Recensione Fire Emblem Warriors

Due gemelli, cinque pietre, due draghi e uno stuolo di nemici quasi infinito.

Omega Force torna in casa Nintendo e lo fa gettando nel calderone un nuovo musou dedicato ad un’altra serie amata della casa di Kyoto: Fire Emblem. Fire Emblem Warriors cerca di ripetere quanto fatto da Hyrule Warriors su Wii U (e dalla versione Legends su 3DS) portando gli eroi creati da Intelligent Systems in un nuovo mondo, lontano dalle griglie strategiche, in cui affrontare schiere infinite  di avversari. In uscita il prossimo Venerdì 20 Settembre su Nintendo Switch e Nintendo 3DS, sarà riuscito Fire Emblem Warriors a conquistarsi un posto nella validissima line up della nuova console della casa di Super Mario?

Versione testata: Nintendo Switch

La Guerra d’Aytolis
Fire Emblem Warriors è ambientato nel regno apparentemente pacifico di Aytolis che un triste giorno, viene invaso da mostri provenienti da altri mondi. In maniera analoga a quanto accaduto in Hyrule Warriors e più di recente nel capitolo portatile Fire Emblem Heroes si aprono portali su altri mondi e ne fuoriescono cavalieri e  cattivoni senza scrupoli. Starà ai due principi gemelli Lyanna e Rowan, riunire gli eroi di diverse dimensioni per porre fine alla minaccia del drago oscuro e riportare la pace nel corso della modalità storia del nuovo musou di Omega Force. L’avventura dei due gemelli  è ricca d’incontri, e sebbene non ci siano grossi colpi di scena, riesce a intrattenere per le circa quindici ore necessarie a portarla a termine.

Durante il loro viaggio alla ricerca delle Pirogemme, Lyanna e Rowan incontreranno gli eroi degli ultimi capitoli di Fire Emblem, con un grosso spazio dedicato soprattutto ai protagonisti di Awakening e di Fates. Non mancano personaggi di spicco come Marth e Lyn, e  perfino Celica da Fire Emblem Echoes ma, come già successo in Hyrule Warriors qualche anno fa, alcune assenze nel cast come Roy o Ike risultano inspiegabili. Per Fire Emblem Warriors Omega Force ha già previsto un primo season pass, contenente nuovi personaggi utilizzabili e nuove mappe per la modalità epica (di cui parleremo tra poco), e sebbene i tre pacchetti siano dedicati ai giochi già presenti nel titolo, resta la speranza di veder spuntare gli assenti più illustri.


Per approfondire:
Hyrule Warriors: Legends
Un altro problema riguardo il cast già presente nel musou dedicato al mondo di Zelda, è la presenza di alcuni personaggi come PNG ma non utilizzabili o reclutabili: anche questa volta  ci tocca far notare come il tutto risulti inspiegabile, visto non solo il passato hyliano ma la loro presenza durante le cutscene della trama principale. Anche qui la speranza è che si replichi quanto visto in Hyrule Warriors con DLC (questa volta gratuiti) che aggiungeranno man mano i buoni e i cattivi al cast di guerrieri.

Fortunatamente, analogamente a Hyrule Warriors  e ai titoli con un cast ridotto, Omega Force ha cercato di distinguere gli eroi tra loro, rendendo ogni esperienza pressapoco unica in termini di combo e mosse finali. Un fan dei Fire Emblem inclusi  in Warriors si ritroverà sicuramente a suo agio, sia usando Lucina, sia  caricando a testa bassa con Xander. 

La forza del triangolo
Data la proliferazione di titoli Omega Force (prima di Fire Emblem Warriors solo quest’anno, ne sono usciti ben tre su licenza) non vi ripeteremo per l’ennesima volta le meccaniche del genere musou, ci limiteremo invece a parlare del mix con il gameplay della serie di Intelligent Systems e alle sostanziali differenze dalle altre produzioni del team di Koei Tecmo. Fire Emblem Warriors ripesca sia il sistema di potenziamento tramite materiali, che le armi in cui infondere le abilità, che la barra di stordimento viste in Hyrule Warriors oltre alla modalità Epica, mappe a 8 bit che ricordano  quelle d’avventura del gioco dedicato a Link. Anche questa volta, soddisfacendo le condizioni di ogni scontro, si riceveranno materiali e nuove armi oltre a diversi extra. Adesso però non sarà una mappa unica ma  ambientazioni prese dai diversi Fire Emblem, che ci permetteranno di rivivere, con forse qualche licenza poetica di troppo, alcuni dei momenti migliori dei capitoli in questione. 

Fatto l’appello di modalità e meccaniche già viste, è ora di introdurre la novità più grossa portata dalla licenza di Fire Emblem in un Musou: il Triangolo delle Armi che da sempre è alla base dei giochi principali della serie. Le tre armi funzionano alla perfezione nel genere creato da Omega Force, aggiungendo un tocco strategico alle truppe da schierare in campo. Oltre a Spada, Lancia e Ascia, gli eroi potranno contare anche sulle loro abilità innate: gli archi saranno straordinariamente efficaci contro le unità volanti, e le spade dei Lord potranno squarciare la dura corazza dei Manakete (i draghi).  Non solo, Fire Emblem Warriors porta con se anche gli attacchi duo, la possibilità di mettere in coppia i nostri eroi (quattro utilizzabili e cambiabili in ogni momento, e quattro guidati dalla CPU sotto i nostri ordini- facoltativi), ed utilizzare il compagno acquisito per  interrompere le mosse avversarie o romperne le difese. La possibilità di cambiare personaggio in ogni momento risulta pregevole e divertente, aiutando le strategie che ci permettono di portare in campo i nostri eroi preferiti e quelli più utili, con cui potrete rafforzare i legami e ottenere materiali esclusivi. Unico problema l’IA che  sebbene vincolata ai nostri ordini, molto spesso si caccerà nei guai rallentando inevitabilmente l’azione e costringendoci a correrne in soccorso. Questo in particolar modo se deciderete di giocare con la Morte Permanente attiva, altra caratteristica tipica derivata da Fire Emblem:  dovrete fare in modo che nessuno dei vostri alleati venga sconfitto sul campo di battaglia, pena perderlo per sempre. Una notevole aggiunta che aggiunge anche un pizzico di tensione soprattutto alle difficoltà più elevate.

Pop-Qualità e Pop-Fluidità
Dal lato meramente tecnico Fire Emblem Warriors permette di essere giocato secondo due impostazioni specifiche, una dedicata alla qualità dell’immagine (sacrificando gli fps) e  l’altra risultando tra i musou più fluidi di sempre (risentendone graficamente).Dopo circa quindici ore passate al fianco dei gemelli di Aytolis in modalità TV  non possiamo che consigliarvi la seconda opzione, soprattutto perchè Fire Emblem Warriors non riesce a caricare instantaneamente i nemici a schermo che appaiono quindi dal nulla con un fastidioso effetto pop-up. Utilizzando l’opzione per migliorarne la performance tecnica, l’esercito nemico appare velocemente, pur lasciando qualche dubbio mentre lo si sventra tra un attacco e l’altro. Lato portatile il titolo ne risente ulteriormente, ma si lascia giocare senza problemi risultando comunque un’ottima alternativa agli altri giochi Nintendo Switch. Fire Emblem Warriors supporta anche la co-op locale in split screen, mentre non è  stato integrato nessun comparto online.

La colonna sonora invece si basa sui brani più famosi dei tre capitoli presi in esame, più  qualche pezzo originale che fa da sfondo alle battaglie nelle terre di Aytolis. Non un lavoro memorabile, ma un buon accompagnamento  mentre si massacrano le orde nemiche. Molto buono il doppiaggio inglese, che riprende la maggior parte delle voci già sentite su 3DS, mentre tutti i testi del gioco sono tradotti in un buon italiano. Per i cultori della lingua originale è previsto per Venerdì stesso un dlc gratuito contenente l’audio giapponese.

Verdetto
7.5 / 10
Non c'è cosa più divina, di poter riutilizzare Lucina
Commento
Fire Emblem Warriors riesce a replicare quanto fatto da Hyrule Warriors ma purtroppo, non va oltre quello. Nonostante il triangolo delle armi e gli attacchi duo siano integrati in maniera ottima alle dinamiche musou, difficilmente il titolo di Omega Force farà breccia su coloro che non apprezzano la serie di Intelligent Systems (e soprattutto gli ultimi capitoli). Le assenze nel roster si sentono, sebbene i personaggi presenti siano tutti ben differenziati e divertenti da utilizzare, nonostante un fastidioso effetto pop up dei nemici a schermo. Fire Emblem Warriors è dunque un ottimo titolo per i fan del brand (che possono sentirsi liberi di aumentare sui mezzo punto la valutazione) ma nulla di più per tutti gli altri.
Pro e Contro
Personaggi ben differenziati
Ottima integrazione del triangolo delle armi

x Fastidioso effetto pop up dei nemici
x IA non sempre sveglissima
x Alcune assenze nel cast si notano

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