Recensione Rayman Legends: Definitive Edition

A quattro anni dall’uscita originale, dopo aver messo piedi (e pugni) su tutte le console, Rayman Legends sarà ancora un valido acquisto?

La risposta ve la diamo subito: se non lo avete giocato su un’altra piattaforma prima di Nintendo Switch, fate subito vostra l’avventura della melanzana antropomorfa creata da Michel Ancel. Se invece pensavate di riacquistarla per nuovi contenuti, purtroppo rimarrete delusi.
Ma andiamo con ordine,  Rayman Legends Definitive Edition è, come si intuisce dal nome, l’edizione definitiva del titolo del 2013, disponibile su Nintendo Switch a 40 € sia in digitale che in copia fisica dallo scorso Settembre. Scopriamo insieme cosa cambia e cosa resta in questa Definitive Edition.


Per approfondire:
Rayman Legends
Avventure Leggendarie Classe 2013
La trama di Rayman Legends Definitive Edition è ancora la stessa di quattro anni fa: il Dark Teen si è diviso in cinque, ha rapito praticamente ogni Teen esistente e rinchiuso delle Principesse Guerriere all’interno di quadri portali, simili in tutto per tutto a quelli di Super Mario 64. Rayman e i suoi amici dovranno gettarsi nei sinuosi livelli cercando di portare in salvo più mondi possibili, sconfiggendo una volta per tutte il Dark Teen e i suoi cloni. Al suo fianco anche Murphy, la spalla di Rayman 3, che potrà interagire con gli ostacoli ambientali e aprire la strada ai nostri eroi. I livelli della storia sono gli stessi già visti nelle precedenti versioni e il piccolo Murphy è presente inizialmente tramite la pressione di A (come accadeva su PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One) per poi sbloccare, una volta completato il livello, lo stesso in versione touch (Wii U e PlayStation Vita) riproponendo solo in modalità portatile quanto visto nelle versioni migliori di Legends. Offrire due volte lo stesso livello, seppur coi comandi diversi, e soprattutto dare priorità al “Murphy coi tasti” smorza un po’ l’entusiasmo, soprattutto rispetto al divertimento con il controllo tattile. A farne le spese sono i bellissimi livelli musicali, in cui non saremo più chiamati a tenere il ritmo durante la corsa, ma solo a farci strada verso il finale, facilitandoli di gran lunga.

Il dilemma definitivo
La doppia dose dei livelli con Murphy è praticamente l’unico extra per quel che riguarda i livelli della storia, nessun nuovo mondo, nessun nuovo livello di Rayman Origins riproposto, nessun boss o livello musicale mai visto. Un mero lavoro di porting, che non può far a meno di intristire (soprattutto guardando il prezzo) chi Legends l’ha già completato e amato.
Esclusa la parentesi touch nei livelli di Murphy nei menù e nei gratta e vinci, utilizzabile comunque solo con Nintendo Switch in modalità portatile, le meccaniche platform di Rayman Legends non hanno subito modifiche in questa Definitive Edition. Ci troviamo comunque di fronte ad un Platform di buon livello, sebbene non difficile come il predecessore né lontanamente come il capostipite. La vera sfida sta, oggi nel 2017 come nel 2013,  nel raccogliere tutti i collezionabili e completare ogni singola zona al 100%.

Se è la vostra prima corsa al fianco di Rayman inoltre, avrete davanti trenta ore di follie e  divertimento.

Tutto qui?
Fortunatamente l’offerta del titolo resta valida, e oltre ai livelli della storia e ai remake di quelli del predecessore, ritroviamo anche un comparto online attivo e aggiornato quotidianamente: ogni giorno verranno aperte due nuove sfide (normale e estrema) che si aggiungeranno alle due settimanali e  vi ricompenseranno con coppe e Lum a seconda del risultato ottenuto contro i giocatori di tutto il mondo. Ubisoft ha inoltre inserito tutti i costumi rilasciati nel corso di questi quattro anni, comprese le esclusive delle altre piattaforme (come quelli da Assassin’s Creed o Far Cry) dandovi libero sfogo nella customizzazione estetica di Rayman e soci.


Per approfondire:
Retrocensione: Rayman
La modalità esclusiva di questa Definitive Edition però, riguarda il Kung Foot, il mini-gioco in cui fino a quattro giocatori potevano sfidarsi ad una partita di pallone. Oltre ad aver aumentato il numero di sfidanti, è stata aggiunta una modalità torneo, in cui affrontare o la CPU o un altro giocatore. Un extra di poco conto e che purtroppo non ci spinge a ricomprare il titolo solo sulla base della sua introduzione esclusiva.

Fortunatamente, dal punto di vista dell’impatto visivo, Rayman Legends non è invecchiato, regalando ancora le grandi gioie dell’UBI Art, tra animazioni riuscite e colori sgargianti. Colonna sonora e traduzione restano invariate e ottime, soprattutto ancora una volta per quel che riguarda i livelli musicali. Quel che rende davvero Definitiva l’edizione per Nintendo Switch, a conti fatti, non è tanto il gioco in sé, ma la console su cui è infine uscito. La doppia natura dell’ultima ammiraglia Nintendo potrebbe sicuramente beneficiare non solo a chi affronta la storia per la prima volta, ma anche a chi vuole rigiocarlo con un amico, offrendo un multiplayer a due giocatori in qualsiasi momento.

Verdetto
8 / 10
Magari la prossima volta qualche livello nuovo...
Commento
Se non avete mai giocato Rayman Legends prima della sua edizione Definitive su Nintendo Switch, potete aumentare di un punto pieno il voto. La cifra che vedete infatti sta a giudicare un eventuale riacquisto a prezzo pieno quando sulle altre piattaforme il titolo si presenta con gli stessi livelli a esattamente la metà del costo. La nuova modalità Kung Foot e la doppia natura dei livelli di Murphy non bastano a giustificarne il prezzo, soprattutto se si è già affrontata l'ultima avventura di Rayman negli anni precedenti. Nonostante questo, Rayman Legends è ancora un platform valido e divertente, che si lascia giocare per ore e che potrete anche portarvi in viaggio (come la versione PlayStation Vita). Nell'attesa di un nuovo capitolo, se siete nostalgici della Melanzana, potete tenerlo d'occhio, magari aspettando un'offerta.
Pro e Contro
Ancora un platform valido
Comparto online attivo
Tanti collezionabili

x Nessun extra per giustificare un riacquisto
x Prezzo eccessivo
x Inutilità del riproporre gli stessi livelli due volte

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