Sarò sincero fin da subito con voi: se siete dei veri appassionati del genere anime fighting games 2D, non continuate a leggere questa recensione di UNDER NIGHT IN-BIRTH Exe:Late[cl-r]. Nonostante chi vi scrive sia un veterano dei picchiaduro fin dai tempi di Tekken 2 per PlayStation 1, questa è la prima volta che mi ritrovo tra le mani un titolo di siffatta natura. Un picchiaduro che è anche una visual novel… Ma che roba è? Questa recensione di UNDER NIGHT IN-BIRTH Exe:Late[cl-r] dunque vuole rivolgersi principalmente a tutti gli amanti dei combattimenti che, come me, non hanno mai avuto modo di provare i frenetici scontri targati French-Bread. Per tutti gli altri già super esperti, consiglio questo speciale sulla Flow Theory e questo sulla pericolosità dei videogiochi. Non centrano assolutamente nulla con il titolo recensito, ma sicuramente vi saranno più utili!
UNDER NIGHT IN-BIRTH Exe:Late[cl-r] rappresenta l’ultimo aggiornamento del 2020 di un titolo nato per cabinati giapponesi nel 2012. Il gioco molto apprezzato nelle sale giochi del Sol Levante, ha conosciuto negli anni ben quattro versioni, tre delle quali pubblicate anche su console. E nonostante ormai si possa definire un titolo casalingo, la sua derivazione arcade è rimasta evidente. Tutto, dall’interfaccia grafica al ritmo di gioco, trasuda di levetta e pulsantoni. La versione per console però, si arricchisce di diverse e interessanti modalità non fruibili nelle sale giochi, una su tutte la visual novel. Dal pannello principale di gioco, tra le tante modalità di combattimento, è possibile scegliere di vivere la storia che fa da sfondo agli scontri del gioco. Sostanzialmente una lunghissima serie di dialoghi tra due o più personaggi, che vi terranno impegnati per diverse ore.
Hollow Night, la notte dei Vuoti
Ci ritroviamo in un Giappone immaginario del 21° secolo. Un fenomeno chiamato Hollow Night, avvolge particolari regioni del Giappone una volta al mese. Ogni area inghiottita nella Hollow Night è assediata da creature simili a ombre chiamate Void, le quali si nutrono di un potere noto come Esistenza, o EXS. Gli esseri umani normali non possono vedere o entrare in contatto con i Void, ma alcune persone hanno il potenziale per percepirli. Coloro che acquisiscono questa percezione sono presi di mira dai Void, rischiando di esserne consumati o di perdere la sanità mentale. In circostanze speciali però, una persona può mantenere la propria integrità dopo essere stata attaccata da un Void, diventando così un essere noto come In-Birth. Il protagonista Hyde Kido è uno dei personaggi sopravvissuti a un attacco dei Void ed è divenuto così un In-Birth.
Niente di particolarmente originale dunque, un’ambientazione trita e ritrita nella cultura anime e manga, vedi ad esempio Bleach. I dialoghi risultano veramente prolissi e pedanti e il doppiaggio abbastanza piatto certamente non aiuta a coinvolgere lo spettatore.
Se non avete voglia di passare ore e ore a leggere passivamente i lunghissimi dialoghi che compongono la modalità storia, potete comunque avere un assaggio della lore di gioco nella modalità arcade tra un incontro e l’altro. Vero cuore di UNDER NIGHT IN-BIRTH, essa vi permetterà di impersonare uno tra 21 personaggi che compongono il roaster di gioco, i quali sono andati aumentando con le varie versioni negli anni. Dimenticatevi completamente delle attese strategiche e delle schivate a bruciapelo di Tekken o di Street Fighter. UNDER NIGHT IN-BIRTH è un picchiaduro 2D che fa della velocità e della frenesia il suo punto di forza (e anche di debolezza). Ogni personaggio giocabile vanta di armi e tecniche peculiari che vanno dalla classica katana a braccia meccaniche enormi e armi da fuoco. Ma se c’è una particolarità che tutti li accomuna è che per vincere non devono lasciar spazio di respiro all’avversario.
Un numero di combo davvero impressionante
Il sistema di combattimento si basa su tre attacchi principali: leggero medio e potente. Il quarto tasto è dedicato alla parata e agli scatti in avanti. La combinazione di questi tre attacchi, unita alle levette direzionali può dar vita ad un numero di combo davvero impressionante, apprendibili solamente attraverso il corposo tutorial presente nel gioco. A complicare il tutto vi sono ben due diverse barre caricabili. La prima chiamata GRIND GRID sarà caricabile avvicinandosi all’avversario, parando i suoi colpi o premendo il tasto per la parata senza la levetta indietro. Ogni 17 secondi chi avrà potenziato maggiormente questa barra riceverà automaticamente un significativo buff al danno effettuato. La seconda chiamata EXS è caricabile facendo semplicemente danno all’avversario. Quando supererà la metà, i nostri attacchi speciali saranno automaticamente potenziati in cambio di parte dell’EXS.
Questo sistema di potenziamento passivo, che aumenta automaticamente le nostre capacità e attiva le mosse speciali, aiuta enormemente chi non è avvezzo ai picchiaduro giapponesi. Purtroppo però toglie completamente la soddisfazione di attivare a piacimento le tanto agognate mosse speciali, parte imprescindibile di ogni picchiaduro non simulativo. Inoltre, se inizialmente la velocità degli scontri emoziona non poco, a lungo andare perde il suo mordente per dar spazio ad una piatta monotonia. Non c’è quella sana tensione dell’attesa della prossima mossa dell’avversario, solo un pigiare frenetico di tasti in continuazione.
Il Giapponismo è solo per gli intenditori
Insomma per noi amanti del picchiaduro più “classico”, è possibile apprezzare un titolo come UNDER NIGHT IN-BIRTH? Se è solamente lo scontro che cercate e non vi interessano minimamente le vicende narrate nella visual novel, investite i vostri denari in titoli ben più soddisfacenti e dal comparto tecnico più moderno. I fondali sono a dir poco anonimi, con modelli dalla bassissima densità poligonale, UV tagliate alla bell’e meglio e texture dalla risoluzione imbarazzante. I disegni e le animazioni dei personaggi sono di bona qualità ma ormai iniziano anche loro a sentire il peso degli anni. UNDER NIGHT IN-BIRTH è un titolo di nicchia e come tale è di difficile apprezzamento da parte di un pubblico poco avvezzo ai giapponismi.
Verdetto
5.5 / 10
Ottimo per la tendinite!
Commento
UNDER NIGHT IN-BIRTH Exe:Late[cl-r], ultima versione del gioco per cabinati giapponesi targato French-Bread, risulta di difficile comprensione per gli amanti dei picchiaduro più classici. Un comparto tecnico datato unito ad una frenesia degli scontri che a lungo andare sfocia in una piatta monotonia, non permette ai più di apprezzare un titolo profondamente di nicchia. Se non siete interessati alle vicende narrate nella visual novel, il mercato offre molti altri titoli dello stesso genere ben più moderni e appaganti.
Pro e Contro
✓ Diversi personaggi giocabili ✓ Animazioni 2D di ottima qualità ✓ Scontri frenetici...
x ...ma che a lungo andare risultano ripetitivi x Dialoghi prolissi a dismisura x Comparto tecnico datato
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