, i combattimenti sono assai ripetitivi e le trame delle quest secondarie davvero banali. Un passatempo carino visto il prezzo, ma niente di più.
Pro e Contro
Unione di tre generi
Trama ben costruita
Meccaniche semplici per i neofiti...

x ... che una volta comprese rendono ripetitivo il gioco
x Quest secondarie banali
x Discontinuità stilistica

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