Si fa un gran parlare del supporto al secondo schermo per Switch, ma se fosse il preludio ad una versione solo docked della console?

L’aggiornamento firmware 10.0.0 di Nintendo Switch ha introdotto, tra le altre cose, il supporto preliminare ad un hardware denominato NX-AbcD. Questo, almeno, è quanto affermato da Mike “Hexkyz” Heskin, reverse engineer che in questi giorni di clausura forzata si è divertito ad esplorare a basso livello l’update rilasciato da Nintendo. Tra le varie informazioni emerse dalla sua analisi la più interessante è senza dubbio il riferimento a NX-AbcD. Il pensiero di tutti è andato subito a Switch Pro. Una ipotetica versione potenziata di Nintendo Switch di cui si parla con una certa insistenza fin da prima dell’annuncio di Switch Lite. Ma c’è un dettaglio che tradirebbe Nintendo, dando l’analisi di Heskin per buona. L’aggiornamento in questione introdurrebbe un supporto preliminare ad un secondo schermo per Nintendo Switch.

E se NX-AbcD fosse una Switch solo domestica, da utilizzare con un controller dotato di schermo?

Pensiamoci: al momento Nintendo è sul mercato con essenzialmente due modelli di Switch. Switch e Switch Lite condividono la piattaforma hardware e la libreria software, ma intercettano due esigenze diverse. Ed è diversa anche la loro Esperienza Utente. Sì, Switch è utilizzabile anche in modalità portatile, ma a differenza della controparte Lite strizza l’occhio a chi ritiene importante il multigiocatore (locale, ovviamente) e fa il possibile per metterlo a suo agio. Sia che stia giocando in mobilità, che voglia farlo nel salotto di casa. Switch è insomma la perfetta console post-sociale. Switch Lite ha un’Esperienza Utente più chiusa in sè stessa, più single player. È chiaro guardandole la pulsantiera, che oltre a non essere removibile a sinistra ostenta quel D-Pad che sulla versione ibrida manca, con non pochi problemi.

I due modelli si sovrappongono, ma non al 100%. È qualcosa di molto diverso dall’ecosistema Microsoft o da quello Sony, dove tendenzialmente i modelli base delle console sono in competizioni con le loro versioni Pro, con supporto 4K e cavalli extra sotto la scocca. Un’eventuale Switch Pro riprenderebbe questo approccio, diventando un’alternativa al modello base. Tutto questo, piazzandosi (presumibilmente) ad un prezzo di vendita superiore e cercando di aggiungere il supporto 4K tramite upscale, salvo rivoluzioni dell’hardware della macchina. È una filosofia molto distante da quella predicata da Nintendo nelle ultime tre generazioni, e che nel complesso non porterebbe benefici all’ecosistema Switch. Chi non ha ancora acquistato la console di certo non lo ha fatto per la mancanza del 4K, specie considerando che sulla macchina comunque mancano diversi servizi che invece su PS4 e soprattutto su One ci sono.

Una Switch senza schermo sarebbe la quadratura del cerchio

Ragionando al contrario, la soluzione più logica è questa. In un mondo dove i due competitor diretti puntano a vendere macchine a partire da 399€, togliere lo schermo da Switch taglierebbe i costi della console ibrida. Che a questo punto non sarebbe più ibrida, ma diventerebbe una perfetta porta di ingresso low cost per chi vuole entrare nel mondo Nintendo senza spendere i 249€ di Switch Lite o i 329€ del modello tradizionale. Intercettando un’utenza che di nuovo non si sovrappone alle soluzioni già sul mercato, perché il pubblico di Switch Lite è fondamentalmente diverso. E quello del modello ibrido di Switch si posiziona a cavallo tra i due. Con un prezzo competitivo una soluzione del genere sarebbe tremendamente più efficace di Switch Pro, specie considerando che la maggior parte dei giochi non fanno perno sul touchscreen della macchina.

Ed è qua che diventa chiave il supporto al secondo schermo anticipato dal firmware.

La mossa potrebbe essere quella di vendere NX-AbcD con i Joy-Con della versione ibrida o col Pro Controller. Rilasciando però al contempo un altro controller, in stile GamePad di Wii U, dotato di schermo ed utilizzabile con questo nuovo modello. È un’idea che durante la scorsa generazione non ha funzionato, ma perché a non funzionare era stata Wii U stessa. Lo scenario adesso è molto diverso, specie perché si sta ipotizzando una periferica opzionale, venduta separatamente proprio per tenere al minimo il prezzo del modello NX-AbcD.

nx-abcd switch domestica
Non è da sottovalutare anche questa considerazione: diverse persone non si fidano di Nintendo Switch. O meglio, hanno dubbi che la console possa essere lasciata sempre in modalità docked. Basta una semplice ricerca su Internet per rendersene conto, è pieno di topic sui maggiori forum di videogiochi. Nintendo stessa ha preparato una pagina dedicata al tema. Un’azienda che da sempre è attenta a questo genere di problematiche, e che ha lanciato 2DS proprio in virtù di un ragionamento simile, potrebbe cogliere la palla al balzo e monetizzare queste perplessità.

Il grande ritorno della Grande N nei salotti del videoludo è vicino?

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