Paola Pastore

News+ Dragon Age 4: ritorno ad Origins

Secondo un articolo di Jason Schreier il publisher Electronic Arts, e fonti interne alla Bioware, il prossimo capitolo di Dragon Age sarà esclusivamente in single player. Non ci sono conferme ufficiali ma queste fonti sono molto attendibili. Forse dopo il successo di Star Wars Jedi: Fallen Order e l’insuccesso di Anthem e di Mass Effect Andromeda, gli sviluppatori vogliono tornare alle origini, puntando tutto sulla trama, per poter creare un’avventura indimenticabile.

Ritorno ad Origins

La delusione ai Game Awards 2020

Il titolo per il prossimo capitolo di Dragon Age non è stato ancora scelto. Eppure sono passati molti anni dall’uscita dell’ultimo capitolo della saga, Dragon Age Inquisition. Ai Game Awards 2020 è stato presentato un trailer Cinematico che si è dimostrato da subito il classico “tutto fumo e niente arrosto“. La voce di Varric di sottofondo, è sempre molto apprezzata, essendo ormai uno dei personaggi fondamentali della saga. E poi? Una serie di immagini a caso, infatti non si capisce bene se l’ipotesi che si basa sul finale del DLC Trespasser, e che quindi vedrebbe il prossimo capitolo ambientato nel Tevinter, sia confermata.

Alla fine del trailer, per concludere in bellezza e creare hype, è stato mostrato Solas, o come si sente nel trailer “Dread Wolf” (Temibile Lupo), con nuove vesti e con una faccia molto arrabbiata. Tutto questo è un segno evidente del fatto che gli sviluppatori brancolano ancora nel buio. Speriamo che la scelta di puntare tutto su un’esperienza single player possa permettere un ritorno ai fasti di Dragon Age Origins, dato che il bello di questa saga è soprattutto la trama, ed il vedere le ripercussioni che hanno le proprie scelte nei capitoli successivi.

Un occhio al single player ed uno al politically correct

Se da un lato gli sviluppatori vogliono tornare a regalare ai giocatori emozioni come quelle dei capitoli precedenti, puntando quindi esclusivamente al single player, dall’altro c’è il problema del creare una trama e dei personaggi coerenti. I continui cambiamenti di rotta e di personale non fanno bene alla saga.

Essendo il successo di questo gioco legato soprattutto alla storia, che può essere approfondita con libri e fumetti, bisogna lavorare non solo sul gameplay ma soprattutto sulla coerenza narrativa. La scelta di eliminare il multiplayer è ottima, perchè permette agli sviluppatori di concentrarsi di più su questo aspetto.

E per quanto riguarda la vicenda di Greg Ellis? Anche questa influenzerà il prossimo capitolo? Sicuramente. Nei vari capitoli della saga la comunità LGBTQ ha molti rappresentanti, basti pensare al personaggio di Dorian in Dragon Age Inquisition, con una lore appassionate e in linea con il personaggio.

Speriamo in scelte ancora più coraggiose da parte della Bioware, per combattere questa piaga che affligge anche il mondo dei videogiochi

Lo spunto di riflessione per questo pezzo nasce dalle pagine di Bloomberg, cui spetta un sentito grazie.

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