Recensione A Realm Reborn: Final Fantasy XIV PS4

Dopo il mezzo miracolo, al quale A Realm Reborn: Final Fantasy XIV ha dato vita, avvenuto su PC e Playstation 3 lo scorso anno , ecco arrivare anche su Playstation 4 il nuovo MMORPG targato Square-Enix. Riuscirà questa nuova incarnazione a rendere valida una spesa mensile e a soddisfare tutti i fan del celebre brand giapponese?

IL NUOVO REAME

Nonostante il genere di appartenenza, la trama di A Realm Reborn riesce a conquistare sin da subito grazie ad una narrazione incalzante e legata al progresso del proprio personaggio. Per accedere a tutte le caratteristiche del titolo, infatti, è obbligatorio proseguire con la main quest, rendendo la storia non solo interessante dal punto di vista prettamente narrativo, ma vero e proprio fulcro attorno al quale evolvere il nostro eroe. L’ottima miscela tra fantasy puro e intrighi politici, inoltre, rende la trama di A Realm Reborn qualcosa di particolarmente complesso e capace di superare di gran lunga anche molti altri titoli (anche dello stesso brand) che tentano di fare della storia uno dei punti fondamentali della produzione. Al di là di una main quest avvincente, possiamo trovare anche un’infinita serie di missioni secondarie (alcune legate alla propria classe, mentre altre attribuiteci dai numerosi NPG) capaci di intrattenerci per ore e ore con avventure carismatiche e personaggi affascinanti. La vera pecca, se si può considerare tale, della componente narrativa del titolo Square-Enix è la mancata localizzazione nella nostra lingua che potrebbe rendere il titolo inaccessibile ai non anglofoni anche a causa di un forte uso di slang e variazioni sulla lingua inglese (come, ad esempio, il fatto che molti degli abitanti della città marittima Limsa Lominsa parlino in “gergo” piratesco).

TRA FATE, DUTY, JOB E QUESTS

Il gameplay di A Realm Reborn: Final Fantasy XIV su PlayStation 4 riesce a convincere pienamente quanto la sua versione PC e PS3, grazie ad una mappatura dei tasti che, dopo qualche ora di apprendimento, risulta facile, veloce ed intuitiva. Peccato che le caratteristiche del Dualshock 4 non siano state sfruttate a dovere, limitando l’audio da controller a qualche sporadico suono in alcune missioni e permettendoci di utilizzare il touchpad anteriore “solamente” per muoverci all’interno dello schermo come fossimo su un computer portatile. Quest’ultima funzione, purtroppo, risulta lenta e abbastanza scomoda, diventando sin da subito accessoria e di scarsa importanza. Ottima, invece, l’interazione col tasto SHARE che, visto la natura MMORPG del titolo, non potrà che fare la gioia di coloro che, una volta intrapresa una missione con amici e non, vorranno dimostrare a tutti le meraviglie del mondo di Eorzea e i migliaia di eventi accaduti durante il corso della partita. Per quanto riguarda il remote play su PsVita bisogna dire che è stato svolto davvero un ottimo lavoro. Il titolo, infatti, gira fluido senza alcun problema e/o rallentamento, anche se bisogna ammettere che talvolta l’utilizzo eccessivo del touchpad posteriore renda il tutto leggermente scomodo. Con l’avvento su Ps4, è stato inoltre aggiunto il PVP che, nonostante riesca a divertire e a coinvolgere, pecca ancora di qualche errore di bilanciamento, rendendolo di gran lunga perfezionabile in futuro. Per il resto A Realm Reborn: Final Fantasy XIV riesce a soddisfare tutti coloro che cercano un gameplay solido e appagante, ricco di eventi da seguire e capace di creare dipendenza sin da subito. Salire di livello, infatti, non ci permetterà solamente di accedere a nuove mosse e abilità, ma riuscirà a calamitarci alla console grazie a continui nuovi elementi che amplieranno di molto il nostro approccio al gioco. Verranno introdotti, infatti, nuovi lavori, nuove classi, nuove città, nuovi tipi di missioni, nuove capacità e tanto altro ancora. Annoiarsi giocando ad A Realm Reborn è praticamente impossibile.

UN NUOVO MONDO

Visivamente, A Realm Reborn: Final Fantasy XIV, riesce a lasciare a bocca aperta grazie ai 1080p che rendono lo schermo un tripudio di colori che, mescolati all’ottimo design di luoghi, mostri e personaggi, non potrà non stupire anche coloro che hanno giocato alle precedenti incarnazioni del titolo. Ora tutto è più definito rispetto al passato ed è possibile notare come sia decisamente migliorata la profondità di campo e il dettaglio di ogni singolo personaggio. Purtroppo però alcuni elementi, come ad esempio alcune texture ambientali, non riescono a farci dimenticare del fatto che si tratta di un titolo della scorsa generazione adattato alla next gen e non di un vero e proprio nuovo prodotto. Il comparto sonoro è, come per ogni Final Fantasy, sensazionale e riesce a trasmettere emozioni ad ogni nota di ogni luogo che andremo ad esplorare. Peccato che il doppiaggio, presente solamente durante alcune sequenze della main quest, non sia stato ampliato a tutti i personaggi del gioco, lasciando gran parte dei dialoghi muti e privi di qualsiasi suono. Ad ogni modo il comparto tecnico del titolo Square-Enix riesce a convincere sin da subito, imponendosi tra i punti di riferimenti per qualsiasi MMORPG attuale e futuro.

SPESA MENSILE SI O SPESA MENSILE NO?

E arriviamo al vero e proprio dilemma di questo titolo. Vale davvero una spesa mensile? Al di là della scelta finale che, giustamente, spetta al giocatore, non c’è dubbio che la quantità di eventi da svolgere, la cura riposta nel prodotto e il costante aggiornamento da parte di Square (sono già disponibili due nuove patch che aumentano la longevità del titolo di decine di ore) vadano valorizzati e influiscano positivamente sulla risposta a questa domanda. Ricordiamo, inoltre, che la spesa mensile è di 11 euro per avere a disposizione un personaggio per server (fino ad un totale di 8), mentre con soli due euro in più potrete avere ben otto personaggi per server, sino ad un totale di 64.

Verdetto
9 / 10
Dimenticate Final Fantasy XIII
Commento
A Realm Reborn: Final Fantasy XIV su Playstation 4 si rivela essere un pilastro dal quale prendere esempio per realizzare MMORPG su console che funzionino. La trama, il livello tecnico, il gameplay, il design; tutto all'interno di questo titolo è stato svolto con grande cura e con grande rispetto nei confronti del videogiocatore che, una volta intrapreso il viaggio attraverso Eorzea, difficilmente riuscirà ad uscire dalla dipendenza che questo titolo provoca. Peccato che la spesa mensile e la mancata localizzazione in italiano possano spaventare i più timorosi che, un po' per paura della lingua e un po' per sfiducia nel canone mensile, rischiano di perdersi uno dei migliori titoli del genere e, sicuramente, uno dei migliori Final Fantasy degli ultimi anni.
Pro e Contro
Longevità immensa
Design decisamente ispirato
Tecnicamente di alto livello
Gameplay solido e ben mappato su Ps4

x Il canone mensile potrebbe spaventare alcuni giocatori
x La mancanta localizzazione potrebbe spaventare i non anglofoni

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