Troppa tv fa male.
Lo sa bene Larry, il protagonista dell’italianissimo
Landflix Odissey, platform attualmente in fase di raccolta fondi su
Kickstarter, che si ritrova suo malgrado a dover affrontare dall’interno alcuni dei più popolari universi televisivi.
Nell’attesa di un’uscita completa, il team di
Fantastico Studio si è portato avanti con
una demo che abbiamo provato per voi. Due livelli, niente di troppo eccessivo, ma che si sono rivelati decisamente più impegnativi del previsto.
Netflix and chill kill
Se non fosse già estremamente palese da subito, il team di Fantastico Studio ci ricorda nella propria pagina Kickstarter che quello che abbiamo per le mani è un prodotto a tema parodistico. In tutto e per tutto, compresa la sua premessa.
Mentre il nostro Larry stava facendo binge watching sulla propria piattaforma di streaming on-demand preferita (
che per non infrangere alcun copyright chiameremo N. flix… anzi, no, così è troppo esplicito…
Net F.), all’improvviso si ritrova trasportato all’interno della dimensione parallela in cui questi show sono reali, complici le sei batterie nucleari dello zio Doc (ispirato al Doc Brown di
Ritorno al Futuro) rimediate casualmente al posto delle normali.
…qualcuno qui è un fan dei Simpson…
A complicare le cose ci si mette un piccolo robot, inviato dal
malvagio CEO di Landflix a rubare proprio quelle batterie. Il piano è semplice: usarle per fuggire dalla dimensione alternativa e conquistare il nostro mondo con la sua armata di personaggi immaginari.
Dopo un breve scontro, e informato dallo zio Doc che quella è l’unica strada per tornare a casa, Larry si ritrova a dover recuperare cinque delle sei batterie in altrettanti show televisivi. Saremo quindi chiamati ad affrontare le cospirazioni governative e gli orrori cosmici di Peculiar Stuff (
Stranger Things), l’inverno e le armate di morti in Elder Thrones (
Game of Thrones), ninja e gangster in Blindevil (
DareDevil), una feroce guerra tra il cartello messicano e la gang del fast food in Going Mad (
Breaking Bad) e zombi e umani deviati in The Standing Zombie (
The Walking Dead).
Semplice, no?
Hai un telecomando in tasca o sei contento di vedermi?
Se nella premessa c’è molto di simpatico ma ben poco di originale (a parte le trovate per non infrangere i copyright), a livello di meccaniche
i due livelli provati nella demo rendono decisamente maggior giustizia al lavoro del team italiano. Il gioco si articola come
un platform in stile Megaman, con tanto scelta degli stage, poteri intercambiabili e barra della vita (tre cuori, per cominciare). A ogni serie corrispondono vari “episodi”, con un boss finale da sconfiggere.
Inizialmente, però, la sfida è decisamente impari. Di base, infatti,
Larry può contare solo sul proprio salto per colpire i nemici più piccoli. I nemici più grandi dovranno essere prima storditi con un rutto proiettile o un rutto granata, ma questo ci sarà possibile solo
dopo aver fatto il pieno di birra dai boccali sparsi per i livelli.
E’ presente inoltre un negozio in gioco, dove scambiare i progetti raccolti (tre in ogni puntata) con potenziamenti permanenti alla barra d’energia o altre piccole migliorie alle capacità di base, ma difficilmente riusciremo a metterci le mani prima di una bella fetta di gioco.
In nostro soccorso, fortunatamente, giunge un alleato per ciascuna ambientazione, che ci donerà
un potere specifico da utilizzare liberamente anche al di fuori della propria serie. Nei due livelli di prova che abbiamo giocato, legati a Stranger Things e Game of Thrones, gli equivalenti copyright-friendly di Dustin e di Jon Snow ci insegnano l’uso rispettivamente del telecomando (in grado di spostarci nell’Altro Lato, un mondo “alternativo” stile Sottosopra) e della spada magica, per attaccare e pietrificarci in difensiva.
Inoltre, benché i singoli potenziamenti siano legati espressamente alla serie in cui vengono acquisiti,
molti livelli hanno percorsi alternativi, passaggi segreti o altro ancora da esplorare grazie all’uso di uno o più oggetti. Il che va a tutto vantaggio del giocatore,
aumentando in maniera drastica la rigiocabilità delle “puntate precedenti”.
Binge watching estremo
Questa medaglia, però, ha anche una seconda faccia: nonostante la
non linearità di Landflix Odissey (ogni serie può essere completata indipendentemente dalle altre), alcuni livelli fungono da tutorial non solo per le abilità specifiche della serie, ma anche in generale per il gioco, in particolar modo quelli di Peculiar Things. Il che significa che un giocatore che si lancia nell’avventura partendo da un qualsiasi altro punto,
rischia di trovarsi ad avere davanti abilità, potenziamenti e un’interfaccia grafica che non comprende. Certo, non si tratta di un fattore così limitante, e le meccaniche di base sono abbastanza intuibili con un po’ di pratica, ma è un aspetto che fa sentire la
mancanza di un vero livello introduttivo in stile Megaman.
Trattandosi comunque di una demo parziale su un titolo ancora in fase di sviluppo, su questo punto ci sentiamo di sospendere temporaneamente il giudizio. Inoltre,
Landflix Odissey ha abbastanza varietà da offrire che volendo, a volte, potremmo anche soltanto tirare dritto da un checkpoint all’altro ignorando gli avversari.
Sulla facilità del farlo… beh, questa è un’altra storia…
Commento
Pro e Contro
✓ Ottima varietà di ambientazioni
✓ Controlli fluidi
✓ Difficile ma quasi mai frustrante
x Mancanza di un "vero" livello tutorial
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