Da dove si inizia una recensione di One Piece Pirate Warriors 4? Da fan accanito della serie, forse, prendendo un bel respiro prima di cominciare a scrivere, o prima ancora di cominciare il gioco. Lo sai già che non avrai davanti il capolavoro che ti aspetti, hai aspettative troppo alte. E allora ti ricordi i vecchi giochi della saga: ti ricordi quanto ti sei arrabbiato per i tagli di trama nel primo, e quanto per i tagli nel terzo. Ti ricordi quanto era bello nel secondo esplorare una trama originale Bandai, che almeno doveva essere per forza raccontata tutta. Non ti dimentichi mai i roster, fatti a fette come se ci avesse messo mano Cannavacciuolo.

Capisci che devi rivedere il tuo modo di esaminare la saga, a partire dalla trama.
One Piece Pirate Warriors 4 riprova a raccontare le saghe originali del fumetto. Come da prassi nella serie videoludica, il tutorial ci catapulta alla fine della storia, nel paese di Wano, dove un’arrogante coppia Monkey D. Luffy/Eustass “Captain” Kidd affronta a viso aperto l’alleanza tra Imperatori Kaido/Big Mom. Ecco un primo cambiamento: i boss giganti. Si imparano le basi del combattimento affrontando prima centinaia di nemici su schermo, poi nientemeno che i due Imperatori a turno, enormi e forniti di barriera protettiva. Insomma, a nemmeno cinque minuti dall’aver premuto “Gioca” siamo già nella frenetica azione dei musou One Piece che ci è piaciuta sicuramente tanto, e che ogni volta torna con orde di nemici sempre più pompate.

Dopodiché indietro nel tempo, al momento in cui tutto ha avuto inizio.

Se siete tra le cattive persone che saltano i filmati (si fa per dire, ma allora perché giocare One Piece?), vi ritroverete senza nemmeno sapere come ad Alubarna. Il gioco adotta un approccio il più sintetico ed esaustivo possibile nel raccontare la trama, per permetterci di giocare solo i momenti più importanti. Alabasta, Water 7/Enies Lobby, Sabaody/Marineford, Sabaody/Dressrosa, Whole Cake Island e infine Wano. Queste saghe, decisamente le più importanti, sono le saghe giocabili nella modalità storia di One Piece Pirate Warriors 4, e sono raccontate molto più nel dettaglio. Ognuna conta circa di sei o sette capitoli, per un totale onestamente di tutto rispetto. Insomma, viene abbandonato il vecchio approccio di raccontare tutto facendo giocare solo metà di ciascuna saga, per uno in cui si gioca solo l’essenziale ma nel dettaglio. Ogni capitolo sarà, poi, giocabile solo con determinati personaggi – quelli coinvolti nel momento specifico che viene raccontato.

Più, meno e uguali di Pirate Warriors 4.
Al solito, il gioco può sfruttare la connessione consentendovi di giocare insieme ai vostri amici per completare i livelli in cooperativa. Per quanto riguarda le modalità di gioco non c’è nulla di radicalmente diverso. Tornano il Diario Libero ed il Diario del Tesoro: nel primo potrete giocare i capitoli della storia con i personaggi che volete, nel secondo invece vi aspetteranno sfide più impegnative da giocare con specifici personaggi. A proposito di personaggi, come al solito potrete potenziarli raccogliendo medagliette in giro per il gioco, sbloccando aumenti alle statistiche o nuovi attacchi da utilizzare in battaglia.

Il sistema di combattimento, invece, è stato rivisto: se le combo continuano ad attivare attacchi tipici di ogni personaggio, l’Attacco Kizuna del predecessore lascia il posto ad un sistema di attacchi finali. Potrete scegliere voi quali utilizzare dopo averli sbloccati, e inserire anche un super-potenziamento (“Esplosione alla massima potenza”) che cambierà inoltre il modo di muoversi di alcuni personaggi, o i loro moveset o anche la loro forma.

In più dei predecessori, One Piece Pirate Warriors 4 ha due saghe e alcuni personaggi giocabili, e basterebbe questa frase a chiudere la recensione. Tuttavia è importante ricordare che il gioco è un musou, genere che per sua natura si concentra su peculiari personaggi che lottano contro enormi numeri di nemici tutti insieme. Ovvio, i fan più pignoli faranno attenzione al singolo dettaglio: “quel personaggio lì non c’era o doveva esserci”,” la mappa non è proprio così eh”, “oddio, ma veramente lo hanno tradotto così?”. Anni dopo l’arrivo del capostipite della saga dovremmo averlo capito: Pirate Warriors non guarda al ca(p)pello.

Il titolo non risente della mancanza di quei dettagli.
L’esperienza di gioco, però, non ha comunque nulla da farsi invidiare. Nemici che vanno e vengono volando ovunque, l’ambiente circostante che crolla sotto raffiche di colpi. Il gameplay è frenetico e colorato, pieno tanto di nemici da farmare quanto di alleati noti o meno che siano. La divisione a territori che rendeva un po’ soffocante l’ambiente nei predecessori, stavolta non dà la stessa sensazione. Piuttosto in alcune mappe vi perderete letteralmente (che giochiate Zoro o meno), come ad esempio nel Palazzo di Giustizia della saga di Enies Lobby. Il roster di personaggi giocabili di One Piece Pirate Warriors 4 è ancor più variegato che mai, e le saghe originali tornano in vita nelle mappe che si evolvono insieme al racconto.

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Un One Piece action RPG? Ma sì, lo conosciamo.
Questa è una recensione, e non si può negare che One Piece Pirate Warriors 4 sia la solita solfa ma con qualche aggiunta. È la trama che tutti conosciamo a far risaltare il titolo sugli altri dello stesso genere, quella di cui tutti attendiamo ancora la fine. Raccontarla tutta in ogni risvolto richiederebbe piuttosto un action adventure e magari un rilascio “episodico” – come quello di Final Fantasy VII Remake, in arrivo a breve. Bisogna dunque scegliere come raccontarla, variando ogni volta perché non abbia sempre lo stesso retrogusto. Le ambientazioni colorate che si distruggono sotto i colpi della frenetica azione sono decisamente ciò che accomuna il gioco alla serie principale.

Le speranze per il futuro non possono che essere un One Piece Pirate Warriors con più personaggi giocabili, e che copra ancora più saghe della storia (giocabili, ovviamente). Una soluzione meno compromesso, in cui l’attenzione sia posta anche i costumi dei singoli personaggi e non solo su Rufy. Lo sappiamo, il protagonista di One Piece sta diventando sempre di più parte di un disegno più grande insieme a molti altri. Sarebbe bene rendere giustizia a tutti gli attori di questa grande pièce teatrale.

Verdetto
8.5 / 10
Una saga che evolve, pezzettino per pezzettino.
Commento
Come sempre - e anche un po' di più - Pirate Warriors 4 riesce a rievocare la saga nei dettagli migliori. Azione, colori, scenari in continua evoluzione. La gestione del racconto della trama è gestita in modo da rendere giocabili solo i punti salienti, ma più in dettaglio.
Pro e Contro
Buona soluzione per la giocabilità della storia
Più personaggi giocabili...

x ...dai, ci siamo quasi.
x Qualche costume in più non guasterebbe

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