Recensione Deadpool

Circa un mese fa, con la lama alla gola, fui costretto a cedere la tastiera a Deadpool, il mercenario chiacchierone nato dalla matita di Rob Liefeld e scritto ai tempi da Fabian Nicieza. In una succosa anteprima, l’antieroe Marvel ci illustrò come sarebbe stato il suo gioco, tra molteplici punti di forza e apparentemente nessun punto debole, alimentando le nostre aspettative sul nuovo titolo sviluppato da High Moon Studios.

Ora, chiuso in casa e deciso a non farlo entrare (sperando non mi faccia saltare la porta con un po’ di C4!) possiamo finalmente giudicare Deadpool, il gioco e non il personaggio, arrivato sugli scaffali lo scorso 28 Giugno, pubblicato da Activision per PC, PS3 e Xbox 360.

Versione Testata: Playstation 3

Il lato pazzo dell’Universo Marvel


Sebbene Deadpool abbia fatto diverse apparizioni in altri videogiochi ambientati nell’Universo Marvel, oltre ad essere stato presente nel roster di Marvel vs Capcom 3, il titolo di High Moon Studios è il primo vero gioco completamente basato sul Mercenario.
Deadpool ha scritto il copione per il proprio gioco e l’ha mandato a Peter Della Penna di High Moon Studios per farlo sviluppare ( Ma questo dovreste già saperlo se avete letto l’anteprima), una cosa tira l’altra e il Mercenario si ritroverà ad affrontare Sinistro e la sua banda di cloni infiniti, in compagnia di un sacco di ospiti speciali, tra cui il migliore amico Cable, le bellissime Domino e Psylocke, il rivale Wolverine e la letale Rogue, dotata di un nuovo sensazionale potere extra (che richiamerà la serie animata degli X-men degli anni 90).
In un’avventura completabile in circa sette ore, coloro che non conoscono Wade impareranno ad amarlo per la sua follia, per i suoi strani piani, ed ovviamente per le sue fantasie assurde.
Quelli che invece lo conoscono, vuoi per i fumetti, vuoi per le apparizioni nelle serie animate o anche solo per gli altri videogiochi, troveranno sicuramente la giusta dose di follia, di armi e di ragazze necessarie ad ottenere tanto intrattenimento e risate assicurate.
Oltre alla storia principale sono presenti diverse sfide extra, in cui dovremo affrontare orde di nemici per ottenere medaglie; dopo aver vinto la medaglia d’oro potremo utilizzare dei costumi speciali per il nostro “eroe”. Tali costumi non sono purtroppo indossabili durante la campagna e resteranno un’esclusiva delle sfide, rendendo il tutto un extra per i completisti.
Un’ulteriore mina alla longevità del titolo è sicuramente la totale assenza di collezionabili. Sebbene le mappe siano infatti vaste e ben si adattino al recupero di oggetti nascosti, non vi sarà nulla del genere ad allungare l’esplorazione del titolo.
C’è da domandarsi se High Moon Studios l’abbia fatto intenzionalmente o se ne sia dimenticata, vista l’opposta direzione dei due giochi di Transformers su cui ha lavorato in precedenza la casa.
Sorvolando sulla longevità e passando alla trama vera e propria, troviamo ai testi un Daniel Way, scrittore della penultima serie regolare del Mercenario chiacchierone attualmente pubblicata in italia, completamente rinato, senza gli scivoloni che nel fumetto han fatto odiare il personaggio anche ai fan più incalliti. Sebbene ci siano anche le battute senza senso tipiche dello scrittore, il resto della trama riesce a riportare onore al vecchio Wade Wilson, là dove il cartaceo aveva fallito.

Armi per tutti i gusti


Deadpool è un misto di vari generi, dal platform allo stealth, ma è principalmente un hack ‘n’ slash con meccaniche da sparatutto in terza persona.
Il nostro eroe avrà a disposizione un ricco arsenale di armi, sia bianche che da fuoco, più vari gadget da lanciare agli sventurati cloni.
Per poterle migliorare (ed acquistarne di nuove) dovremo raccogliere i punti DP, vera e propria moneta di gioco, che troveremo, oltre che sui cadaveri avversari, anche sparpagliati sulle mappe.
Concatenando una sequenza di attacchi leggeri e pesanti, uniti alle armi da fuoco e perché no, magari anche da qualche gadget, avvieremo una catena di combo. Più questa sarà alta, più otterremo punti DP e più potremo potenziare il nostro mercenario e renderlo un’inarrestabile macchina da guerra.
Per difendersi basterà invece premere cerchio, ed il nostro eroe si teletrasporterà lontano da eventuali danni. Lo stesso tasto servirà anche a contrattaccare: premendolo in tempo potremo infatti non solo evitare ferite, ma infliggerle agli avversari.
Il sistema di combattimento è intuitivo e facilmente assimilabile e dopo aver capito i punti deboli dei cloni più forti riuscirete a concatenare sempre più combo facendovi strada tra corpi mutilati e arti mozzati.
Parlando dell’indicatore della vita del nostro eroe, ad ogni danno che subiremo, grazie al fattore rigenerante, la barra della salute tornerà a riempirsi dopo qualche secondo di calma, ma siamo certi che non mancheranno i Game Over, soprattutto alla difficoltà più elevata.
Il gameplay generale di gioco invece, varia da situazione a situazione: ad esempio nel prologo avremo di fronte un’avventura grafica in 3D, con Deadpool intento ad interagire con tutte le sue cianfrusaglie; nelle tombe di Genosha invece avremo una visuale 2D alla Prince of Persia, e dovremo calibrare ogni salto del nostro eroe per non farlo finire tra le braccia della sua adorata Morte.
Un buon miscuglio di generi che diventa sicuramente uno dei punti forti del gioco a seguito del carisma di Deadpool.

Audio divino, Video infernale


Dopo aver analizzato il gameplay passiamo al lato tecnico di Deadpool, che si ritrova un cast di doppiatori eccezionali e tutti adatti ai loro ruoli, primo fra tutti Nolan North (che ricorderete come doppiatore originale di Nathan Drake di Uncharted e di Desmond Miles di Assassin’s Creed) che riesce a rendere Deadpool vivo ed esilarante.
Il gioco è completamente sottotitolato in italiano, anche se alcune battute vengono totalmente ignorate o cambiate del tutto (compresa la citazione a Transformers n.d. Guido), un brutto scivolone per l’adattamento nella nostra lingua.
Dal punto di vista della colonna sonora ritroviamo ancora un miscuglio di generi che va dall’hip hop fino al rock, adatto in ogni occasione e specialmente nelle videobiografie dei personaggi, che in alcuni casi presentano brani originali.
Nota dolente purtroppo per l’aspetto grafico, perché se Deadpool e soci sono curati maniacalmente (soprattutto il protagonista), lo stesso non si può dire delle texture dei nemici e degli ambienti. Nelle scene con un grosso numero di nemici a schermo il gioco subisce inoltre dei cali di framerate mostruosi, tendendo ad andare a scatti (Cali riscontrati nella versione PS3 nel primo e nell’ultimo capitolo, n.d. Guido).
Questi cali rendono le sovracitate battaglie abbastanza snervanti e rovinano la piacevole esperienza che Deadpool offre nel corso delle sue 8 ore.
Un errore che speriamo non si ripresenterà in futuri titoli sul mercenario o su altri personaggi su licenza.

Come ti rompo il cu… la quarta parete!


Nel campo fumettistico, Deadpool è conosciuto come uno dei pochi personaggi a sapere di essere un fumetto.
Grazie a questa particolare caratteristica, il mercenario si rivolge spesso al lettore, bucando la cosiddetta Quarta Parete, e citando anche eventi realmente accaduti.
Nel gioco di High Moon Studios, il Mercenario fa esattamente la stessa cosa e più volte durante il corso della campagna si rivolgerà al giocatore, insultando o anche complimentandosi con lui, e mentre gli altri personaggi non sapranno di trovarsi in un videogioco, Deadpool continuerà a sottolinearlo in quasi tutti i dialoghi.
Questo aggiunge un tocco d’originalità in più al titolo, la stessa che possiamo trovare ogni mese in fumetteria nelle storie di Pool, e  gli permette di raggiungere un pubblico ancora più vasto accattivandosi nuovi fan tra i videogiocatori.

High Moon Studios dimostra nuovamente di saperci fare coi titoli su licenza, creando esperienze di gioco divertenti e assolutamente imperdibili per i fan delle serie trattate.
Purtroppo con Deadpool la software house è scivolata sul lato tecnico con sequenze troppo caotiche, sebbene il titolo mantenga un alto livello d’intrattenimento.

Verdetto
7.5 / 10
Deadpool al 100%
Commento
Se sorvoliamo su questi difetti tecnici, High Moon Studios è riuscita a sfornare l'ennesimo buon titolo su licenza, riuscendo a cogliere in pieno l'essenza del personaggio e fornendo al giocatore otto ore di intrattenimento puro. L'alto contenuto di citazioni, sia al mondo fumettistico, sia al mondo videoludico, rende Deadpool un titolo a cui dare almeno una possibilità, forse non subito, ma in un momento di calma videoludica, tra un titolo serio e l'altro. Se amate il personaggio, il voto va aumentato di un punto, perchè, come ormai già ripetuto molteplici volte, lo spirito cartaceo di Wade Wilson ha preso vita su disco. Sperando in un seguito che corregga gli errori tecnici non ci resta che addentare un Chimichanga in compagnia del Mercenario chiacchierone.
Oh, era oggi il giorno di stesura della recensione, Cazzone? Sono in tempo? Cosa? Hai già fatto?! Uno non può andare a comprarsi un triplo Chimichanga che subito viene tagliato fuori. Va beh, sono convinto ti sia piaciuto, sei un fottuto Nerd con tutti i miei fumetti in camera del resto... Scorriamo tutte queste parole inutili, bla bla, minacce di morte, bla bla , bella trama, bla bla, cali di frame, ma cosa ne vuoi sapere... Basta fammi vedere il voto, che è lunica cosa che conta. SETTE E MEZZO?! Stai scherzando?! Ehi tu brutto figlio di puttana con la faccia da schiaffi, come cazzo ti permetti di dare così poco al mio gioco! Cosa diavolo hai che non va nel cervello? Hai dato 9 a tutto, perchè non anche a me? È un problema di soldi? Ci ho messo le tette, ci ho messo le armi, ci ho messo la quarta parete! Dovevo mettere un multiplayer che snaturava lo spirito del gioco per farmi dare 10?! Fanculo Guido, Fanculo I Love Videogames. Sentirete molto presto parlare di nuovo del grande Deadpool!
Pro e Contro
Tante risate
Gameplay vario e divertente
Ricco di citazioni

x Troppi cali di framerate
x Assenza completa di collezionabili
x Poco longevo

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