Immaginate di essere un Ghost, un unità speciale, con un addestramento estremo capace di adattarsi ad ogni campo di battaglia. Immaginate poi che l‘elicottero su cui vi trovate venga abbattuto e voi siate gli unici superstiti in territorio ostile, feriti e disarmati. Questa è l’introduzione di Ghost Recon: Breakpoint, che vi sbatte fin da subito in mezzo all’azione, mostrandovi cosa vi aspetta.
Quel pizzico di realismo che non guasta, anzi.
Un incipit in cui viene in nostro aiuto l’elemento realismo, su cui mamma Ubisoft ha puntato molto in questo nuovo capitolo. Dovremo curare le nostre ferite fermandoci a bendarle, dovremo sfruttare la vegetazione per nasconderci ed il terreno per camuffarci. Insomma, Ghost Recon: Breakpoint ci butta nel bel mezzo di un vespaio e lascia a noi l’onere di uscirne vivi indicandoci quali sono le possibilità che ci vengono concesse.
Un lavoro, quello sul realismo, che ritroviamo in ogni aspetto del gioco. Non aspettiamoci di fare 3 km di corsa per poi metterci a sparare come nulla fosse. Ogni minimo rumore potrà attirare attenzioni indesiderate e un IA ben strutturata impiegherà poco a mettersi in allarme, scovarvi e poi favi la pelle, soprattutto in singolo.
Piccoli dettagli, che nel loro complesso rendono l’esperienza molto più difficile e cruda rispetto al passato, ma al tempo stesso regala un senso di soddisfazione maggiore nel riuscire a portare a termine le missioni.
Quando Fps, loot ed rpg si incontrano
Già immagino le vostre facce, sarete tutti schifati ed indinniati, pronti con i forconi e le torce per muovere la vostra crociata virtuale contro “Ubizoz” che “ha rovinato il mio gioco preferito”.
Calmi, fate un respiro e continuate a leggere…
La formula di Ghost Recon: Breakpoint rimane sempre la stessa, ma si lascia contaminare (non troppo) da quelle che sono le tendenze del momento. Il loot & shoot tira molto ed Ubisoft non poteva esimersi dall’inserirlo nella serie, ma lo fa con criterio e senza snaturare nulla. Le armi ora sono caratterizzate da un livello e dei bonus che vanno ad influire in maniera passiva sul giocatore senza però andare a toccare la potenza di fuoco delle armi o il grado di difesa dell’equipaggiamento.
Cosi come tira molto la progressione stile RPG, e quindi anche qui non ci si poteva tirare indietro. Il nostro Ghost avrà un livello influenzato dal nostro equip e che gli donerà dei bonus alla resistenza, alla corsa, alla precisione, ecc. tutto in maniera passiva.
Oltre al livello, avremo un albero di abilità da sbloccare, dopo aver scelto la nostra specializzazione fra le 4 disponibili (Assalto, medico, pantera e tiratore) avremo modo di apprendere perk specifiche per ogni ruolo.
Breakpoint è ambientato ad Auroa, un arcipelago immaginario nel sud Pacifico. Un isola da sogno su cui la Skell Technology, capitanata da Jace Skell, sta portando avanti un esperimento sociale utopico cercando di migliorare la vita umana con l’ausilio di avanzatissime tecnologie.
Le isole sono suddivise in diverse regioni, ognuna con le proprie missioni principali e secondarie, come da tradizione. Per spostarsi avremo accesso a tutto un arsenale di mezzi di terra e di aria atti allo scopo oltre ad un nuovo metodo di viaggio rapido: i bivacchi.
I bivacchi sono degli accampamenti temporanei in cui è possibile applicare bonus al proprio alter ego, facendolo mangiare, bere, facendo stretching, pulendo le armi, ecc. Potremmo gestire l’arsenale da portare nella prossima missione o la specializzazione da utilizzare, potremmo fare acquisti dal negozio o scegliere il mezzo con cui spostarci, per poi infine scegliere l’orario in cui iniziare la missione.
Un titolo che ha saputo migliorarsi dove doveva, imparando dai propri errori. Consigliato.
Anche con la narrazione è stato svolto un ottimo lavoro, nelle fasi principali la trama è coinvolgente e si intreccia in modo tale da non annoiare mai. Esplorando il mondo di gioco è anche possibile approfondire gli avvenimenti attraverso documenti o testimonianze dirette e servono anche a trovare armi ed equipaggiamento.
Nemici duri a morire
Nella nostra vacanza forzata su Auroa non andremo in giro indisturbati, infatti l’isola è stata soggetto di un recente colpo di stato da parte di un nostro vecchio amico, Cole D. Walker (Jhon Bernthal) e dei suoi Lupi, aiutati da un esercito di mercenari, i Sentinel.
I Lupi sono ex Ghost disertori, armati di tutto punto e con la stessa nostra preparazione, quindi delle dita nel cu** degli ossi duri da abbattere.
I Sentinel sono un esercito di mercenari, delle mezze seghe poco pericolosi se presi in singolo, ma letali in gruppo.
Ma non finisce qui, oltre a nemici in carne ed ossa, ci ritroveremo molto spesso ad affrontare droni di ogni genere, dai pattugliatori con armi leggere alle torrette mitragliatrici ed anti aeree, fino a veri e propri carri armati.
In compagnia, si gioca meglio
Nella modalità singola è stato del tutto tolto il supporto da parte dei compagni guidati dall’IA, in questo modo ci troveremo ad affrontare l’intera avventura da soli, alzando di parecchio la difficoltà globale che si assesta di suo su un buon livello.
D’altro canto, per gli amanti del multiplayer cooperativo, Ghost Recon: Breakpoint offre, come il predecessore, la possibilità di affrontare l’intera avventura accompagnati da altri 3 amici.
Ed è in questo caso che il gioco da il meglio di se, l’esperienza data dal pianificare la missione, scegliere i ruoli, agire in sincrono e portare a casa il risultato, è tra le più belle ed appaganti che si possano trovare in giochi dello stesso genere.
Inoltre, per chi ama il PVP, ci sono anche varie modalità dedicate, in cui mettere alla prova le proprie capacità in singolo contro altri giocatori, o insieme ai propri amici in 4v4.
A differenza dei vecchi capitoli, questa volta i progressi del nostro personaggio nella storyline saranno gli stessi che nel multiplayer pvp, cosi da non penalizzare chi preferisce il single player e vuole tentare il pvp e viceversa.
Un ottimo titolo, ma non privo di difetti
Ghost Recon; Breakpoint è un esperienza coinvolgente e godibile, sia in singolo ma soprattutto in coop. La trama non è quasi mai banale e riesce a tenere interessati senza troppi punti morti, soprattutto grazie ai numerosi documenti di approfondimento che stimolano la ricerca e l’esplorazione.
Ma ci sono alcuni ma. Tecnicamente il titolo non è esente da difetti, durante la prova mi sono imbattuto spesso in bug e glitch di diverso genere, soprattutto a livello di grafica e pop up. Dai capelli di alcuni npc che risultavano trasparenti contro luce, al fumo di sigaretta che rimaneva a mezz’aria nella transizione dal gioco alla cutscene.
Qualche incertezza l’ho notata anche nella gestione delle coperture, le nuove animazioni sono molto convincenti ed in linea con il realismo del gioco ma a volte mi sono trovato a sparare a muri invisibili o viceversa a poter sparare anche se il fucile era completamente dietro il muro.
Oltre ad una IA che a volte sembra sapere il fatto suo ed organizza bene l’azione, mentre altre sembra non sapere cosa fare ne dove si trova.
Piccoli difetti che non minano affatto la giocabilità ma che stonano in una sinfonia che in generale si attesta su di un buon livello. Considerando che il framerate è sempre rimasto granitico sui 30fps anche nelle situazioni più concitate.
Un titolo che ha saputo imparare dai propri errori e migliorarsi dove doveva, un acquisto che consiglio ad occhi chiusi agli amanti del genere
Verdetto
8.5 / 10
Scusate, devo medicarmi le ferite.
Commento
Ghost Recon Breakpoint ha puntato tutto sul realismo, riuscendo egregiamente nel suo intento. Ne risulta un esperienza coinvolgente, piena e soddisfacente sotto quasi tutti i punti di vista, certo non mancano le sbavature e c'è ancora molto da migliorare, ma allo stato attuale è un ottimo titolo da giocare tutto d'un fiato, soprattutto in compagnia.
Pro e Contro
✓ Immersivo ✓ Ottimo grado di sfida ✓ Realismo a buoni livelli
x Diversi difetti grafici x Problemi nelle coperture x IA altalenante
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