Dopo aver avuto un assaggio di tutte le novità del single player di Halo è arrivato il momento di passare alla modalità multigiocatore, che dalle premesse dei mesi antecedenti all’uscita prometteva grandi cambiamenti a tutta l’infrastruttura di gioco.
Siamo una squadra fortissimi
Fuga si rivela quindi la modalità più strategica e la più indirizzata al gioco di squadra
L’online di Halo, pilastro portante di tutta la serie in questo quindi capitolo viene rivisto con importanti novità. Prima di tutto ci troviamo di fronte all’introduzione dei
server dedicati, che migliorano nettamente la vita di noi giocatori, grazie ad un miglioramento visibile fin da subito della qualità del netcode. Molte erano le preoccupazioni rivolte ad Halo 5 dopo i problemi legati proprio all’online della
Master Chief Collection che a tutt’oggi, dopo una miriade di patch continua a dare numerosi grattacapi all’intera community. Da questo punto di vista la situazione è più che rosea e, durante il nostro provato, l’impressione che ci hanno trasmesso i server dedicati è più che positiva.
Una volta aperto il menù dedicato al gioco di gruppo troviamo
(oltre alle opzioni per personalizzare il nostro Spartan) due “sole” modalità:
Arena e
Warzone. Non lasciatevi però intimorire perché a livello di contenuti abbiamo diverse attività in grado di soddisfare i vostri gusti.
Arena ad esempio racchiude al suo interno 5 playlist diverse, ognuna studiata per accogliere 8 giocatori divisi in 2 team ed offre varie soluzioni come la sfaccettata
Arena a Squadre, al cui interno raccoglie diversi stili come il classico “
Cattura la bandiera” o “Re della collina” qua ribattezzato “
Roccaforti“, nella quale dovremo occupare e mantenere alcune postazioni disseminate nella mappa. Immancabile Massacro, team deathmatch 4vs4, dove a farla da padrone saranno le kill accumulate dalla squadra. I più solitari e assetati di sangue possono placare il proprio istinto omicida scegliendo la modalità “
Tutti contro Tutti” ed avere la meglio su gli altri Spartan. Torna poi la frenetica Swat, nella quale gli scudi del nostro personaggio saranno disattivati così come il rivelatore di movimento, ma per realizzare un’uccisione dovremo necessariamente mirare alla testa.
Novità di questa nuova edizione di Halo, almeno per quanto riguarda Arena è
Fuga, modalità pensata con in testa il gaming competitivo e l’e-sport (
in una direzione simile a come sta avvenendo su Gears of War: Ultimate Edition e nel futuro capitolo). Strizzando l’occhio a soluzioni simili già adottate in altri FPS (
su tutti ci viene da pensare a Counter Strike) in Fuga non ci sarà la possibilità di respawn, limitando di fatto le vite a 1 per turno. La squadra che totalizzerà 5 punti (
terminando gli avversari o consegnando la bandiera nella base nemica) si porterà a casa il match.
Fuga si rivela quindi la modalità più strategica di quelle presenti e la più indirizzata al gioco di squadra e ai clan (
tra le altre cose Halo 5 permette la gestione dei clan) dove la comunicazione sarà la chiave per la vittoria. Anche la struttura delle mappe, sia semplicemente estetica (
arene futuristiche alla Tron) che la conformazione abbastanza concentrata dell’area di gioco, è pensata per scontri frenetici e dalla rapida esecuzione, perfette appunto sotto il profilo competitivo ed agonistico.
Anche sul lato del ranking (
Competitive Skill Rating o CSR che dir si voglia), prima di ottenere un posizionamento in classifica dovremo partecipare ad almeno 10 match per ogni modalità, dopo le quali verremo classificati in base alle nostre performance, andando ad influire anche sul matchmaking, che ci proporrà avversari di pari livello e match mediamente bilanciati. Il discorso classifiche è abbastanza complesso e saranno presenti 7 ranghi diversi (
Bronze, Silver, Gold, Platinum, Diamond, Onyx e Champion), a loro volta
suddivisi in 6 livelli. Una volta piazzati in un rango l’unico modo per proseguire, e quindi salire, sarà quello di vincere dato che anche le sconfitte influiranno negativamente facendoci regredire (
al minimo dell’ultimo grado raggiunto). Gli ultimi due ranghi, Onyx e Champion invece si comporteranno in maniera differente in quanto non avranno dei livelli ma solamente una progressione con i punti guadagnati mentre l’ultima divisione sarà accessibile solamente a pochi eletti, 200 giocatori, che renderà l’ingresso, e soprattutto il mantenimento, all’interno dello stesso decisamente arduo.
Salvate il soldato Chief
Warzone unisce meccaniche PvP classiche ad altre PvE
Passiamo all’altra grande introduzione di Halo 5: Warzone. Qua la serie di Halo si apre a nuove soluzioni ludiche che, ricalcando le epiche battaglie campali viste nella storia ripropone combattimenti su larga scala, su alcune delle mappe più vaste mai apparse nella serie. Qua potranno scendere in campo 24 giocatori contemporaneamente (
12 vs. 12) e lo scopo sarà quello di distruggere il
Nucleo Energetico della base avversaria, conquistando prima alcune postazioni strategiche che renderanno accessibile l’ingresso nella zona nemica. Warzone unisce meccaniche PvP classiche ad altre PvE, con eventi sul campo di battaglia, come l’avanzata di Covenant e Prometici che influiranno sull’andamento della battaglia obbligandoci a dedicarci a determinati obiettivi pur di accumulare punti ed arrivare alla vittoria. All’interno di Warzone ci sarà un livello di crescita del personaggio che permetterà di espandere il proprio arsenale spendendo i punti ottenuti, così da avere maggiori possibilità di vittoria.
Halo 5 introduce anche una variabile non da poco, che avrà il suo ruolo cardine (
soprattutto) all’interno di Warzone, le
Requisizioni. Questo sistema, che fino a prima del lancio del gioco era poco chiaro e facilmente accostabile ad un sistema di gioco Pay per Win, si rivela essere una novità abbastanza influente all’interno delle dinamiche delle partite.
Le requisizioni sono pacchetti di carte da usare all’interno di Halo divise per valore e ottenibili in vari modi: dalla salita di livello del nostro Spartan all’ottenimento di alcuni risultati in battaglia. I pacchetti base invece possono essere acquistati in due modi, utilizzando i punti accumulati durante gli scontri o spendendo Euro. Qua nasce l’intoppo che potrebbe trarre in inganno i più e far gridare allo scandalo i puristi. Sebbene le requisizioni influenzino in maniera massiccia l’andamento di Warzone,
ricorrere ai soldi per sbloccare nuovi pacchetti non è affatto necessario, in quanto con un gioco normale è possibile racimolare il necessario per raccogliere i fondi che servono. Le requisizioni poi possono essere impiegate in campo, con armi migliorate, mezzi e tanto altro, influenzando così le sorti degli incontri e rendendo ogni match sempre diverso. È presente anche una versione condensata e più breve di Warzone chiamata
Assalto Warzone (
visto che una partita in media dura sui 20 minuti), consigliabile per prendere mano con quella principale, che specialmente nei primi momenti può risultare spiazzante.
Detto questo, Warzone ci ha convinto pienamente. L’online di Halo per quanto amato e funzionale, necessitava di una svecchiata e questa nuova aggiunta spinge la serie verso nuove prospettive e approcci. Non si tratta di rincorrere a tutti i costi i competitor ma di riuscire ad offrire al giocatore la miglior esperienza possibile e creare un gioco che riesca a far appassionare i giocatori a tutto tondo, e in questo con Halo 5 343i c’è riuscita alla grande.
Verdetto
9 / 10
Guerrieri si nasce. Guerrieri si muore!
Commento
Pro e Contro
✓ Campagna dai toni epici
✓ 60 fps e risoluzione dinamica
✓ Le aggiunte al gameplay si fanno apprezzare
✓ Modalità Online ricca ed appagante
x Coop split-screen non presente
x Sebbene graficamente valido sono presenti sbavature
x Gli acquisti "in-app" possono disorientare
#LiveTheRebellion