Recensione Saint Seiya: Soldiers’ Soul

Pubblicati dal 1985 su Shonen Jump, e creati dalla mente e dalle mani di Masami Kurumada, Saint Seiya è una delle serie più commercializzate in Giappone: dall’esclusiva serie di Myth Cloth, action figure posizionabili ricche di dettagli, fino alle nuove saghe che hanno seguito l’originale, tra prequel e what if, i Cavalieri di Atena sono conosciuti praticamente in tutto il mondo.
Purtroppo Seiya e compagni non hanno mai avuto troppa fortuna in ambito videoludico, sebbene Bandai Namco Entertainment non getti la spugna e ci abbia proposto ben tre titoli dedicati ai Cavalieri dal 2012 ad oggi (in Europa), tutti sviluppati da Dimps. Se La Battaglia del Santuario (2012) proponeva un musou nella modalità storia, e un picchiaduro nelle fasi multiplayer, Brave Soldiers (2014) abbandonò completamente il primo genere, concentrandosi sui combattimenti tra i Saint. Lo scorso 24 Settembre è stato il turno di Saint Seiya Soldiers’ Soul, disponibile al momento per PlayStation 3 e PlayStation 4 e in uscita in autunno su PC, che segue le orme del predecessore offrendo per la prima volta agli amanti del brand sia la saga di Asgard sia le nuovissime Armature Divine dei Cavalieri d’Oro.

Versione Testata: PlayStation 4

Dalla Grecia con furore
Soldiers’ Soul offre una ricca carrellata di modalità, a partire dalla principale Leggenda del Cosmo, che ripercorre le gesta di Seiya (Pegasus) e degli altri Saint di Bronzo nelle quattro saghe più importanti della serie. Ognuna di queste è divisa in capitoli, fatti a loro volta di scontri uno contro uno che ripercorrono le epiche battaglie viste in tv o nella versione cartacea. Nelle quindici ore circa necessarie a completare tutte e quattro le avventure (Santuario, Asgard, Poseidone e Ade) potrete affrontare e di conseguenza sbloccare il più nutrito roster della serie mai arrivato su console. Al termine di ogni battaglia, riceverete una valutazione che va da D ad S e di conseguenza premi via via più sostanziosi, da monete utili a comprare tutti i collezionabili e i costumi, fino alle Grida di Battaglia con cui equipaggiare i Saint nelle altre modalità (e su cui ci soffermeremo dopo). All’interno di Leggenda del Cosmo sono riproposte praticamente tutti gli scontri sia primari che secondari, e l’aggiunta di Asgard colma quel vuoto da anni notata dai fan dell’opera di Kurumada. Purtroppo le cut-scene tra una battaglia e l’altra risultano alquanto fastidiose, salvo rari casi infatti, vi troverete ad assistere ai modelli poligonali dei cavalieri immobili che parlano tra loro senza un minimo di tensione muovendo solamente la bocca e ogni tanto chiudendo gli occhi. Una caduta di stile soprattutto per la forte presenza di queste scene “animate” e che spesso vi inviteranno a farsi saltare proprio per la legnosità da cui sono afflitte.

Prima di concentrarci sul gameplay di Soldiers’ Soul, spendiamo due parole sulle altre modalità di gioco, che fanno da contorno a Leggenda del Cosmo. In Battaglia troverete ad attendervi non solo l’1vs1 ma anche la modalità Sopravvivenza, dove come intuibile dovrete superare un numero di scontri senza venire sconfitti, e Guerra Galattica, in cui dovrete affrontare degli avversari 12074999_10207850121598719_7523207488070537944_nin diverse coppe via via più difficili in tornei simili a quelli visti all’inizio della serie. Battaglia Online permette di affrontare amici e altri giocatori tramite il PlayStation Network in partite classificate o amichevoli regalando piacevoli sfide  con un net-code fluido e che non subisce alcun tipo di ritardo nell’input dei comandi. A queste due modalità si aggiunge Battaglia D’Oro, che permette al giocatore di sbloccare i dodici cavalieri d’Oro, riportati in vita da Atena, con le nuovissime armature Divine introdotte con la serie Soul of Gold. I Sacri Cloth però, sono le uniche cose in comune con la serie, infatti i dodici Cavalieri dovranno affrontare ognuno tre battaglie (più una extra contro se stessi) e ottenere la valutazione più alta per portare a termine con successo la propria mini-storia. Dimps propone infatti il classico orologio del Santuario, con le fiamme che ad ogni valutazione ottenuta cresceranno fino a diventare blu (S), una volta che tutti e tre i settori del Cavaliere prescelto saranno accesi, otterremo extra e grida da battaglia. Purtroppo per accedere alle battaglie, bisognerà utilizzare una torcia, acquistabile nel negozio di gioco in cambio di monete guadagnate negli scontri, nulla distrano, se no nfosse che ogni fiamma richiede più di quanto guadagnato da un singolo scontro. Sono proprio le monete il secondo grande difetto di Soldiers’ Soul: bisognerà infatti mettere da parte un bel gruzzolo per poter aver accesso alle arene in cui avrete combattuto durante Leggenda del Cosmo, per sbloccare nuovi Cloth dei cavalieri, grida di battaglia e per tutti gli extra come artwork e colonne sonore. Questo prolunga notevolmente la longevità di gioco, ma potrebbe portare alla noia, soprattutto se si ragiona sull’aver speso 20000 pezzi d’oro per Marin senza maschera.

Come un fulmine
Il gameplay di Soldiers’ Soul è la diretta evoluzione di quello visto l’anno scorso in Brave Soldiers, ognuno dei Cavalieri presenti avrà a disposizione circa nove combo base, eseguibili con sequenze diverse che alternano Quadrato e Triangolo, in maniera simile a quanto visto nel titolo dedicato a Jojo di CC2 lo scorso anno, anche in Soldiers’ Soul troviamo grande spazio alle mosse speciali, tutte influenzate dalla quantità di Cosmo posseduta dal personaggio. Tenendo presente che ogni mossa speciale consuma prezioso Cosmo (indicato nella barra in basso), dovrete dosare bene gli attacchi speciali (R2+ quadrato/triangolo), gli attacchi flash (cerchio) i colpi Burst ( L2+ quadratsaint seiya soldiers' soulo/triangolo) e soprattutto le schivate (R1) vera e propria salvezza alle crudeli combo e mosse speciali dell’avversario. Nella faretra dei Cavalieri oltre alle mosse col Cosmo vi sono anche delle prese imparabili se non respinte nel momento giusto con un’altra presa (L1+ Quadrato/ Triangolo) e la semplice parata con L1, che garantisce una protezione diversa da personaggio a personaggio. Chiude l’excursus sulle mosse una seconda barra dedicata al Settimo Senso, che si riempie più lentamente grazie ai colpi subiti ed effettuati, e una volta piena attivabile tramite R3, ricaricherà completamente la barra del Cosmo e permetterà di scagliare un potente attacco Big Bang (BBA) con R2 + Cerchio: questi BBA sono sicuramente la parte più curata del titolo, cut-scene degne delle altre opere su licenza e che faranno la gioia dei fan dell’opera di Kurumada.

Purtroppo, se ad una prima occhiata il battle system può sembrare convincente, viene minato da uno squilibrio non indifferente nel cast dei Cavalieri. Ogni titolo basato sull’opera ha da sempre favorito certi personaggi, capaci di ricaricarsi più velocemente (Saga/Gemini, Ikki/Phoenix) o di colpire a grandi distanze (Shun/ Andromeda, Camus/Acquario) continuando a ripetere sempre le stesse mosse e portando a compimento Perfect senza muoversi di un passo, Soldiers’ Souls non fa eccezione e presenta personaggi decisamente più “comodi” da usare rispetto a quelli iniziali.
Dimps ha cercato di applicare una pezza a questo difetto utilizzando le Grida di Battaglia, frasi prese dalla serie originale e che verranno urlate attraverso lo speaker di DualShock4, che donano bonus a seconda della situazione, come una carica rapida o una rigenerazione di HP, peccato che nella modalità online non si possano utilizzare a meno di non stabilire regole con l’avversario, e in quel caso nulla vieta di equipaggiarle ad un personaggio già più potente di suo. Il bilanciamento del cast ottiene quindi il premio di terzo difetto del titolo, e probabilmente il più grave tra quelli elencati finora.

Il risveglio del Settimo Senso
Soldiers’ Soul gode del doppiaggio originale giapponese per tutti i suoi personaggi, accompagnato da una colonna sonora incalzante e che fa da giusto contorno agli scontri, il titolo è inoltre completamente tradotto in italiano, nomi dei cavalieri compresi che si rifanno alla versione animata (Pegasus di Pegasus, eccetera). Graficamente il titolo offre gli stessi modelli di Brave soldiers leggermente più puliti ma che sfigurano comunque rispetto ai modelli poligonali di Dragon Ball Xenoverse o One Piece Pirate Warriors 3, rivaleggiando solamente con quelli visti in J Stars Victory VS. Gli scenari ripropongono le ambientazioni della serie ma purtroppo non offrono alcun tipo d’interazione durante gli scontri, se non la distruzione delle colonne che non causeranno comunque danno ai giocatori.

Verdetto
7 / 10
Mi brucia il C...osmo
Commento
Saint Seiya Soldiers' Soul è l'evoluzione , nel bene o nel male, di Brave Soldiers, e pone per la prima volta la saga di Asgard all'interno di un videogioco sui Cavalieri di Kurumada, inoltre trovano spazio anche le nuovissime Armature Divine direttamente dall'ultima serie dedicata ai Cavalieri d'Oro. Il problema principale del titolo resta l'eccessivo sbilanciamento tra i personaggi e una resa grafica non all'altezza di PlayStation 4, soprattutto nelle cut-scene. I Fan dei Cavalieri potranno apprezzare gli attacchi Big Bang (vero e proprio fiore all'occhiello della produzione) e il doppiaggio originale. Da tenere in considerazione anche lo sblocco di praticamente ogni extra tramite le monete di gioco, costringendo il giocatore a ripetere più e più volte gli scontri per poter accumulare il denaro e acquistare ciò che desidera, arene comprese.
Pro e Contro
Tutte le saghe della serie principale
Mosse speciali ben realizzate
Doppiaggio originale

x Cut-Scene legnose
x Personaggi squilibrati
x Farming delle monete necessario

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