Anteprima Resident Evil: Umbrella Corps

Quest’anno si ritorna in un universo noto a molti giocatori, quello di Resident Evil. Questa volta, però, non saranno le orde di zombie il nostro principale nemico.

Umbrella Corps nasce come spin-off della famosa serie di Capcom, e ci mette nei panni di un soldato della milizia della celebre società biotecnologica che, nascondendo le proprie attività dietro la maschera di una normale multinazionale, si occupa della creazione di armi biologiche. Fortunatamente ho avuto l’occasione di provare il gioco al PC Gamer Weekender che si è svolto durante questo weekend a Londra.

 

Il gioco si presenta come uno sparatutto giocato principalmente in terza persona, la visuale è molto ravvicinata e la sensazione è quella di trovarsi poco al di sopra la spalla del personaggio, permettendoci di avere una panoramica migliore di quello che ci circonda.

Si ma… Gli zombie?
Al contrario della serie principale, gli zombie che troveremo saranno pacifici e non intaccheranno in nessun modo l’incolumità del giocatore, neanche se “per sbaglio” gli si sparerà addosso. La nota positiva è che si dimostrano utili in combattimento, in quanto possono essere usati come scudi durante una sparatoria e determinando così la riuscita o meno della missione.

Nonostante questo, nella versione integrale sarà presente una modalità in cui l’obiettivo sarà sopravvivere il più a lungo possibile, con degli zombie aggressivi e vendicativi che ci daranno la caccia, interferendo nei nostri scontri contro gli altri giocatori.

 

 

Sia chiaro, i fan della serie originale potrebbero venire delusi
Sia chiaro: nel caso si aspettino un gioco fedele alla serie principale, i fan di Resident Evil potrebbero ancora una volta rimanere delusi. Umbrella Corps è uno sparatutto che che non ha niente da condividere con la saga originale, ma tenta di attirare un’altra fetta di pubblico, andando ad espandere il proprio dominio verso altri generi videoludici.

La demo che hanno reso disponibile in fiera consisteva in match 3vs3, dove la possibilità di comunicare coi compagni era però assente. Non siamo quindi in grado di dirvi come verrà implementata la chat ingame, caratteristica fondamentale per un titolo che fa della cooperazione tra giocatori il suo punto di forza.

Con il gunplay mi sono trovata abbastanza a mio agio nel corso di tutte le partite e ho notato che il passaggio da un’arma all’altra durante gli scontri risulta particolarmente intuitivo e veloce. Nella demo che abbiamo avuto occasione di provare erano disponibili solamente due armi, ma erano già evidenti le grandi possibilità di personalizzazione offerte dal titolo; non possiamo fare altro che sperare che le nostre sensazioni positive possano poi applicarsi a tutta la produzione.

Una particolarità che è stata aggiunta in Umbrella Corps è la possibilità di usare una particolare arma negli scontri corpo a corpo; si tratta di una sorta di piccone curvo chiamato “Brainer” che permette di attaccare i nemici nei modi più disparati e di riuscire a stravolgere la situazione più disperata grazie ad un potente attacco a distanza ravvicinata.

In Umbrella Corps non è importante solo l’attacco, ma anche la difesa. Le coperture presenti sono comode ed intuitive, visto che viene espressamente segnalato a schermo quali si possono usare, in ogni situazione. Necessitando di una grande reattività durante gli scontri, non possiamo che elogiare le meccaniche di copertura dell’ultima fatica Capcom e speriamo che si dimostrino tanto comode ed intuitive anche nelle altre mappe di gioco.

 

 

Resident Evil: Umbrella Corps è riuscito a divertirci grazie ad un gameplay rapido e curato
L’unica mappa disponibile nel corso di questa demo, infatti, era un vecchio laboratorio dismesso su due piani, dalla struttura non particolarmente articolata. Ciò che la rendeva particolare erano gli elementi dello scenario attorno al giocatore (come una scrivania riversa a terra, un armadietto sporco di sangue o un angolo dietro il quale non sapevi cosa ti aspettasse) che rendevano l’azione del tutto imprevedibile. Ho provato in prima persona questa imprevedibilità, visto che la mia seconda morte è stata provocata da un giocatore nascosto dietro la porta, che mi stava aspettando pronto ad uccidermi con un solo colpo.

Durante la prova sono riuscita a testare due modalità, la prima era un 3vs3 in cui la squadra che faceva più uccisioni vinceva, come nel più classico dei team deathmacth, mentre nella seconda, appartenente alla categoria dei “cattura la bandiera”, bisognava trovare una valigetta presente nello stabile e portarla in salvo nel minor tempo possibile e, ovviamente, senza venire uccisi.

 

Le sorprese che questa titolo ha da svelarci sono ancora tante e, nonostante non siano presenti le atmosfere horror caratteristiche dei primi capitoli della serie, siamo certi che Resident Evil: Umbrella Corps saprà colpirci quando uscirà, a maggio 2016, su PlayStation 4 e PC.

 

 

Commento
Devo ammettere che provare Resident Evil: Umbrella Corps è stata un'esperienza piacevole, non si tratta certo di un capitolo pensato per gli appassionati della saga principale, ma l'ambientazione riesce a catturare e il gioco si dimostra frenetico, mai noioso e obbliga il giocatore a ponderare con attenzione le proprie mosse, per non finire ucciso in pochi secondi dal team avversario.
Pro e Contro
Atmosfera appassionante
Gameplay frenetico
Interessanti interazioni con gli zombie....

x ....peccato però che gli zombie non siano un fattore di pericolo nella modalità online

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