Konami ha annunciato una partnership come Bloober, confermando anche l’apertura all’outsourcing. Ma cosa vuol dire? Da parte di Bloober Team questa notizia ha significato grande soddisfazione, confermando i meriti alla casa polacca che ha sviluppato giochi come Layers of Fear, Observer e Blair Witch. Infatti anche la Konami ne ha riconosciuto le capacità, annunciando una collaborazione attiva nella creazione di nuovi contenuti. Tra i titoli più famosi di quest’ultima ricordiamo Metal Gear, Silent Hill e Suidoken.
“È un giorno storico per me e il culmine di anni di lavoro. Il fatto che una compagnia così rinomata come KONAMI abbia deciso di cooperare strategicamente con Bloober Team significa che anche noi ci siamo uniti ai leader mondiali dell’industria gaming diventando un partner alla pari dei leader di questo settore” Piotr Babieno, Bloober Team CEO
“Abbiamo fornito contenuti di intrattenimento unici e modi per goderne attraverso l’uso delle più recenti tecnlogie. Non vediamo l’ora di combinare i nostri punti di forza con quelli di Bloober Team per creare contenuti di alta qualità” Hideki Hayakawa, Presidente di Konami Digital Entertainment.
Leggendo la seguente intervista possiamo capire che l’intenzione della
Konami sia quella di collaborare con altri Team per scambiare conoscenze e sviluppare nuovi progetti. Ma anche riportare alla luce IP già presenti, arricchendole grazie alla collaborazione con altri sviluppatori.
- D: Bloober Team sta sviluppando un nuovo titolo KONAMI?
- R: Siamo eccitati all’idea di lavorare con Bloober Team e altri partner di sviluppo molto apprezzati per produrre giochi legati a nuove e già presenti IP.
- D: Questo significa anche in future KONAMI si affiderà a case di sviluppo esterno per gestire le proprie IP?
- R: La nostra alleanza con Bloober Team fa parte di un’area in cui stiamo continuando a evolvere il nostro approccio allo sviluppo dei giochi. Continueremo a esplorare partnership con una varietà di studi di sviluppo, così come continueremo a sviluppare internamente progetti chiave tra i nostri team, come abbiamo fatto per molti anni.
Tutto questo di cui abbiamo parlando ha un nome ben preciso:
outsourcing. Ma cosa vuol dire?
Outsourcing
Con il termine
Outsourcing si intende
“L’appalto a una società esterna di determinate funzioni o servizi, o anche di interi processi produttivi”. In questo caso, come abbiamo visto delle dichiarazioni e dall’intervista, la collaborazione Konami-Blooper è nata proprio per unire conoscenza, abilità, idee per lo sviluppo di nuove e già esistenti IP. Potrebbe essere l’indizio per lo sviluppo di un nuovo
Silent Hill? Se questo metodo contribuisce al supporto di studi “meno” famosi o più piccoli, ben venga. Unire e far collaborare persone con esperienze ed idee diverse porta sempre benefici. Inoltre ricordiamo che
Konami non è l’unica che si affida all’acquisto di altre case di sviluppo per poi affidargli incarichi legati ad un videogioco. Ad esempio Nintendo, anche se non acquista direttamente, stringe accordi di collaborazione con case di sviluppo esterne, come ha fatto recentemente per alcune parti del
sequel di Breath of the wild, con Monolith Soft.
Quindi si,
l’outsourcing in questi casi è un’ottima notizia, che permette a case più piccole di acquistare visibilità e dà la possibilità, a noi giocatori, di veder tornare in scena IP a cui teniamo, legate magari alla nostra gioventù.
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