Dopo mesi di attesa, è finalmente arrivato il primo contenut0 aggiuntivo dedicato all’ampliamento della trama per L’Ombra della Guerra
Dopo un paio di trascurabili
DLC dedicati all’introduzione di nuove tribù di orchi, è finalmente arrivato il primo contenuti aggiuntivo dedicato all’ampliamento della trama per
L’Ombra della Guerra.
L’Ombra della Guerra: La lama di Galadriel, questo il titolo completo dell’opera, ci metterà nei panni (elfici) di
Eltariel, personaggio che abbiamo già potuto conoscere nel corso delle avventure di
Talion e che finalmente possiamo ora approfondire in questa sua avventura da solista.
Inutile affermare che questo DLC è disponibile per tutte le piattaforme per le quali è stato reso disponibile titolo base; meno inutile, invece, è evidenziare come sia possibile scaricarlo esclusivamente in formato digitale al
prezzo lancio di 14.99€. Ma ne varrà la pena o, come accaduto per le
espansioni de
L’Ombra di Mordor, ci troviamo di fronte a un contenuto fatto solo per spremere i portafogli degli amanti dell’universo Tolkeniano?
Versione testata: PlayStation 4
Varrà la pena tornare a Mordor ci troviamo di fronte a un contenuto fatto solo per spremere i portafogli degli amanti dell'universo Tolkeniano?
Una lama per ucciderli tutti
Lo ammettiamo: nel finale ci siamo emozionati, ma non certo grazie a Eltariel
La
trama de
L’Ombra della Guerra: La lama di Galadriel (da qui chiamato anche solo “La lama di Galadriel per comodità) si colloca nel periodo delle Guerre dell’Ombra, prima del vero finale che chiude definitivamente le avventure di Talion.
Nei panni di Eltariel saremo quindi chiamati a fronteggiare l’arrivo di nuovi Nazgul a Mordor, cercando allo stesso tempo di “porre rimedio” al nuovo status quo del protagonista del capitolo base. Non vogliamo dire di più per non rovinare la sorpresa a coloro che non hanno ancora avuto occasione di portare a termine L’Ombra della Guerra, ma
ci teniamo a sottolineare come questo DLC riesca, soprattutto nella parte finale, a donare sfumature inedite non solo alla sua protagonista, ma anche all’eroe del titolo principale. Nonostante questo, però, è evidente che gli sviluppatori non si sono voluti concentrare particolarmente sulla psicologia di Eltariel che, in fin dei conti, non subisce sostanziali cambiamenti nel suo tentativo di riconquista di Mordor. Noi abbiamo completato La lama di Galadriel (
con tanto di missioni secondarie che portano avanti una sottotrama di scarso interesse) in
3 ore e 41 minuti, permettendoci di considerare la longevità generale di questo contenuto aggiuntivo nella media rispetto a quelli de L’Ombra di Mordor. Insomma: ci troviamo di fronte a un prodotto che narrativamente non fa gridare al miracolo, ma che innegabilmente presenta un paio di momenti davvero avvincenti e capaci di emozionare tutti gli appassionati delle avventure di Talion & Company.
Uccidi, uccidi, uccidi!
Speriamo che, in un eventuale terzo capitolo, gli obiettivi delle missioni possano essere differenti tra loro
Per quanto riguarda la
parte prettamente ludica de
La lama di Galadriel, sappiate che vi troverete di fronte a una serie di missioni che, salvo la presenza di orchi dalle caratteristiche differenti, avranno
sempre lo stesso obiettivo: sconfiggere il comandante di turno. Nei panni di Eltariel, infatti, ci troveremo per maggior parte del tempo a utilizzare le stesse strategie di Talion e abilità molto simili per farci spazio tra le orde di orchi che popolano le lande di Mordor.
L’introduzione di una nuova caratteristica (la possibilità di irradiare di luce i propri avversari) riesce però a dare al tutto una ventata di aria fresca, costringendoci in determinate situazioni a ragionare diversamente rispetto al titolo principale e rendendo le avventure di Eltariel divertenti e appaganti. Tramite la pressione di un tasto, infatti, potremo caricare i nostri nemici di luce e, dopo aver inferto qualche colpo ben piazzato, potremo farli detonare con la semplice pressione di un tasto.
A questo elemento di gameplay è costruito attorno tutto il nuovo (e breve) albero delle abilità di Eltariel, capace di tenerci impegnati per tutta la durata del contenuto aggiuntivo. Come accennato nella sezione dedicata alla narrativa, è presente
una serie di missioni secondarie (
sempre con lo stesso obiettivo) volta al recupero delle armi elfiche provenienti dal passato della stirpe della nostra protagonista. Niente di nuovo sotto il sole, ma sicuramente si tratta di un fattore capace di tenerci impegnati per un paio d’ore in più rispetto alla singola trama principale.
Stesse luci e stesse ombre
La lama di Galadriel presenta gli stessi identici pregi e difetti delle avventure di Talion
Sotto il
profilo tecnico, ovviamente,
La lama di Galadriel non aggiunge nulla di nuovo al titolo principale, presentando gli stessi, buoni, modelli poligonali dei personaggi, la stessa cura nell’ambientazione e il buon colpo d’occhio generale. Nonostante un character design degli orchi nella media,
ammettiamo che abbiamo trovato un paio di personaggi secondari davvero interessanti e visivamente accattivanti, per quanto cozzino notevolmente con quanto visto sino ad ora all’interno dell’universo Tolkeniano.
Buono il comparto sonoro, con musiche sempre sul pezzo e con un doppiaggio in italiano di qualità. Una piccola pecca, però, può essere riscontrata nei doppiatori utilizzati per gli orchi di questo DLC; non tanto per una scarsa recitazione (
anzi), ma per la
presenza costante solamente di 2-3 voci differenti, cosa che ha reso i comandanti avversari troppo simili tra loro e rovinando leggermente l’immersione del giocatore all’interno del mondo di gioco.
Verdetto
Si
Noi lo diciamo: astenersi puristi dell'universo di Tolkien
Commento
Pro e Contro
✓ Trama interessante, soprattutto nel finale
✓ Gameplay rodato e funzionale
✓ Tecnicamente solido
x Si poteva osare di più nel caratterizzare Eltariel
x Missioni troppo simili tra loro
#LiveTheRebellion