Apprezzato sopratutto negli anni ’60 e ’70, il filone western non ha avuto un grande seguito all’interno del mercato videoludico. Se si esclude la pluripremiata serie Red Dead (che ha raggiunto il suo apice grazie a Red Dead Redemption di Rockstar), non sono molti i titoli con ambientazione western degni di essere ricordati. Ecco che quindi, dopo il suo arrivo su PC, approda anche su PlayStation 4 (esordendo anche nella Instant Game Collection di PlayStation Plus) Secret Ponchos, sparatutto online con visuale isometrica sviluppato dai ragazzi di Switchblade Monkeys. Varrà la pena spolverare il revolver e tornare nel selvaggio west?
Versione testata: PlayStation 4
La componente narrativa di Secret Ponchos è quasi del tutto inesistente. In quanto sparatutto online, infatti, non è presente alcuna modalità “campagna” o “giocatore singolo”, relegando la “storia” a mere descrizioni dei personaggi che andremo ad utilizzare. All’inizio della nostra avventura come fuorilegge dovremo scegliere uno tra cinque criminali dalle caratteristiche peculiari. The Killer è un anziano pluriomicida armato del suo fido revolver, Kid Red è un giovane ragazzo dai riflessi felini e dalla “ridotta” potenza di fuoco, il Matador è una donna che, a differenza degli altri personaggi, predilige il confronto fisico grazie alla sua spada affilata, il Deserter è un gigantesco ex soldato che, per quanto lento, possiede una difesa eccezionale ed infine il Phantom Ponchos è un misterioso assassino dal volto scheletrico armato di doppietta e frusta. La caratterizzazione fisica di questi personaggi riesce ad essere molto convincente e sin da subito sarete indecisi su quale fuorilegge scegliere in quanto tutti carichi di carisma. Una volta selezionato il nostro antieroe, che potremo comunque cambiare in un secondo momento, saremo pronti per buttarci online per combattere contro il mondo intero.
Secret Ponchos è uno sparatutto con visuale isometrica e, come accade con i titoli di questo genere, permette grazie allo stick destro di prendere la mira per poi fare fuoco con i tasti dorsali. Nonostante la semplicità dei comandi, la differenziazione di gittata, forza e velocità tra i cinque personaggi riesce a rendere ogni scontro appassionante ed appagante. Avremo inoltre la possibilità di effettuare uno scatto, utile sia per correre che per schivare, ma ogni fuorilegge potrà usarlo un numero limitato di volte e, in caso di esaurimento, dovrà attendere che l’apposita barra si riempia nuovamente. Le mappe all’interno delle quali andremo a combattere sono ottimamente differenziate sia per estetica che per dimensione, obbligando il giocatore ad adattarsi di livello in livello. Peccato però che si riducano solamente a 5 aree diverse e che, quasi certamente, verranno aggiunte nuove mappe (e personaggi) in futuro tramite DLC. Al momento, purtroppo, le modalità di gioco non sono molte e si limitano a tre: Free For All (tutto contro tutti), Deathmatch a squadre e Dominio, che vedrà vincitrice la squadra che per prima distaccherà il team avversario di cinque punti. Altre interessanti features sono la possibilità di sfidare in duello (uno contro uno) i giocatori online e il supporto allo split screen locale con un altro giocatore. I punti guadagnati durante le varie modalità andranno poi spesi per potenziare alcune statistiche del personaggio, in modo da poter competere anche con i giocatori più forti del web. E’ interessante notare, infine, come sia presente una “modalità principiante” che permette ai neo giocatori di accedere a dei server particolari dove, in caso di sconfitta, non si subiscono perdite al proprio “grado” raggiunto e dove è possibile trovare giocatori di un livello più basso rispetto alle partite standard.
Dal punto di vista tecnico, Secret Ponchos riesce a distinguersi per un character design di ottima fattura, una modellazione poligonale dei personaggi valida e per un frame rate che rimane solido sui 60fps dall’inizio alla fine della partita. Il comparto sonoro, seppur dotato di poche tracce, fa il suo dovere rendendo alla perfezione l’atmosfera western del titolo. Ottimo anche il sistema di matchmaking che, dopo pochi secondi, trova sempre una partita libera e giocabile.
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