Tra i generi di maggior successo all’interno del mondo dei manga non possiamo non citare assolutamente gli shojo, opere dedicate a un pubblico femminile che grazie alla loro varietà contengono alcuni capolavori assoluti.

In questo articolo andremo proprio a consigliarvi quelli che secondo noi sono i migliori manga di genere shojo da leggere assolutamente, sia per i fan del genere che per chi ci si approccia per la prima volta.

Ovviamente, come suggerisce il titolo, saranno inclusi solamente opere manga, andando così per logica ad escludere light novel o altre categorie di opere cartacee.

Se siete qui probabilmente già saprete tutto su questo tipo di opere, ma se non dovesse essere così vi lasciamo qua il nostro approfondimento che spiega perfettamente cosa sia la categoria Shojo.

Se invece che alla lettura preferite vedere anime vi lasciamo qua il quasi omonimo articolo

Banana Fish

Banana Fish
Iniziamo con un’opera che ormai è un vero e proprio cult in Giappone che pian piano sta entrando sempre più nell’immaginario anche dei lettori occidentali. Vi basti sapere che quest’opera data la sua fama viene persino citata in diverse opere letterarie di autori internazionali.

Ci stiamo riferendo a Banana Fish, un manga shojo dell’autore Akimi Yoshida, pubblicato dal 1985 al 1994 sulla rivista Bessatsu Shojo Comic.

La trama vede come protagonista Ash Lynx, leader di una gang che si ritrova coinvolto contro la sua volontà nelle indagini su un misterioso susseguirsi di suicidi che stanno accadendo a New York nel 1985.

L’indagine di Ash è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di eventi, dato che le radici di questa storia inquietante di eventi risalgono a ben 12 anni prima durante la guerra del Vietnam.

Unico indizio che collega gli eventi a distanza di tutti questi anni? Le misteriose parole “Banana Fish“.

Una lettura che adorerete se siete appassionati delle storie a stampo giallo e che vi terrà con il fiato sospeso mentre attenderete la rivelazione di un nuovo indizio o la risoluzione del caso.

Cardcaptor Sakura

Sakura con i suoi amici
Secondo manga in lista, secondo cult. Stiamo parlando di Cardcaptor Sakura, opera delle famosissime CLAMP vincitrice di molteplici premi come quello di manga dell’anno del 2001 secondo il Seiun Award.

Per i pochi a cui il nome delle autrici non sarà famigliare, le CLAMP sono un gruppo di mangaka conosciute principalmente, oltre che per lo stesso Cardcaptor Sakura, per opere del calibro di Magic Knight Rayearth e Code Geass, di cui sono le character design.

La protagonista Sakura, una bambina che frequenta ancora le scuole elementari, un giorno apre per caso uno strano libro di una biblioteca e, senza volerlo, scatena lo scioglimento del sigillo che teneva imprigionate le Clow Cards. Queste sono delle carte intrise di poteri magici che si disperdono in giro per tutto il paese.

Le carte se non ritrovate rischiano di scatenare una catastrofe, motivo per cui Sakura e il suo gruppo iniziano la loro avventura per ritrovarle tutte.

L’opera in questione è uno dei pilastri del genere Shojo grazie anche alla sua convincente formula con cui vengono narrati gli eventi. Ai capitoli dove sono presenti i molto validi combattimenti della serie sono infatti contrapposti dei piacevoli intermezzi di genere slice of life che approfondiranno i personaggi.

Glass no Kamen

Glass no Kamen
Glass no Kamen, conosciuto in Occidente come Il grande sogno di Maya, è un manga scritto dall’autrice Suzue Miuchi. È iniziato nel 1976 ed è ancora in corso dopo la bellezza di 45 anni di serializzazione sulla rivista Hana to Yume.

Per aggiungere un po’ di prestigio al discorso, va detto che il manga si è classificato al 21° posto nel sondaggio Manga Sosenkyo 2021, indetto da TV Asahi per stabilire le opere preferite dei cittadini giapponesi.

La vicenda racconta la storia di una ragazza di nome Maya che sogna di diventare una grande attrice. La protagonista, orfana di padre, vive con la madre Haru in un appartamento sopra il ristorante cinese dove la madre lavora.

Di natura impacciata, un giorno Maya ha la fortuna di essere notata da Chigusa Tsukikage, nota insegnante di teatro e attrice, che la vede intrattenere dei bambini recitando parti di uno sceneggiato.

Inizia così la sua storia di soddisfazioni e ostacoli con l’obiettivo fisso di sfondare nell’industria dello spettacolo.

Come piccola curiosità vi facciamo sapere che nel gennaio del 2020 in Giappone è stato messo in scena lo spettacolo teatrale nominato “La Dea Scarlatta“, ispirato all’opera, che ha riscosso un successo non indifferente.

Questo manga è facilmente considerabile come uno dei più importanti nel suo genere. Il motivo è imputabile alla sua storia molto originale e diversa dalle altre, a tema teatro e spettacolo.

From me to you

Sawako e Shota
From me to you è un manga scritto dall’autore Karuho Shiina vincitore del prestigioso premio Kodansha nel 2008, un titolo di importanza non indifferente nel panorama anime e manga giapponese. Edito sulla rivista Bessatsu Margaret, vede il suo inizio nel 2006 e la sua fine nel 2017.

La protagonista, di nome Sawako, viene chiamata in modo derisorio “Sadako” dai suoi compagni di classe per la sua somiglianza con l’omonimo personaggio di Ring, la versione giapponese del quasi omonimo e famoso film horror occidentale The Ring.

Un giorno però la ragazza farà la conoscenza di Shota, un ragazzo molto popolare nella loro scuola, che la tratterà con riguardo facendola sentire sempre meno emarginata e con il quale sboccerà ovviamente un profondo amore.

Inutile dirlo, è un manga immancabile per tutti gli appassionati delle opere romantiche.

Fruits Basket

Tohru e Hatsuharu Soma
Ritorniamo ad un’altra opera indubbiamente cult e di rilievo notevole. Questa volta ci stiamo riferendo a Fruits Basket, manga scritto e disegnato da Natsuki Takaya, pluripremiato con riconoscimenti quali il già citato premio Kodansha nel 2007 e l’American Anime Awards come miglior manga.

Come se non bastasse è impossibile non citare il fatto che ha venduto la bellezza di 18 milioni di copie solo in Giappone.

Tohru Honda, la protagonista, è una ragazza orfana di entrambi i genitori che vive precariamente in una tenda in mezzo al bosco in attesa che la sua casa venga ristrutturata.

Un giorno, quando viene invitata a vivere dal suo compagno di classe Yuki e i suoi cugini Kyo e Shigure, scopre casualmente che loro e tutti i membri della famiglia sono affetti da una maledizione per cui quando vengono abbracciati da una persona del sesso opposto, si trasformano in animali dello zodiaco cinese.

Tohru decide, colpita da questa storia, di aiutare i ragazzi a combattere e sciogliere questa crudele maledizione.

Non esageriamo nel dire che questo manga è probabilmente uno dei migliori che potrete leggere nel target shojo, nonché forse uno dei migliori in generale. I già citati premi che ha ricevuto ci danno un ulteriore conferma, quindi dategli un’occasione e non ve ne pentirete.

HoriMiya

Kyoko Hori stesa sul banco di scuola
Nato come manga yonkoma, ovvero un manga che si differisce dagli altri per essere una raccolta di strisce umoristiche, HoriMiya è un’opera che ormai è entrata saldamente nell’immaginario degli appassionati dei manga shojo. Ha inizio nel 2007 ed è scritto dal mangaka conosciuto come HERO.

L’opera ha il vanto di avere ben 6 volumi su 10 che hanno sfiorato le 100mila copie vendute solo in Giappone.

La trama è tanto semplice quanto efficace e vede come protagonisti Kyoko Hori, una ragazza solare ed estroversa molto popolare fra i compagni, ed Izumi Miyamura, che al contrario è introverso e cupo. Nonostante queste loro radicali diversità i due finiscono per creare un’intesa non da poco che ci accompagnerà per tutta la durata dell’opera.

Se siete fan dei manga romantici e non disprezzate un po’ di sana comicità ad accompagnare il tutto allora la vostra scelta deve per forza ricadere qua.

Lady Oscar

Oscar e François
Lady Oscar è indubbiamente uno dei manga shojo più importanti di sempre, nonostante venga spesso ricordato principalmente per la serie animata. Nato dalla penna di Riyoko Ikeda nel 1972 e serializzato sulla rivista Margaret viene tutt’ora celebrato sia dalla critica che dal pubblico nonostante i quasi 50 anni passati dalla prima uscita.

Ambientata nella Francia del XVIII secolo, la serie descrive la vita nella corte di Versailles dall’incoronazione di Luigi XVI fino alla Rivoluzione del 1789, seguendo le vicende della giovane regina Maria Antonietta d’Austria e di Oscar François de Jarjayes, sua coetanea.

Oscar è stata allevata dal padre seguendo una dura disciplina militare, proprio come se fosse un maschio, e riveste la carica di comandante della Guardia Reale a protezione della regina.

Oltre che per la storia e i personaggi di per sé, l’opera viene ricordata anche per l’incredibile cura messa dall’autrice nell’ambientazione, descrivendo nel dettaglio sia com’era la vita al tempo della rivoluzione francese che narrandone gli avvenimenti con grande precisione.

Nana

Nana Osaki che fuma
Nana è un manga scritto da Ai Yazawa, vincitrice dell’ambizioso premio Shokugan per la categoria shojo. Difficilmente non lo avrete mai sentito quantomeno nominare, dato che può a mani basse essere considerato come uno dei manga più famosi ed importanti di sempre.

Protagoniste dell’opera sono due ragazze chiamate entrambe Nana che un giorno si incontreranno per caso su un treno diretto a Tokyo.

Nana Osaki, la prima, si sta dirigendo verso la città per avere successo con la sua band mentre Nana Komatsu, la seconda, invece ci va per raggiungere il suo ragazzo.

Nonostante le due personalità molto diverse, entrambe andranno d’accordo sin da subito, finendo col diventare grandi amiche e sostenendosi tra loro durante il corso della storia.

Se siete amanti delle opere sentimentali non dovrete per nessun motivo saltare Nana, anche solo per la sua immensa importanza storica.

Sailor Moon

Tsukino Usagi con Luna in braccio
Sailor Moon è una di quelle opere entrate così tanto nell’immaginario e nella cultura globale che non credo abbia bisogno di lunghe presentazioni. L’opera di Naoko Takeuchi è infatti uno dei maggiori esempi di cultura pop giapponese diffusi nell’intero mondo.

La storia vede come protagonista Usagi Tsukino, una studentessa di terza media come le altre, che incontra un giorno una strana gatta parlante chiamata Luna.

Quest’ultima informerà la ragazza del suo destino come guerriera Sailor, con il compito di proteggere la Terra da diversi nemici. Per farlo dovrà prima riunirsi alle altre guerriere Sailor come lei e rintracciare con il loro aiuto la Principessa dell’antico regno lunare, Silver Millennium.

Come accennato in precedenza, vista la fama incredibile della serie non penso serva aggiungere altro, se non che è imperdibile per i fan non solo delle letture shojo ma dei manga in generale.

Se invece preferite l’esperienza tradizionale dell’anime, vi rimandiamo al nostro articolo che illustra come recuperare Sailor Moon. Anche la trasposizione animata infatti è una delle migliori serie anime adattate da manga shojo.

Yona – La principessa scarlatta

Yona, protagonista dell'omonima opera
E per concludere troviamo Yona – La principessa scarlatta, un manga scritto dall’autrice Mizuho Kusanagi e serializzato sulla rivista Hana no Yume.

La protagonista della storia è, come immaginabile dal titolo, Yona, una giovane principessa ed erede al trono del Regno di Koka. Conduce una vita tranquilla nel castello di Hiryu insieme al Re, all’amico nonché guardia del corpo Son Hak e al cugino Suwon, per cui prova sentimenti d’amore.

Le vicende prendono una strana piega quando Yona, durante la notte del suo sedicesimo compleanno, assiste all’omicidio del padre per mano del cugino nel tentativo di esurpare il trono.

Dopo esser stata salvata da Son Hak decide di partire con lui alla ricerca dei quattro Guerrieri Dragoni, le reincarnazioni dei Quattro Draghi originali della leggenda, per riprendersi il trono che le spetta di diritto.

Il manga rappresenta una lettura molto gradevole e piacevole se siete fan delle opere che hanno come cardine nella trama una lotta per il trono. Stesso discorso se siete fan delle ambientazioni e temi tradizionali orientali, di cui l’autore fa gran uso.

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