Ha ancora senso il multiplayer locale?

Tenete a mente questa domanda. Ci servirà dopo. Detto questo, iniziamo questa anteprima di Death Blonde. Anteprima perché il gioco sviluppato da Fabio Consorti e Federico Della Bona ancora non è uscito su Steam. Quella che ho provato io è una demo con una sola mappa a disposizione. Pochino forse, anche se credo, o spero, sia abbastanza per dare qualche accenno su quello che sarà poi il gioco.

Demo che io ho provato in anteprima, ma che voi durante il festival autunnale di Steam potrete tranquillamente scaricare e provare. Beh, senza dilungarci oltre, scaldiamo i motori e prepariamo le munizioni.

l’unica mappa a disposizione

Musica e motori

Ho unito le due componenti di Death Blonde in un solo paragrafo sia perché semanticamente collegate (la parola “motore” di solito la associamo al suono del motore e la musica… non serve che lo spieghi), sia perché sono il fulcro di tutto il gioco. Partiamo dalla più semplice: la musica. Devo dire che ho amato la musica. Adoro sia l’heavy-metal che la musica elettronica, e questa fusione mi ha incuriosito non poco. Il problema è che solo un brano ripetuto in loop dopo un po’ scoccia. Quindi bella, ma spero che in futuro ci sia un po’ di varietà, perché le potenzialità ci sono tutte.

Passiamo ora ai motori. Come ho detto sopra ho legato le due parole perché entrambe sono legate al sonoro, ma per i motori ci allarghiamo un po’ e parliamo di macchine in generale. Il gioco è un battle arena ad una vita sola. Chi rimane per ultimo vince. Ognuno di noi partirà con una macchina armata di tutto punto e sarà possibile trovare dei potenziamenti sparsi per la mappa. Questi potenziamenti daranno boost in velocità o diverse armi (plasma, pompa, ecc.). Molto interessante è il timer in alto al centro. Allo scadere del tempo si scatenerà letteralmente l’inferno in terra: macchine della morte controllate dalla CPU vi inseguiranno fino a che non ne rimarrà solo uno in vita.

Bene, partiamo con il primo problema: non si può scegliere la propria macchina. Si tratta di una demo, quindi suppongo sia una scelta dettata da fattori pratici, però io volevo essere il giocatore 1 e usare la macchina viola! A parte le stronzate, per ora diamo il beneficio del dubbio, ma come consiglio spassionato agli sviluppatori: fate personalizzare l’auto in qualche modo. Aiuta molto l’immersione.

La macchina viola è la migliore. Punto.

Passiamo al secondo problema: mirare e sparare mentre si guida (e si drifta). Se ci hanno insegnato che stare al telefono mentre si guida è un problema, beh conviene ampliare il regolamento e aggiungere anche le armi da fuoco. Guidare e sparare è davvero difficile. Il modo migliore è scontrarsi paraurti contro paraurti e sparare all’impazzata sperando di non morire prima dell’avversario. La CPU stessa usa questa tecnica per sconfiggerti, vani sono stati i miei tentativi di farmi inseguire per farla esplodere sulle casse di esplosivo sparse per la mappa. E non parliamo degli amici! Da giocatori tutti cercavamo il modo più efficiente per vincere, e per questo motivo facevamo sempre dei frontali improponibili per finire poi a crivellarci di colpi pregando di non morire. Quindi altra cosa da migliorare assolutamente.

Per il resto la macchina si guida bene, i drift funzionano e l’unica mappa che ho potuto provare è complessa abbastanza da farti pensare a diverse strategie per aggirare l’avversario. È arrivato il momento, però, di rispondere alla domanda iniziale e di spiegare la meccanica che più mi ha attirato quando mi è stato chiesto di provare questo gioco: il multiplayer locale.

Design e Multiplayer locale

Piccolo accenno veloce al design di Death Blonde. Mi piacciono i colori. Forse leggermente meno intensi perché dopo un po’ gli occhi si stancano, ma questi colori così forti, con questi modelli a metà tra il disegno e un modello poligonale abbozzato e colorato, mi fanno impazzire (non lo definirei neanche cel-shading, perché non ha tutti questi contorni).

Il multiplayer locale è a schermo condiviso
Esaurito questo discorso parliamo del multiplayer locale. L’unico modo per giocare a questo gioco è sfruttare questa, forse anacronistica, modalità di gioco, a meno che non si voglia giocare solo con la CPU ovviamente. Perché trovo strana questa scelta? Beh, perché il coronavirus ci ha dimostrato che internet è una risorsa preziosa, soprattutto per il gaming. Obbligare i giocatori a cercare degli amici per farli venire a casa e giocare mi sembra un po’ troppo esagerato ora come ora. Sia chiaro, io amo questi giochi e amo alla follia i giochi da tavolo, ma perché non metterla come scelta opzionale? Con la doppia scelta si accontenterebbero sia i giocatori come me che amano il multiplayer locale, sia coloro che vorrebbero giocare con gli amici ma che magari sono troppo distanti per raggiungerli.

Ci sono dei modi per giocare a distanza ovviamente: usare il remote play di Steam o usare Parsec. Sono metodi, però, un po’ macchinosi per il giocatore medio. Quindi giocando a questo gioco io mi sono posto questa domanda: ha ancora senso il multiplayer locale? Sinceramente non lo so. Spero che sopravvivano queste modalità perché la sensazione di avere accanto un amico e giocare è impagabile, ma devo fare anche i conti con la realtà: più l’età avanza e più il tempo a disposizione per vedersi è poco… Sapete cosa? Tanto questa anteprima finisce qua. Ho giocato una demo che voi stessi potete provare. Quindi cercate Death Blonde su Steam, scaricatela, giocateci e poi venite qui sotto nei commenti a scrivermi cosa pensate sia del gioco sia del multiplayer locale in generale. Sono davvero curioso.

Accendete i motori e partite.

Commento
La demo è molto interessante. Qualche difetto assolutamente migliorabile e purtroppo una sola mappa disponibile. Le potenzialità ci sono tutte, provatelo e fatemi sapere.
Pro e Contro
Buon design
Idee di gameplay interessanti
Bella musica...

x ... Peccato sia solo un brano
x Combattimento da rivedere
x Solo multiplayer locale

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