Se alle parole Metal Gear Philantropy è apparso un enorme punto interrogativo rosso sopra la vostra testa, vi consiglio di andare a recuperare subito una piccola perla della produzione cinematografica italiana che circola sul web da oltre 10 anni.

Perché per chiunque, come me, abbia mai amato la saga capolavoro di Kojima, vedere una trasposizione in live action così ben realizzata nonostante un budget tutt’altro che di rilievo, fu un vero miracolo. Senza parlare del fatto che fosse una produzione nostrana.

Insomma, tutto questo preambolo per dire che Hive Division – dietro appunto a Philantropy – nel frattempo è diventata una realtà produttiva di rilievo, collaborando con giganti del settore come Mediaset e Amazon. È quindi giusto non solo dare lustro ad una realtà indipendente che ha saputo distinguersi, ma anche evidenziare come il nuovo cortometraggio appena prodotto cerchi di valorizzare la storia ed il folklore italiano attraverso una produzione fantasy.

“La Fiamma” è una storia scritta e diretta da Giacomo Talamini in lingua cimbra, che attinge a piene mani alle leggende del popolo cimbro. La storia vuole rappresentare un elogio del potere della fantasia e del senso che l’immaginazione può dare alla nostra esistenza.

Riporto di seguito la sinossi dal comunicato gentilmente inviato alla redazione:

L’inverno incombe su di un remoto villaggio di montagna. Il giovane Elk, figlio del capovillaggio, soffre di un male apparentemente incurabile. Gli adulti si sono allontanati dal villaggio in cerca di un dottore, lasciando lui e i suoi coetanei da soli. Ma una presenza funesta, emersa delle misteriose leggende del suo popolo, inizia a tormentarli. Una presenza che solo Elk è preparato ad affrontare.

Dietro “La Fiamma” oltre al nome di Hive Division c’è una collaborazione con The Best Blend, nonché la partecipazione di Wahtari Studio, Frame by Frame e Makinarium.

Gli scenari de La Fiamma sono tutti nostrani. Il cortometraggio è infatti ambientato sugli altopiani al confine tra il Veneto e la Provincia di Trento. La fotografia principale è stata realizzata a Cima Sappada (UD), mentre le riprese in esterni sono state realizzate in svariati luoghi montani del Veneto, tra i quali la Piana di Marcesina, l’Altopiano del Cansiglio, la Val Visdende e il Massiccio del Grappa.

I giovani attori coinvolti sono Martina Ambrosino (Nairi), Jacopo Barzaghi (Elk), Matteo Tagliaferro (Trestar) e Andrea Pellegrino (Menokk) affiancati dalla guaritrice (Carla Camporese) e dal Capovillaggio (Gianluigi Meggiorin). Il doppiaggio è poi diretto da un nome piuttosto noto e caro ai videogiochi e agli anime – quello di Maurizio Merluzzo, dietro a voci di Dragon Ball, One Piece, Assassin’s Creed, The Last Of Us e altri ancora.

Lo sforzo principale del team è stato sicuramente quello di preservare una lingua ormai morta: quella cimbra. Collaborare con l’Istituto Cimbro di Luserna è stata la chiave vincente perché il team potesse accedere al corpus culturale e linguistico del popolo, un elemento importante perché le vicende narrate dal regista potessero risaltare. L’interpretazione dei giovanissimi attori in tal senso lascia davvero il segno.

Un fantasy che riprende il folklore nostrano
Dopo essere stato selezionato in numerosi festival (tra cui il Sulmona International Film Festival e il ValdarnoCinema Film Festival) e dopo aver ottenuto riconoscimenti all’Asti Film Festival (Miglior Cortometraggio), Visioni Fantastiche (Miglior Cortometraggio) e al FiPiLi Horror Fest (Migliori Attori ed Effetti speciali), “La Fiamma” approda su YouTube, disponibile gratuitamente per chi vorrà guardarlo, condividerlo, commentarlo.

Più volte ho parlato su I Love Videogames di ciò che non funziona a livello nazionale e non riguardo a videogames e affini. Per una volta dunque fa piacere fare di questa nuova produzione di Hive Division e la casa di produzione stessa un riferimento, per dimostrare e dimostrarmi che ci sono realtà anche nostrane degne di nota e fiducia a cui ispirarsi. Realtà che possano essere esempio per molti, per farsi avanti e mettersi in gioco.

In chiusura non resta che elogiare e anche incoraggiare Hive Division, augurandogli un futuro di successo in cui, si spera, i ragazzi dietro lo studio avranno coronato il sogno dietro le loro ispirazioni videoludiche.

#LiveTheRebellion