I titoli che vantano un gameplay tanto semplice da memorizzare, ma altrettanto complesso da padroneggiare risultano essere quelli più interessanti sulle lunghe distanze.

Nel 2018 definire il genere di un prodotto videoludico è diventato molto più difficile rispetto al passato, in quanto le varie tipologie di gioco si sono ormai ibridate tra loro a tal punto da non essere sempre riconoscibili. Proprio durante il test di City of Brass, ad esempio, il sottoscritto è entrato in contatto per la prima volta con il genere “Rogue-lite”, ovvero una versione semplificata dei Roguelikes, con una struttura a livelli sempre generata in modo procedurale, ma con meno attenzione per quanto riguarda la strategia di gioco e con un comparto grafico maggiormente curato. Se siete curiosi di sapere come abbiamo trovato questo lavoro targato Uppercut Games (che vanta nel team alcune persone che hanno collaborato al primo Bioshock) non dovete far altro che continuare a leggere la nostra recensione. Prima di andare avanti, però, ci teniamo a farvi sapere che City of Brass è disponibile per Pc, PlayStation 4 e Xbox One in versione digitale al prezzo di 19,99€. Buona lettura!

Versione testata: Xbox One

L'atmosfera di City of Brass è riconducibile alle fiabe arabe da Mille e una Notte, con un character design molto vicino al mai abbastanza elogiato Prince of Persia


Molti credono che il tempo sia come un fiume…
Purtroppo il lato artistico non viene accompagnato da un comparto narrativo degno di nota
L’atmosfera di City of Brass è sin da subito riconducibile alle fiabe arabe da Mille e una Notte, con un character design e degli scenari molto vicini al mai abbastanza elogiato Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo. Purtroppo il lato artistico non viene accompagnato da un comparto narrativo degno di nota, con una trama che viene a malapena accennata dal tutorial, dove ci viene spiegato che il nostro protagonista altro non è che un ladro ritrovatosi nel bel mezzo di una città colpita da una terribile maledizione. Nel corso del gioco la storia non subisce alcun tipo di sviluppo e nessun personaggio (compreso il nostro “eroe”) viene minimamente caratterizzato, ma è evidente come agli sviluppatori questi non interessi minimamente, in quanto il loro titolo non fa della narrativa il suo punto di forza. Abbiamo comunque trovato questo mancanza di trama un vero peccato, in quanto l’atmosfera di gioco poteva sposarsi alla perfezione anche con una storia molto semplice, riuscendo a soddisfare anche coloro che, da un videogioco, sono interessati al comparto narrativo.

Le stanze da Mille e una Notte!
Come anticipato nel paragrafo di apertura, City of Brass è un Rogue-lite, ovvero una versione “leggera” del genere dei Roguelike
Come anticipato nel paragrafo di apertura, City of Brass è un Rogue-lite, ovvero una versione “leggera” del genere dei Roguelike. Una volta preso in mano il pad, dovremo affrontare una serie di livelli con lo scopo di raggiungere l’uscita di ognuno di essi, ma, nel frattempo, guadagnando più soldi possibile per potenziare il nostro personaggio. Le molteplici aree, infatti, pulluleranno di oggetti da raccogliere che, automaticamente, si trasformeranno in moneta sonante, da spendere all’interno dei negozi sparpagliati per i livelli. Negozi che saranno ricchi di armi e abilità da acquistare, permettendo al giocatore di scoprire nuovi oggetti anche dopo moltissime sessioni di gioco. Nei livelli, inoltre, saranno presenti anche moltissime trappole da superare (che vanno dai getti di sabbia sino ai classici pali che spuntano dal terreno) e che metteranno a dura prova la barra della vita del giocatore.

Di base, il nostro ladro sarà munito di una spada e di una frusta, ma le azioni che sarà possibile compiere sono in verità molteplici

Se con la spada sarà possibile colpire e spingere gli avversari sulle trappole, la frusta potrà attirarli a noi oppure, in base a dove colpiremo i nostri nemici, disarmarli, farli cadere a terra o renderli frastornati. I numerosi tipi di interazione con l’ambiente di gioco, inoltre, permettono di attivare esplosivi a distanza e di appendersi a particolari ganci sul soffitto, effettuando così delle acrobazie e attaccando dall’alto i nostri avversari. Tra un livello e l’altro, inoltre, sono presenti alcune zone nelle quali dovremo affrontare delle boss fight che risultano perfette per spezzare il ritmo di gioco e che ci obbligano a ragionare per confrontarci con avversari ben più forti della media. L‘unica vera pecca della produzione, che comunque non va a danneggiare troppo il risultato finale, è il metodo di generazione randomica delle aree che, talvolta, presenta delle imperfezioni, con alcuni livelli riusciti meno di altri e con alcune zone strutturate in modo poco logico. Sia chiaro: gran parte delle volte ci troveremo ad attraversare ambientazioni variegate e perfettamente equilibrate, ma è innegabile come talvolta ci si trovi spiazzati per la mancata logica di alcune aree.

Una grafica da fiaba
Da un punto di vista tecnico, City of Brass si presenta come un prodotto estremamente curato
Da un punto di vista tecnico, City of Brass si presenta come un prodotto estremamente curato, con modelli poligonali ottimamente realizzati, uno stile visivo cartoon riconoscibile e animazioni semplici, ma funzionali. Il tutto funziona, almeno su Xbox One X, con una fluidità eccezionale e senza il minimo calo di frame. Di altissima qualità anche il comparto sonoro, con una colonna sonora di fondo arabeggiante che accompagna il giocatore attraverso i vari livelli e con effetti audio perfettamente integrati con l’azione di gioco. Del tutto assenti, fortunatamente, bug di qualsiasi tipo, elemento che ha reso possibile giocare tutte le nostre partite senza il minimo problema, garantendoci una fruizione del titolo a 30fps stabili.

Verdetto
8 / 10
Attenzione, City of Brass crea dipendenza!
Commento
City of Brass è il classico titolo che, nonostante un inizio spiazzante e le prime partite un po' troppo lente, riesce a infilarsi sotto la pelle del giocatore pian piano sino a renderlo completamente dipendente da esso. I ragazzi di Uppercut Games sono riusciti a realizzare un gioco che, grazie ad alcune meccaniche derivate dai Roguelikes, coinvolge tramite la generazione randomica dei livelli e una notevole varietà di armi e abilità da utilizzare. Dopo le prime ore di City of Brass ci siamo resi conto che l'evoluzione del personaggio ha un'importanza nettamente inferiore all'evoluzione del giocatore che, run dopo run, si troverà a diventare più bravo e a migliorare le proprie capacità. Nonostante l'assenza di trama e la presenza di un level design non sempre perfetto (a causa proprio della creazione procedurale delle mappe), ci sentiamo infatti di consigliare City of Brass a tutti coloro che sono alla ricerca di un titolo divertente da giocare e bello da vedere. Per tutti gli altri: date comunque un'opportunità al lavoro di Uppercut Games; non ve ne pentirete.
Pro e Contro
Mappe randomiche che non stancano mai
Gameplay divertente dopo poche partite
Tecnicamente ottimo

x Trama del tutto assente
x Level Design talvolta sottotono

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