Ho scoperto questo titolo per caso, navigando sullo store. Avevo appena finito The Legend of Zelda: L’era della calamità, e cercavo un gioco più rilassante, e non molto lungo. Così mi è apparso Ghost of a Tale, che subito ha attirato la mia attenzione. Sarà stato forse per la mia passione per le ambientazioni medievali, o forse per lo stile simile ai film d’animazione della DreamWorks. Così, ho dato uno sguardo alle informazioni presenti sullo Store ed ho deciso di acquistarlo

Tilo, un topino con molto coraggio

Il gioco inizia con il protagonista di questa storia, un topo menestrello di nome Tilo, rinchiuso in una cella di una prigione. Scopriamo, tramite una nota, che in seguito ad una canzone suonata dal protagonista al Re, lui e la moglie sono stati arrestati. Sempre esplorando la cella, troviamo una chiave che qualcuno ci ha donato per poter aprire la porta. Così la nostra prima missione è incontrare il misterioso benefattore, che vuole aiutarci a evadere e a salvare nostra moglie.

Andando avanti con la storia si scopre che il mondo è diviso fra topi e ratti e che i secondi dominano sui primi. Purtroppo non scopriremo moltissimo sulla lore, perchè non hanno inserito alcun rimando alla guerra intercorsa tra queste due razze. Però, leggendo le note e parlando con i vari npc possiamo farci un’idea sommaria.

Non è adorabile un topo con un’armatura ed un liuto?
Infatti ogni personaggio è ben caratterizzato, con una sua storia e una sua personalità. Dall’inizio alla fine, la trama risulta essere uno dei punti di forza del gioco. Scoprire qualcosa di più su Tilo, e sugli altri attori, è uno dei moventi principali che spinge il giocatore ad esplorare e a completare le quest relative. Anche dal punto di vista del model sheet, ovvero dallo studio del personaggio, nulla è lasciato al caso. L’estetica è curata nei minimi dettagli, dai vestiti ai colori.

Parlando appunto di personalizzazione, sono moltissimi i costumi da poter sbloccare, ognuno con delle perk specifiche. In particolare c’è un armatura, che si può ottenere dopo una missione, che vi sarà molto utile. Per esplorare la prigione, ci muoveremo soprattutto in stealth, e si potrà salvare la partita solo quando ci nasconderemo nei barili o negli armadi. All’inizio può risultare un pò scomodo, spesso infatti dimenticavo di farlo.

Nel complesso quindi il gioco ha molti aspetti positivi, ma alcune cose purtroppo mi hanno fatto davvero perdere la pazienza.

Dove mi trovo? Cosa devo fare?

Il primo aspetto che ho trovato più fastidioso è stato l’orientarsi con la mappa. Come dicevo, il gioco si svolgerà solo nella prigione, quindi gli ambienti sono tutti molto ravvicinati e si passerà facilmente da una zona all’altra. Ad esempio basta sbagliare un cunicolo che dalle prigioni si passa al cortile, e mi è capitato spesso di perdermi. La mappa non è chiarissima, ed alla lunga esplorare può stancare e diventare frustrante.

Una delle mappe che si possono acquistare dal fabbro
Un altro aspetto negativo, che mi ha creato non pochi problemi, è stata la mancata divisione fra quest principali e quest secondarie. Ad esempio, arrivata a fine gioco e completando molte quest, avevo deciso di lasciarne una per dopo, dando precedenza ad altre missioni. Ma sono arrivata ad un punto in cui non potevo più proseguire. Finivo la quest ma non accadeva nulla. Inizialmente ho pensato fosse un bug. Poiché non avevo proprio voglia di rifare tutto il gioco, ho cercato fra i vari forum se potesse esserci qualcuno che avesse avuto il mio stesso problema e l’avesse risolto. Invece ho scoperto che quella quest che volevo fare una volta completato il gioco, era fondamentale per finire la trama principale. Con conseguente spoiler che mi ha rovinato un momento importante. Ci sono rimasta malissimo, perché si poteva facilmente evitare facendo una semplice divisione o segnalazione.

In generale però i bug ci sono, ma non sono moltissimi per fortuna. Ogni tanto mi è capitato che non funzionasse bene il menù, ma niente di grave. Un altro aspetto che voglio segnalare è che ho svolto una quest secondaria lunghissima, ma senza nessuna ricompensa. Peccato.

Piccolo protagonista con grandi potenzialità

Nonostante i problemi, Ghost of Tale è stata una bellissima esperienza, ed ha superato di gran lunga le mie aspettative. Lo stile sia dei personaggi che delle ambientazioni è fantastico e ricorda moltissimo i film d’animazione. Infatti il game designer, Liolel Gallat, è stato per anni un animatore della Dreamworks.

La colonna sonora non è presente in ogni momento del gioco, e devo dire che ho approvato questa scelta. Sentire i passi delle zampette di Tilo è stato dolcissimo e permette di immergersi di più nella storia.

Le gazze si rivolgono solo ai nobili
Il gioco non è facilissimo ma con la supervisione di un adulto può essere adatto anche ai più piccoli. Consigliato anche a chi ha paura dei topi. Di sicuro dopo questo gioco li guarderete in modo diverso. I ratti invece un pò meno. Purtroppo hanno conservato gli occhi rossi e la coda lunghissima, come i loro amici del mondo reale.

Ghost of a Tale risulta quindi essere un gdr atipico, con alcuni problemi ma pieno di buone idee. Divertente e rilassante, di sicuro lo porterò nel cuore. Inoltre spero tanto che le avventure di questo piccolo topino e dei suoi amici non siano finite qui.

Voto e Prezzo
7 / 10
20€ /21.99€
Commento
Ghost of a Tale è un gioco non molto impegnativo, adatto a tutte le piattaforme e a tutte la fasce d'età. I problemi sono perfettamente bilanciati da una trama coinvolgente e da una buona grafica. Consigliatissimo.
Pro e Contro
Trama coinvolgente
Personaggi caratterizzanti
Graficamente piacevole

x Mappa confusionaria
x Quest confusionarie
x Alcuni bug

#LiveTheRebellion