E se in Mega Man ci mettessimo più trama?

Perché diciamocelo, la trama della serie principale del Blue Bomber è un mero pretesto per farci sparare proiettili e imprecare divinità. Ecco che nel 1993, Capcom decise di aggiungere qualche linea di dialogo in più, dare una storia più articolata alla serie e, in occasione del debutto in 16 Bit, rinominarla Mega Man X. Con il susseguirsi dei capitoli e l’arrivo su PlayStation, l’ aspetto narrativo di Mega Man X si faceva sempre più complicato ed interessante. Tra nemici vecchi e nuovi, alleati, tradimenti, morti epiche e power up, la serie brillava ormai di luce separata dalla principale.

Ad un paio di mesi dalla Legacy Collection, Capcom ha pubblicato su ogni piattaforma d’attuale generazione,  Mega Man X Legacy Collection, divisa nuovamente in due volumi da quattro capitoli ciascuno. Una collezione che manca dei tre spin-off di X, ma che ripropone tutti i capitoli numerati dal 1993 al 2004. 

Versione testata: PlayStation 4

Mega Man X è la risposta a tutti quelli che dal Blue Bomber volevano una storia più profonda.

Dimenticate il Dr. Willy, Protoman, Bass e gli altri comprimari della serie principale, Mega Man X  punta in alto. Crisi globali, guerre, sacrifici finali sono gli ingredienti dei capitoli della saga X, sebbene il gameplay di base resti più o meno immutato. Più o meno perché a partire dal quarto capitolo (l’esordio sulla PlayStation originale) ad affiancare X troviamo Zero, nuovo Hunter armato di spada al plasma  e più portato per un combattimento ravvicinato. E soprattutto perchè Mega Man X ha un capitolo in 3D, il settimo, che, oltre ad introdurre il terzo personaggio (Axl) sperimenta diversi tipi di  meccaniche, alcune decisamente non riuscite.

Mega Man X Legacy 1+2 Collection è un’ottima coesione tra  gameplay e trama, settimo capitolo a parte. 

Mega Man X7 è il primo capitolo per PlayStation 2, e nonostante la trama sia ancora una volta interessante e lontana dagli standard della serie principale, il mix di meccaniche non funziona. Gli stage sulle moto poi sono probabilmente tra le cose più brutte mai concepite da Capcom (Devil May Cry 2 compreso). Fortuna la serie torna ad un 2.5D con l’ottavo capitolo, che mantiene le personalizzazioni e le meccaniche di coppia tra i tre  protagonisti, uniche cose veramente riuscite di X7.

Tecnicamente, ogni gioco è riproposto in 4:3, esattamente come la Legacy Collection, con la possibilità di applicare dei filtri da tubo catodico in ogni momento tramite il menù principale. Purtroppo, i primi tre capitoli per SNES soffrono di evidenti cali di frame, che li rendono meno giocabili rispetto ai successivi. Un difetto curioso, soprattutto data la nostra prova su PlayStation 4.
Megaman X Legacy Collection contiente poi  nuove sfide a tempo, e un museo con tutti i bozzetti,  gli appunti e le colonne sonore dei giochi.

 

Ma l’aggiunta più sostanziosa è sicuramente la Modalità Principiante.
 

 

Se in Mega Man Legacy Collection potevamo salvare in qualsiasi punto, ma non intervenire sulla difficoltà di gioco, con  la riproposizione degli otto capitoli di X, Capcom è venuta incontro anche ai giocatori occasionali.  O meglio,  gli ha offerto una via più semplificata, con la Modalità Principiante  attivabile in qualsiasi momento dal menù. Questa nuova aggiunta è stata pensata per diminuire i danni subiti dal Blue Bomber e dai suoi compari, non cambiando praticamente null’altro. Una sorta di allenamento, per imparare i pattern degli avversari e godersi la trama di X senza troppe imprecazioni.

Pad alla mano, i capitoli migliori restano quelli dal 4 al 6, invecchiati splendidamente e ancora una gioia per gli occhi. La stupenda grafica in 2D, le animazioni di X e soci, non sentono il peso degli anni, rapendo  per interi pomeriggi il giocatore. Il finale di X5 inoltre è, ancora a distanza di anni, commovente e impagabile. Mega Man X8 è invece la summa dei predecessori, nonostante sia leggermente più semplice e soprattutto la grafica in 2.5D non sia  all’altezza dei capitoli PlayStation, è ancora divertente e ben più solido del settimo capitolo.

Verdetto
8.5 / 10
No Axl non è un eroe
Commento
Insomma, Mega Man X Legacy è una collection ben confezionata e che non sente troppo il peso degli anni. Il giusto mix tra gameplay e trama, accompagnato da una colonna sonora incalzante, vi riuscirà ad intrattenere in questi afosi pomeriggi d'agosto. Una collection adatta a più persone, grazie anche all'ottima modalità principiante, capace di ridurre le sessioni snervanti. Nonostante il settimo capitolo e i cali di frame dei primi tre, le avventure di X e Zero (e di Axl) meritano una possibilità soprattutto in vista di un papabile nono capitolo, magari dopo l'11 della serie principale.
Pro e Contro
Modalità principiante ben pensata
X4-X5-X6 sono invecchiati splendidamente
Tanti extra

x Mega Man X7
x Cali di frame nei tre capitoli SNES

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