Wonder Boy: The Dragon’s Trap arriva su iOS e conferma tutto quello che pensavamo sul mobile gaming: a parità di titolo si spende molto meno, ma con qualche asterisco

Cosa si può dire di Wonder Boy: The Dragon’s Trap? Stiamo parlando di un remake datato 2017 del (quasi) omonimo Wonder Boy III uscito sul glorioso Master System nell’89 e riproposto su Game Gear nel ‘92, che anche in questo quindi segue le orme dell’originale, facendosi portatile a due anni di distanza dalla release originale. L’ennesimo ricalco storico dell’operazione, nata appunto con l’idea di ricreare – e per quanto possibile attualizzare – un prodotto di ieri con gli strumenti di oggi, cercando di mantenerne immutato il feeling vecchia scuola. Insomma, un’operazione a la N.Sane/Reignited Trilogy (o se preferite, alla Shadow of the Colossus), in anticipo su un trend che sul finire di questa generazione ormai s’è andato sdoganandosi, ereditando il ruolo delle rimasterizzazioni.

Ci siamo già occupati di The Dragon’s Trap a suo tempo: è d’obbligo a questo punto spostare il focus su questa versione nello specifico

Riassumendo velocemente per chi si fosse perso l’appuntamento dell’altra volta, stiamo parlando di un platform d’azione con una spruzzata di meccaniche RPG, legata più che altro ad equipaggiamento e statistiche. Perfetto figlio della sua generazione, dominata dalle piattaforme a due dimensioni e soprattutto da icone che diventavano i portabandiera aziendali, sul modello di Mario per Nintendo e di Sonic per Sega (che farà proprio le scarpe al nostro Wonder Boy). Qualcosa che insomma, era pensato per la fruizione tramite controller e a distanza di trent’anni è ancora pensato per essere giocato con un pad in mano. Concept che è inutile dirlo, con il mondo mobile non si sposa alla perfezione, in particolare nell’ecosistema iOS. Non è più il 2010 e collegare un controller al proprio dispositivo Apple, sia un iPhone o una Apple TV, non è più un’utopia… Ma deve essere compatibile e avere il “bollino” MFI. L’alternativa è rassegnarsi e giocare le circa 10 ore di esperienza tutte con l’ausilio del touchscreen e del controller virtuale disegnato sullo schermo, sicuramente non la soluzione ottimale. Soprattutto perché Wonder Boy, in quanto residuato di un’altra epoca, picchia e picchia pure forte. La sfida di certo non manca e scendere in battaglia con una periferica più comoda diventa a tratti quasi fondamentale per sopravvivere, e al contempo non cadere nella tentazione di distruggere il proprio device per la rabbia.

Se volete giocare Wonder Boy: The Dragon’s Trap su iOS, mettete in conto un controller compatibile

Un problema che tra qualche mese (stiamo scrivendo queste parole sul finire di giugno 2019), quando in autunno sarà possibile utilizzare anche Dualshock 4 su iPhone, iPad e Apple TV, verrà pesantemente ridimensionato. Ma che al momento c’è, esiste e va messo in conto. E stiamo parlando di tre dispositivi non a caso, visto che è a questo punto che Apple Store sale in cattedra e mostra come dovrebbe funzionare davvero uno store virtuale (non diciamo e-shop solo perché Nintendo è arrivata prima): acquisti il prodotto e puoi utilizzarlo su qualunque dispositivo, purché sia iOS/tvOS – rimangono purtroppo esclusi ancora i Mac. Spendendo peraltro meno della metà di quanto si spenderebbe su console al momento, visto che sui canali “tradizionali” il prezzo del biglietto è di 19.99€ mentre App Store propone Wondery Boy a 8.99€. Meno di 10 euro per poi comunque poter giocare il prodotto dove si preferisce, tv di casa inclusa, con lo stesso feeling che si avrebbe su PlayStation 4. Certo, bisogna essere disposti (per il momento) ad acquistare un controller ad-hoc, e l’appetibilità aumenta in proporzione al numero di dispositivi iOS presenti in casa vostra, ma al netto di queste considerazioni c’è davvero poco da dire, The Dragon’s Trap su iOS è un’alternativa da valutare seriamente.

Verdetto
8 / 10
Mobile è (quasi) meglio
Commento
The Dragon’s Trap su iOS ha bisogno di un controller, poco da dire. Ed il fatto che questo autunno arriverà il supporto a Dualshock 4 mette chi è interessato all’aquisto ADESSO in una terra di mezzo da cui non è facile decidere se uscire o meno. Fatta questa dovuta premessa, è davvero difficile non consigliare un titolo di questa caratura su una piattaforma dove è venduto a meno della metà rispetto ai canali “classici”, specie se in casa si ha più di un dispositivo Apple.
Pro e Contro
Sempre splendido
Davvero cross-buy
Costa meno della metà che su console

x Va giocato con il controller

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