Recensione Harold

Negli ultimi anni il mercato mobile si è riempito di un nuovo genere videoludico, i cosiddetti runner game, titoli nei quali il giocatore non ha controllo diretto sulla corsa del protagonista, ma ne può decidere solamente direzioni, salti e scivolate.
Da Temple Run a Spider-Man Unlimited, gli esponenti dell’endless runner spopolano tra i possessori di smartphone, per la portatibilità del genere e per le meccaniche trial and error.
Su console, uno dei maggiori esponenti è sicuramente Rayman Legends di Ubisoft: nei livelli guidati da Murfy infatti, la melanzana senza braccia correrà indiscriminatamente e starà al giocatore “ripulire il percorso” per giungere al traguardo sano e salvo.
Moon Spider Studio si ispira ai tipici runner-game offrendo però un’esperienza simile a quella vista nel titolo Ubisoft: Harold esordisce su Steam al prezzo di partenza di 19,99 € lo scorso 12 Febbraio.
Sarà riuscito questo giovane studio di Miami a ritagliarsi un posto in un genere ormai sovraffollato?

Storia di Angeli e Maratoneti
Al contrario di quanto suggerisce il titolo, il protagonista del gioco non è Harold, ma Gabi, un giovane Angelo Custode che frequenta l’Accademia dei Guardiani.
Gabi è il classico studente svogliato, cerca di ottenere la sufficienza col minimo sforzo, e ci riesce dannatamente bene. Sera, sua compagna di classe e non dichiarata rivale, decide di truccare il sorteggio dell’esame finale: una serie di dodici corse con sei umani che dovranno fronteggiarsi per arrivare primi al traguardo.

sfrutta fin troppo le meccaniche del Trial and Error
E così Gabi, convinto di avere come protetto il migliore del gruppo di mortali, si ritrova affiancato ad Harold, quello più inetto e decisamente il più scarso.
Il messaggio del titolo è chiaro: con l’impegno, ed un piccolo aiuto divino, si può migliorare anche se non si è i favoriti; Moon Spiders tende a sottolinearlo più volte durante le pregevoli cutscene che accompagnano il giocatore nella sua corsa.

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Ognuno dei 12 livelli può essere affrontato in tre diverse modalità: l’allenamento, precede ogni gara e mostra al giocatore e a Gabi gli ostacoli che Harold dovrà affrontare nel quale lo scopo è raccogliere le tre stelle che compariranno nella schermata nel miglior tempo possibile. Troviamo poi  la gara vera e propria, che si sbloccherà solo e solamente se avrete completato l’allenamento ( non per forza raccogliendo tutte le stelle), e metterà Harold contro gli altri cinque maratoneti in una gara letteralmente senza esclusione di colpi, dove per superare il livello, l’occhialuto corridore dovrà classificarsi tra i primi tre. Infine abbiamo la Sfida, modalità che verrà sbloccata solo se avrete soddisfatto le condizioni appena elencate, dovrete ripercorrere il livello cercando di raccogliere più stelle possibili, senza far morire Harold, pena il dover ricominciare da capo.
Tutte e tre le modalità sfruttano fin troppo le meccaniche del “trial and error”, ponendo il giocatore di fronte ad una marea di ostacoli e di azioni da tener conto per aiutare Harold e condurlo sano e salvo al traguardo.
L’impossibilità di proseguire nel titolo se non si supera una zona mette un paletto non indifferente ai giocatori meno core, che dovranno per forza di cose migliorare tempistica e reattività o si ritroveranno molto presto a dover imprecare contro gli stessi angeli che impersonano.
Inoltre, questa curva di difficoltà tarata verso l’alto non viene aiutata dal prezzo di base a cui viene offerto Harold: 19,99 € sono eccessivi se non si sa a cosa si va incontro e soprattutto se non si è abituati a questi livelli di platform.

I trucchi della corsa
Harold e gli altri cinque corridori verranno trasportati volta per volta in diverse località, ove si sfideranno in una gara per sancire chi è il più veloce: quello che non sanno, è che ognuno di loro ha un angelo custode, che potrà aiutarli o infastidire gli altri avversari.

Tanti ostacoli e ambientazioni con cui interagire
Moon Spiders offre al giocatore la possibilità di giocare solamente con il joypad (meglio se Microsoft) , e ha disseminato i percorsi di una multitudine di ostacoli e scorciatoie.
Con A Gabi stuzzicherà Harold con una leggera scossa facendolo saltare, premendo simultaneamente LB e RB fulminerete il giovane protagonista attivando una corsa più veloce del solito, potere che influirà su un contatore ricaricaricabile sia raccogliendo aureole sia  mettendo i bastoni tra le ruote agli avversari.
Con le levette analogiche, a seconda della situazione, potrete spostare piattaforme, tagliare corde sospese o sollevare ed abbassare ponti levatoi, in un marasma di opportunità e di interazione che andrà ad aumentare livello dopo livello.
Interagendo nel momento giusto con l’ostacolo si potrà rallentare o fermare il concorrente  designato, guadagnando potere per potenziare la corsa di Harold. Purtroppo con una conseguenza: ogni volta che danneggerete un avversario questo ripartirà dopo l’ostacolo, garantendosi qualche secondo  di vantaggio, lo stesso accadrà però ad  Harold nel caso dovesse “morire”.

 

Come già detto, il titolo di Moon Spider si basa prepotentemente su meccaniche Trial and Error, mettendo constantemente il giocatore alla prova con un cambio veloce ( grazie a RT e LT) tra un ostacolo e l’altro, e obbligandolo ad arrivare tra i primi tre classificati per proseguire nel gioco e sbloccare una nuova località.
Completare una corsa non è difficile, ma arrivare primi richiederà massimo impegno e coordinazione, oltre che la conoscenza precondita delle eventuali scorciatoie.

Gospel e colori
La realizzazione tecnica di Harold è pressapoco impeccabile, almeno per quanto riguarda il reparto visivo e sonoro: in Moon Spider militano ex-animatori Disney e Pixar, ed ogni personaggio trasuda personalità da ogni pixel.
Le scene animate d’intermezzo, che siano della trama o le scorciatoie per guadagnare qualche posizione durante la  corsa, sono curate nel minimo dettaglio e non hanno nulla da invidiare agli ultimi classici 2D delle case americane (un po’ come accadde lo scorso anno con Max and the Curse of Brotherhood); non solo, anche le animazioni degli sprite 2D durante  le corse risultano spassose e dettagliate.
A far da contorno musiche gospel e brani lirici che accompagneranno Harold nella sua folle corsa, canzoni che danno il meglio durante i menù di selezione livello.
Purtroppo ci sono anche delle piccole  magagne come una traduzione italiana che presenta qualche refuso e dei problemi di visualizzazione alle risoluzioni più basse ma, se sulle prime si può chiudere un occhio, i problemi legati alla risoluzione potrebbero restringere  la già  piccola fetta di giocatori a cui è dedicato il titolo.

Verdetto
7.5 / 10
Quando l'angelo custode è un bastardo...
Commento
Harold diverte e tiene impegnato l'appassionato di platform grazie a delle meccancìiche ben studiate e ad una realizzazione visiva più che soddisfacente. Purtroppo il titolo di Moon Spider si rivela prevalentemente core, e non ce la sentiamo, visto il prezzo, di consigliarlo a chiunque, ma solo agli amanti del genere e delle sfide. Inoltre vi ricordiamo che l'uso del Joypad è obbligatorio, e anche per questo speriamo che il titolo approdi prima o poi su Home console, dove potrebbe trovare ancora più consensi ed ammiratori.
Pro e Contro
Character design riuscito
Meccaniche platform ben studiate

x Qualche refuso nella traduzione
x Joypad obbligatorio
x Problemi alle risoluizioni più basse
x Prezzo di base forse troppo alto

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