Recensione Fallout Shelter

Il vostro sogno è da sempre quello di poter gestire un vault? Non sapete come calmare l’attesa fino al 10 Novembre? Bene, Fallout Shelter è il gioco che fa sicuramente al caso vostro. Noi ci stiamo giocando sin dal lancio originale per iOS, ma abbiamo deciso di attendere sino al rilascio della versione Android, e contemporaneo aggiornamento per la versione preesistente, per offrirvi una visione ancora più completa del free to play targato Bethesda.

Versione Testata: iOS

 

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Quello del sovrintendente è un lavoro molto duro
Fallout Shelter ci metterà nei panni del sovrintendente di uno degli iconici vault della serie ed il nostro compito sarà quindi quello di gestirlo e farlo prosperare il più possibile.Nulla di più facile direte voi, beh non esattamente, ma andiamo per gradi.
Una volta scelto il “nome” del nostro rifugio antiatomico inserendo un numero di 3 cifre, un breve tutorial ci accompagnerà per mano nelle prime fasi di gioco spiegandoci le meccaniche base del titolo e fornendoci le prime, fondamentali risorse (economiche, materiali o umane che siano). Ci darà anche modo di sbirciare in quella che è la componente economica del gioco, caratterizzata dai classici cestini del pranzo della serie dai quali potremo ottenere oggetti bonus (come personaggi e armi più o meno rari e risorse aggiuntive).
Superata questa fase però tutte le responsabilità ricadranno sulle nostre spalle. Dovremo infatti ampliare il più possibile l’ insediamento tenendo conto però dei costi che ciò comporterà: oltre ovviamente ai  tappi dovremo tenere d’occhio altri fattori tra cui l’accrescimento della popolazione che richiederà quindi maggiori riserve di cibo e acqua depurata e sarà quindi necessario creare nuove stanze adibite a questo scopo. Ma, consequenzialmente nuove stanze significheranno maggiori necessità di energia elettrica, e quindi nuovi generatori. Tutti questi dovranno essere poi opportunamente gestiti da abitanti specializzati, il che richiederà quindi nuovi alloggi per i nostri “concittadini”, e così via.
I guai non finiscono qui, avremo infatti a che fare con vari “incidenti” che vanno dagli incendi scoppiati in una sala, un infestazione di scarafaggi radioattivi o addirittura un attacco dei predoni, che saranno in grado di rubarci preziose risorse se non saranno subito debellati. Sarà quindi necessario un pronto intervento dei cittadini per affrontare le varie minacce. E, se le forniture di estintori non sembreranno un problema, tutt’altro discorso è il combattimento. Dovremo infatti equipaggiare gli abitanti sia con abiti o armature adatte alle loro mansioni (in quanto ogni vestito offre diversi potenziamenti alle abilità S.P.E.C.I.A.L., legate ad ogni tipologia di stanza) e, ovviamente, armi. Purtroppo, non ci sono stanze che permettono la creazione, in proprio, di queste ultime e avremo due modi per sopperire al problema: il primo è quello dei cestini sopracitati che potremo ottenere tramite soldi reali o completando determinate sfide che ci verranno continuamente fornite, il secondo è quello di recuperarle nelle Wastelands. Per far ciò sarà necessario inviare qualcuno ad esplorare la zona contaminata, nella quale vivrà un’esperienza unica e terrificante, fra mostri, assassini e loot.

Ogni giorno verrà anche valutato il nostro operato in base alla felicità complessiva degli abitanti, e più questa sarà alta, maggiore sarà la nostra ricompensa, in tappi o, occasionalmente, in lunch box.
Insomma le prime ore su Fallout Shelter sono uno scoglio non da poco in quanto avremo tanti problemi da affrontare e poche risorse adatte a risolverli. Ma una volta superato questo primo ostacolo (ed è indubbio che in questa fase coloro che sceglieranno di comprare i cestini bonus saranno avvantaggiati, ma non in maniera eccessiva), scoprirete un gestionale che saprà intrattenervi con le sue meccaniche ed inizierete ad affezionarvi ai vostri piccoli cittadini.

 

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Si fa tutto con il dito
Come detto, per far sì che il nostro piccolo Vault si espanda e prosperi, sarà necessario aumentarne il numero di occupanti. E in questo caso le soluzioni sono 3. I soliti lunch box che permetteranno di sbloccare personaggi rari o, addirittura, leggendari (ad esempio il minute-man Preston Garvey visto nel gameplay di Fallout 4), attirare persone costruendo delle stazioni radio oppure, utilizzando il metodo più antico del mondo. Saremo infatti in grado di far procreare gli abitanti facendoli flirtare negli alloggi, in questo modo nasceranno nuovi bambini che, una volta cresciuti, saranno pronti per contribuire alla nostra causa.

 

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I personaggi però, eccezion fatta per quelli rari, avranno delle statistiche basse, che andranno quindi a ridurne l’efficienza sia nelle mansioni a cui sono assegnati all’interno della struttura, sia nel mondo esterno. Sarà quindi nostro compito potenziarli facendoli sia salire di livello con il lavoro (dandogli così una resistenza maggiore), sia allenandoli nelle stanze adibite all’accrescimento delle singole abilità come palestre per la forza, bar per il carisma e così via.
La gestione dei singoli abitanti tuttavia, così come la raccolta delle risorse, a volte risulta un po’ problematica, a causa comandi che vengono ignorati dal gioco. Il che potrebbe risultare frustrante, specie in situazioni critiche dove sarà necessario un intervento immediato. La nostra prova è stata effettuata su Ipad, dove questo problema viene molto limitato dall’ampiezza dello schermo, ma va ad aggravarsi sugli schermi più piccoli come quelli degli smartphone. Nulla di trascendentale ma che potrebbe creare alcuni fastidi tranquillamente evitabili.

 

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Lo stile. Lo stile non scompare mai
A livello stilistico, Fallout Shelter è una piccola perla. Si è infatti deciso di riprendere il design iconico della mascotte della serie, il Vault Boy, ed espanderlo a tutti gli elementi dello scenario. Quindi modelli semplici e dai dettagli essenziali. Ogni persona, arma, abito e struttura all’interno del vault avrà quindi una rappresentazione caricaturale ma mai snaturata dal suo aspetto originale.
Ovviamente intatto è anche il citazionismo e, sopratutto il carattere satirico della saga che, al contrario, viene ulteriormente esaltato dalle figure di questi abitanti costantemente sorridenti (a patto di riuscire nell’intento di mantenerne alto il livello di felicità).

 

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Un vero Free to Play
Come detto, all’interno del gioco ci saranno delle microtransazioni legate alla natura di free to play del gioco. Queste però non saranno particolarmente invasive. Esse, infatti, sono rappresentate unicamente dai lunch box che ci permetteranno di ottenere loot extra. Saranno però presenti anche all’interno del gioco base, anche se, ovviamente, in misura minore e legati al completamento di alcune delle sfide proposte, non sempre semplici da portare a termine (difetto però risolto dall’aggiornamento, di cui parleremo più avanti). Tolte quindi le prime fasi di gioco in cui si potrebbe rivelare molto utile spendere soldi reali per ottenere dei vantaggi più facilmente e rapidamente, una volta stabilizzata la nostra struttura e dopo essere diventati sufficienti, il bisogno di pagare si farà quasi del tutto assente poiché saremo in grado di affrontare tranquillamente tutte le sfide proposte dal gioco.
Inoltre, altra nota di merito è sicuramente l’assenza dell’obbligo di una connessione internet per poter giocare. Quindi, tolto il download e gli aggiornamenti (molto rari), non avremo alcun bisogno di accedere a nessuna sorta di server per poter avviare il nostro gestionale.

 

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Un aggiornamento efficace
Ovviamente sono stati omessi sino a questo punto tutti quei difetti in parte, o totalmente, corretti dall’aggiornamento massiccio del 13 Agosto perché verranno trattati qui di seguito.
In primo luogo, il titolo soffriva di una ripetitività di fondo che sopraggiungeva una volta raggiunta la stabilità all’interno del proprio insediamento e, sopratutto dopo che ci si fosse resi conto che le effettive minacce alla sicurezza erano 3, e facilmente arginabili non appena si fosse presa dimestichezza con le meccaniche di gioco (incendi, scarafaggi e predoni). Gli sviluppatori hanno quindi optato per aggiungere due nuovi “incidenti”: un nuovo tipo di infestazione rappresentata dai ratti talpa e un assalto portato ai danni del vault dai temibili Deatchlaw, molto più pericolosi dei predoni.
A proposito di questi ultimo poi, ora dovremo preoccuparci anche del fatto che essi, durante gli attacchi, non ruberanno solo risorse ma anche preziosissimi tappi.
Un altra meccanica migliorata è quella delle sovracitate risorse. Prima infatti poteva risultare scomodo dover ogni volta raccogliere manualmente queste ultime facendo il giro delle varie stanze, ora, con un po’ di fortuna o con un piccolo esborso economico reale, sarà mister Andy, l’iconico robot fluttuante “Ardito”, ad occuparsi di ciò girovagando per il vault e recuperando cibo acqua ed energia per nostro conto.
Il ribilanciamento generale alla formula ha intaccato però anche tutto il gameplay semplificando anche alcune delle sfide proposte.

Con semplificazione non si intende però renderci la vita più semplice ma, piuttosto, velocizzare il gioco ricalibrando alcune delle richieste che portano alle ricompense più alte. Alcune delle sfide infatti, viste le richieste spesso esigenti, andavano a rallentare eccessivamente la partita poiché il percorso per completarle era molto lungo e spesso la ricompensa era inadeguata. Ora il problema è stato, almeno in buona parte, risolto. Non saremo così costretti ad annullare alcune delle sfide che ci avrebbero potuto portare a dei cestini del pranzo.
Altre sono le aggiunte più o meno importanti che vanno ad arricchire l’esperienza di gioco del free to play Bethesda ma, per non rovinarvi la sorpresa, abbiamo deciso di limitarci a parlare delle correzioni più evidenti ai problemi del gioco.

 

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Verdetto
8 / 10
Il vault, il vault beh...cambia eccome.
Commento
Fallout Shelter è il gestionale che tutti i fan della saga post apocalittica più famosa del mondo dei videogame aspettavano. Semplice, intuitivo, un po' ostico nelle prime fasi ma molto divertente. Un vero free to play che non ci farà sentire la necessità di dover sborsare soldi per poter andare avanti. Il gioco perfetto per ammazzare l'attesa sino al 10 Novembre.
Pro e Contro
Stile da vendere
Aggiunte sostanziose
Tante citazioni
Trasuda Fallout da tutti i pori
Nessuna connessione obbligatoria

x Le prime fasi di gioco sono ostiche
x Nonostante i miglioramenti, a lungo andare aleggia un po' di ripetitività
x Comandi non sempre reattivi

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