Recensione Batgirl: Affari di Famiglia

Da sempre i DLC sono considerati uno dei mali più grandi all’interno del panorama videoludico; questo perché, la maggior parte delle volte, si tratta di veri e propri pezzi di gioco strappati alla versione finale del titolo per essere venduti poi a parte a prezzi tendenzialmente elevati. Con Batman: Arkham Knight (qui la nostra recensione) i ragazzi di Rocksteady Studio hanno però deciso di non andare a toccare la trama principale e di offrire nuovi contenuti raccolti sotto la serie “Episodi di Arkham”. Contenuti che ci porteranno ad interpretare nuovi personaggi in altrettante nuove avventure ambientate all’interno del mondo di gioco ideato da Paul Dini. Questa settimana, disponibile sette giorni prima per i possessori del Season Pass, è stato rilasciato Batgirl: Affari di Famiglia, primo vero DLC nel quale impersoneremo Batgirl in una storia ambientata prima di Batman: Arkham Asylum e sviluppata dai ragazzi di Warner Bros. Games Montréal. Si tratterà di un valido prodotto oppure ci troviamo di fronte ad un mero spreco di soldi? Scopritelo nella nostra recensione.

Versione testata: PlayStation 4

L’importanza della famiglia
Batgirl si dimostra sin da subito un personaggio carismatico e affascinante
Batgirl: Affari di Famiglia vede Barbara Gordon (a.k.a. Batgirl) raggiungere il Seagate Amusement Park, dove, assieme al fidato compagno Robin, dovrà cercare di salvare suo padre Jim. Pare infatti, che il Joker abbia rapito il commissario della polizia con intenti non meglio precisati e che, assieme ad un manipolo di uomini, abbia nascosto in tutto il parco una serie di bombe. Nonostante il comparto narrativo sembrasse essere uno dei punti di forza di questo primo DLC, ci spiace notare come la trama principale non riesca a colpire come dovrebbe a causa di sviluppi prevedibili e della totale mancanza di momenti particolarmente interessanti. Bisogna però ammettere che i dialoghi tra i vari personaggi risultano come sempre molto carismatici, riuscendo con poche battute a farci innamorare di Batgirl e a rendendo tutta l’avventura, tra l’altro ricca di citazioni all’universo DC, abbastanza godibile. La longevità del titolo, purtroppo, supera a malapena le 2 ore se si decide di completare il tutto al 100% (con tanto di enigmi da risolvere e collezionabili da recuperare), rendendo il prezzo di lancio (quasi sette euro) leggermente troppo alto per la quantità di contenuti offerta.

 

Infiltratore Remoto Mon Amour
Il gameplay di Batgirl: Affari di Famiglia rimane immutato dal titolo principale
Il gameplay di Batgirl: Affari di Famiglia non si discosta molto dalle avventure principali di Batman, mettendo in gioco ancora una volta il Dual Play, i KO ambientali e l’utilizzo dei gadget per superare determinate aree. All’interno di questo contenuto aggiuntivo non è stato però inserito alcun tipo di potenziamento, limitando abbastanza le mosse della nostra affascinante protagonista che, inoltre, non potrà nemmeno utilizzare tutte le abilità base di Batman (come ad esempio lo slancio con il rampino). A differenza del Cavaliere Oscuro, Batgirl disporrà di un Infiltratore Remoto potenziato che le permetterà di attivare numerose trappole e oggetti sparsi per lo scenario in modo molto più fluido e dinamico, rendendo l’oggetto un vero e proprio salvavita durante il nostro soggiorno al Seagate Amusament Park. Oltre alla campagna principale sarà possibile trovare sparsi per la mappa anche quattro enigmi da risolvere che, se completati, porteranno alla luce interessanti retroscena sulla costruzione del parco dei divertimenti.

Il fascino di Barbara
appare evidente come i ragazzi di Warner Bros. Games Montréal non siano ai livelli di Rocksteady Studio
Il comparto tecnico di Batgirl: Affari di Famiglia si avvicina molto a quello del titolo base, ma appare evidente come i ragazzi di Warner Bros. Games Montréal non siano ai livelli di Rocksteady Studio. Questo è possibile notarlo sia per quanto riguarda la modellazione poligonale dei personaggi che, in questo contenuto aggiuntivo, appaiono leggermente più patinati e statici rispetto ad Arkham Knight, che per quanto riguarda i vari problemi tecnici che, seppur non ai livelli di Batman: Arkham Origins, sono comunque presenti (in particolar modo talvolta sembra che i personaggi non seguano i nostri imput). Ad ogni modo il character design è sempre splendido e, grazie ai numerosi rimandi alla serie animata degli Anni ’90, è possibile ammirare un design molto vicino a quello ideato da Bruce Timm, celebre fumettista che i fan del Pipistrello conosceranno molto bene. Impeccabile, invece, il comparto sonoro che mescola ottime musiche con un doppiaggio sempre perfetto e capace di convincere anche i puristi della lingua anglosassone.

Verdetto
No
Te lo faccio vedere io l'infiltratore remoto!
Commento
Nonostante i pregi riscontrati in questo primo DLC, Batgirl: Affari di Famiglia rimane una spesa che, alla fine, non ci sentiamo di consigliare a tutti. Si tratta, infatti, di un prodotto strettamente dedicato agli amanti della Bat Family che, pur di utilizzare un personaggio carismatico come Batgirl, sono disposti a passare sopra ad una trama non eccezionale, un prezzo leggermente troppo alto e ad una longevità decisamente scadente. Ad ogni modo speriamo che con i prossimi contenuti aggiuntivi (che saranno realizzati direttamente da Rocksteady) la situazione possa essere più rosea e all'altezza del titolo principale, andando a limare quei problemi che, purtroppo, affliggono questa prima espansione di Batman: Arkham Knight.
Pro e Contro
Batgirl è resa alla perfezione
Gameplay sempre valido
Numerosi rimandi all'Universo DC

x Trama poco interessante
x Longevità scadente
x Prezzo troppo alto
x Qualche piccolo bug

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