A più di venti anni di distanza un membro del team di sviluppo XBox rivela un easter egg nel menù. Ciò che serve è un semplice CD audio – e una XBox di venti anni fa, che è forse la parte più complicata. La console consentiva di copiare le tracce audio sul suo spazio di archiviazione, ed è proprio questa funzione che dà accesso al piccolo segreto.
Il trucco è copiare la traccia audio e rinominarla “Timmyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!“, con ventisei “y” ed un punto esclamativo alla fine (in pratica raggiungendo il limite caratteri della console). Fatto ciò al termine della copia qualcosa cambia. L’easter egg è nel menu Impostazioni della console, sotto “Info di sistema”, dove le info di sistema vengono sostituite dai nomi dei quattro sviluppatori del menu di XBox.
È una piccola perla, nascosta dietro un paio di passaggi che hanno sicuramente un inside joke alle spalle. “Timmy” è il Punto di XBox, che rivela il lato B di una card che è stata sempre sotto gli occhi di tutti (anche se nel 2001, e probabilmente nemmeno oggi, nessuno leggeva le info di sistema).
Un Punto può bastare a farsi conoscere
“Timmy” è il ricordo di un tempo in cui sviluppare videogiochi non sempre risultava nell’essere famosi. Un tempo che diciamocelo, non è ancora propriamente passato – perché ci sono i credits, ma sono così lunghi che ricordare tutti i nomi è improbabile. E le condizioni in cui si lavora non sono andate a migliorare un granché.
E pensare che c‘è voluto davvero un Punto perché alcuni potessero farsi conoscere, e vantarsi del proprio risultato. Un singolo pixel nascosto dietro una meticolosa preparazione. Ponti, chiavi, frecce, tutto per raggiungere Warren Robinett nascosto in una stanza segreta del castello. L’easter egg di Adventure probabilmente oggi manderebbe ai matti parecchi giocatori – perché dai, tutta ‘sta strada per un nome? Niente poster dedicato ad Uncharted, nemmeno mezzo trofeo?
Eppure è così che funzionava una volta, e l’easter egg del menu di XBox si fa carico delle vestigia di quell’era ormai passata. Con ogni probabilità è figlio di un tempo più semplice in cui gli sviluppatori si nascondono dietro una traccia audio per puro svago. Ma si vedono i segni sulla schiena. Si sente una voce sommessa (quattro, veramente), che ridono ma chiedono di essere riconosciute.
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