Le cotte al tempo del GameBoy

Ormai è tornata l’estate e con essa una pausa nelle uscite dei videogiochi più popolari. Guardando il lato positivo della situazione, in questa stagione si ha l’occasione di scoprire più titoli indie e io ho avuto modo di dedicarmi a Oppaidius Summer Trouble!. Questa visual novel è un progetto italiano tanto semplice, quanto ben riuscito. Essa tratta temi erotici con leggerezza e buona ironia, senza mai scadere nel banale, nonostante ricalchi tutti i principali stereotipi degli anni 90 italiani. Lo sviluppo del gioco è proseguito in maniera eccellente dall’anteprima che avevo provato quasi un anno fa, continuando con la stessa brillantezza e arricchendo il prodotto finale con tanti miglioramenti e tante aggiunte degne di nota.

LE NOVITA' DALL'ANTEPRIMA

Si notano da subito alcuni dettagli differenti: l’hud di gioco garantisce l’accesso a due nuove funzioni. La prima è il menù delle opzioni, utile principalmente per salvare e caricare la partita. Al momento i salvataggi residui dell’anteprima non sono stati cancellati e vanno in conflitto con l’attuale build del titolo, facendolo crashare in caso di tentato caricamento. Per il resto le impostazioni sono decisamente scarne, permettono di regolare il livello di (cito testualmente) “tettosità” ma non esiste nemmeno una voce che consenta di selezionare la risoluzione del gioco o farlo diventare a schermo intero. La seconda aggiunta è una simpatica modalità in cui si deve giocare a poker su un dispositivo simile ad un GameBoy (che non per niente si chiama PokerBoy). Qua dovremo affrontare tre avversari man mano più forti e avremo un numero di crediti maggiori in base ai finali sbloccati.

IL GAMEPLAY VARIO

Per il resto il gameplay resta invariato: le opzioni di dialogo non sono mai noiose (sebbene alcune siano quasi ininfluenti a livello di trama) e vi sono addirittura alcune rotture della quarta parete e alcuni minigiochi. Questi ultimi sono però caratterizzati da schermate di presentazione in inglese, qualunque sia il linguaggio scelto (italiano, inglese o giapponese). Mi ha fatto un immenso piacere notare la presenza di una breve fase avanzata del gioco in cui sembra quasi di giocare ad un’adventure classica; per un paio di schermate potremo muovere il cursore nell’ambiente ed esso varierà in base alle azioni disponibili. Un altro azzeccatissimo dettaglio nostalgico. Inoltre sono anche presenti alcuni segreti nel corso del gioco e questo aumenta il desiderio di interagire con ogni singolo elemento a schermo.

L'OTTIMO COMPARTO TECNICO

Questo risulta molto piacevole, in quanto lo stile grafico di Oppaidius Summer Trouble! non smette mai di stupire per la sua attinenza alle evocative atmosfere anni 90; il tratto semplice riesce ad essere incredibilmente espressivo e rendere vivi i personaggi, sebbene la stessa qualità non sia sempre presente nei fondali. Non sono presenti difetti di alcun tipo, grazie anche alla struttura semplice del prodotto. Il comparto sonoro continua ad essere uno dei principali punti di forza dell’opera: un chiptune talmente ben riuscito da rimanere in testa anche tempo dopo aver smesso di giocare.

LA PREMATURA FINE

E questo, purtroppo, ora posso dire con certezza che accade abbastanza rapidamente. Il gioco competo ha una longevità nemmeno troppo superiore a quella dell’anteprima. Si sta parlando di un titolo che mi ha intrattenuto per un pomeriggio, circa. Il lato positivo è che il costo di circa 7€ non è affatto esagerato, ma sinceramente avrei preferito una maggiore durata. E in un certo senso questo sottolinea anche la qualità dell’opera. L’unica consolazione a riguardo è la presenza di finali multipli che ne incrementano la rigiocabilità. Il raggiungimento di questi è facilitato dalla presenza di indizi alla fine di ogni run (sotto forma di sogni della co-protagonista), in modo da non dover semplicemente provare ogni singola combinazione di opzioni di dialogo. Inoltre, finire il gioco la prima volta sblocca la modalità “Galleria”, nella quale è possibile ammirare nel dettaglio gli artwork migliori incontrati nella nostra avventura.

Una piccola perla in un mare di visual novel

Certo, Oppaidius Summer Trouble! non brilla per profondità, ma non penso che questo sia mai stato lo scopo. In un paio di occasioni riesce a far minimamente riflettere, ma per il resto va vissuto come un divertimento leggero, una distrazione senza impegni ma in grado di intrattenere profondamente. Grazie a queste caratteristiche (e alle origini italiane del progetto), mi sento di consigliarlo caldamente a tutti gli amanti del genere, ma non solo; può anche essere un’ottima occasione per provare questa categoria videoludica per la prima volta, soprattutto per i nostalgici delle atmosfere degli anni 90.

Verdetto
8 / 10
Sapore di sale, sapore di *****
Commento
Oppaidius Summer Trouble! è una visual novel prodotta da un piccolo team di sviluppo italiano che è riuscito a rievocare il sapore e le atmosfere di un'estate italiana degli anni novanta. Sia la grafica che le musiche richiamano questa epoca: personaggi vivi e brillanti sono caratterizzati ognuno da una propria musica in chiptune. Le interazioni tra essi avvengono attraverso dialoghi non sempre indispensabili, ma mai banali o noiosi. In alcuni di essi la rottura della quarta parete riesce sinceramente a stupire, riuscendo a distinguersi dalle molte altre visual novel disponibili. Il gameplay è anche arricchito da minigiochi e sezioni che sembrano appartenere ad altri generi videoludici. L'unico evidente peccato è la scarsa longevità, ma il prezzo rimane anche in linea con questa caratteristica. Inoltre la presenza di un Nuovo Gioco+ permette di estenderne la durata e poterne apprezzare i finali alternativi. In conclusione questo titolo è consigliatissimo per tutti gli amanti del genere, ma non solo; può risultare un ottimo intrattenimento leggero anche per coloro che non sono troppo avvezzi alle visual novel.
Pro e Contro
Musiche in chiptune indimenticabili
Grafica ispirata agli anni 90
Gameplay brillante e vario

x Durata abbastanza limitata
x Opzioni troppo scarne
x Fondali non a livello dei personaggi

#LiveTheRebellion