I Love Videogames
non esiste più. A ben vedere, non esiste più da un po’ di tempo.
La mattina del 28 luglio 2014 non è mai sembrata così lontana. Piena estate, embargo sulle recensioni di The Last of Us Remastered appena scaduto, nuovo sito, nuovo progetto. Sembra sinceramente passato molto più tempo, ma sono solo cinque anni e pure abbastanza scarsi. Eppure è cambiato tutto. E quello, l’I Love Videogames che non esiste più.I superstiti di quella che era la redazione dell’epoca si contano davvero sulle dita di una mano. Per ogni nome più o meno storico – più o meno importante – sparito dalla pagina “Redazione”, ne sono comparsi altri diversi.
Sinceramente? Migliori
La nuova redazione
Le persone davanti a tutto
Per una volta voglio mettere le persone davanti alla tecnologia. E quindi la prima grossa novità di I Love Videogames 5.0 – che per rompere con la tradizione non adotta un nome di versione in stile Android, come sempre fatto – sono i nuovi nomi in redazione. Background diversi, arte contro scienza come poteva succedere solo parlando di videogiochi. Uniti – ed era ora – a servizio della stessa causa: perché I Love Videogames alleggerito dei parrucconi adesso può finalmente puntare tutto sulla divulgazione, uscendo dall’ombra di chi voleva fare informazione in modo classico, 1.0, superato.
Alcune new entry provengono da studi più umanistici. Altre, sono in tutto e per tutto tecnici. Un paio (con mio grande piacere) sono veri e propri impiegati del videogioco, sviluppatori e game designer. Insieme, vogliamo giocare oltre le regole.
Il nuovo logo
V come Videogiochi, banalmente. Ma anche come cinque in numeri romani, come vittoria, come vaffanc*lo. Il restyling più importante della storia di I Love Videogames non poteva prescindere dal logo, più moderno e attuale, a riassumere quella che è la direzione di questo nuovo corso.
La nuova grafica
Lo sapevi? I Love Videogames è ad-free da tempi non sospetti. Puoi comunque supportarci tramite Amazon (qua per tutti i dettagli)
Per la prima volta il tema è stato riscritto da zero, sfruttando quello che abbiamo capito e imparato in questi cinque anni scarsi di attività. Si riparte dal nostro magazine, che per l’occasione si è tirato a lucido: meno caotico e più elegante, occupa finalmente tutta la finestra del browser a disposizione. Come farebbe la copertina di una rivista vera e propria. Non è un caso se poi infatti anche il corpo degli articoli va a richiamare le riviste, sfruttando tutto lo schermo e giocando con box, approfondimenti e citazioni invece di inserire i soliti banner pubblicitari o una colonna per i correlati.
Il magazine riporta gli ultimi tre contenuti che non dovreste perdervi, l’accesso al menu per la navigazione rapida e la ricerca e – easter egg – cliccando sul logo seleziona uno speciale dal nostro archivio e vi porta là.
Il concetto di shuffle, applicato alla lettura
Ma non ci siamo di certo dimenticati dei nostri podcast, e infatti c’è ampio spazio anche per l’ultimo episodio di Gameromancer. A questo proposito…
Gameromancer: il sottosopra
di I Love Videogames
La nuova grafica è larga parte basata su quella più moderna ed “estrema” di Gameromancer.com. È il trait d’union tra i due progetti del network, perché dove Gameromancer è bootleg, pirata, cyberpunk (insomma, videoludicamente scorretto) I Love Videogames invece va oltre le regole, ma senza doverle per forza rompere. Uno è il gemello cattivo dell’altro (e viceversa), e questo cambio di grafica ci ha permesso di ribadire il concetto anche dal punto di vista cromatico.
Per concludere
Non vogliamo stravolgere il lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi (per quello, appunto, c’è Gameromancer), a cui magari qualcuno di voi si è affezionato nel tempo. Però vogliamo portarlo al prossimo livello, imparando da quello che abbiamo sperimentato in questi anni di attività con l’obiettivo di rendere I Love Videogames 5.0 la versionemiglioredi I Love Videogames, un progetto finalmente coeso e che gioca per voi – e con voi – oltre le regole.
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