Il tanto atteso New Pokémon Snap è finalmente approdato su Nintendo Switch il 30 Aprile, e il suo successo iniziale non accenna a spegnersi. Da anni moltissimi allenatori in tutto il mondo reclamano a gran voce un seguito della saga spinoff tanto amata dai veterani, capace di farsi erede di un titolo che ha avuto il coraggio di rivoluzionare il suo genere cavalcando l’onda della Pokémon Mania.

In principio era lo scatto

Pokémon Snap, titolo nato dalla collaborazione di Pokémon Company con la HAL Laboratory, sbarca sullo storico Nintendo 64 nel 1999. Il titolo entra a passo deciso nel genere dei rail shooter, di gran lunga più diffuso in quegli anni ma che iniziava a scontrarsi col disinteresse dei videogiocatori. Ma è proprio nei momento di difficoltà che emerge il genio!

“Come far rinascere l’interesse per i rail shooter sfruttando i mostriciattoli tascabili? Ma certo! Aumentano il grado di immersione del giocatore nel mondo che tanto ama!” Presto detto. Ne nasce un titolo capace di immedesimare il giocatore nei panni di un fotografo del mondo dei Pokémon, osservandoli nel loro stato brado e in totale libertà.

il protagonista di New Pokèmon Snap con in mano una fotocamera
Tutti noi sognavamo di poter vivere in quel magico mondo, e vivevamo qualsiasi esperienza per avvicinarci di più a questo obiettivo. Abbiamo conquistato medaglie, abbiamo assistito alle battaglie di Ash nella serie animata. Ma non era abbastanza. Pokémon Snap ci ha catapultati nei più variopinti scenari a bordo della mostra fedele navicella. Ci ha messo una fotocamera in mano e ci ha augurato buon viaggio.

E sono milioni gli allenatori che da quest’esperienza hanno scoperto di più su loro stessi. Molti giocatori hanno trovato il coraggio di imbracciare una macchina fotografica per la prima volta proprio grazie a Pokémon Snap.

Se resta, è passione

C’è chi ancora oggi, scattando fotografie per passione, sente la voce del Prof. Oak nelle orecchie che esclama “Wonderful!”, pronto a valutare i nostri migliori scatti. L’arte della fotografia è senza ombra di dubbio uno strumento di espressione del proprio sé. La ricerca dello scatto perfetto porta gli appassionati a osservare il mondo che li circonda, a soffermarsi sugli istanti che vogliono fossilizzare nel tempo in una foto.

Pokémon Snap ci ha abituati proprio a questo. A catturare l’istante. Il forte grado di immersione e l’elevata rigiocabilità dei percorsi permettevano di cogliere nuove sfaccettature dei mostriciattoli tascabili a ogni nostra partita. Scoprendo nuove interazioni dei Kangaskhan, osservando un Pidgey mangiare una mela, oppure seguendo con lo sguardo le eleganti danze dei Butterfree.

Ed è proprio da questo spirito di scoperta che milioni di allenatori si sono fatti trascinare, volendo riscoprire quel fascino selvaggio e variopinto nel mondo reale. E da qui, le infinite possibilità che si diramano. Tour safari alla scoperta degli animali più esotici, landscapes mozzafiato catturati in uno scatto, street photography e così discorrendo. Un ventaglio di esperienze che molti non avrebbero mai scoperto senza prima passare per le vie più fiabesche che il videogioco ha da offrirci.

A portata di click, una fotocamera sempre con noi

Il mondo della fotografia si fa sempre più vicino a noi. L’utilizzo della macchina fotografica ormai non è più una necessità, visto che ogni cellulare è dotato di una fotocamera più o meno performante. Quante volte abbiamo scattato dei selfie con gli amici (pandemia permettendo, eh!)? Quante foto abbiamo caricato sui nostri social network? La macchina fotografica è ormai sempre nelle nostre mani.

Ma qual è il reale piacere che abbiamo nello scattare una foto? Beh, l’averla fatta noi, direi. La fotografia è, come detto in precedenza, una delle arti più capaci di poter riflettere l’artista. La personalizzazione delle foto è poi un passo fondamentale per poter aggiungere allo scatto quella che è la nostra influenza e il nostro stile.

Sotto questo punto di vista, New Pokémon Snap introduce una sostanziosa novità. La neo-inserita modalità di personalizazione delle foto permette infatti di poter ritoccare le fotografie scattate e poterle arricchire con cornici o sticker. Grande enfasi è stata posta infatti sulla possibilità di personalizzare le foto raccolte nel nostro compendio tramite la modalità “Resnap”.

Pokémon Company colma poi una grande lacuna del precedente titolo – l’impossibilità di condividere le foto scattate. Idea questa tanto scontata trattandosi di un videogioco moderno, quanto però essenziale. Al giocatore viene infatti data la possibilità di condividere le sue foto in tutto il mondo. Foto, queste, che potranno essere valutate dagli altri utenti, parallelamente a quanto accade sui social network con i likes, che sono la vetrina più grande per i fotografi di oggi.

un Lapras porta uno Squirtle sul dorso

L’arte che nasce dall’arte

La rimodernizzazione di Pokémon Snap è l’esempio di come ancora oggi gli sviluppatori di videogiochi credano ancora nelle potenzialità di questo mezzo. Un’arte capace non solo di aggregare i player facendo leva su passioni comuni, ma addirittura facendone scoprire di nuove. Sempre più grande è infatti l’attenzione che viene posta su questo mezzo. I videogiochi sono capaci di migliorare il grado di apprendimento degli studenti, sensibilizzare su temi molto delicati come violenza o identità di genere, e via discorrendo.

Viva è la speranza quindi che in futuro sempre più professionisti possano rivelare di aver intrapreso la propria carriera o di essersi approcciati al loro attuale settore proprio perché spinti da un titolo giocato nell’infanzia. Un chitarrista che ha scoperto l’amore per la musica con Guitar Hero, un fotografo… o persino un camionista che ha platinato Truck Simulator!

Il punto è questo: il videogioco è capace di trasmettere passioni perché esso stesso è passione, Quindi giocate, divertitevi, condividete i vostri interessi e coltivatene sempre di nuovi.

#LiveTheRebellion