Andrea Mariucci

News+ Atari invade il mondo reale con casinò e hotel?

Dal merchandise agli alberghi marchiati Atari

Dopo un lungo periodo di silenzio e la bancarotta, Atari annuncia un casinò online e insedia i propri hotel in alcune città del mondo reale. A poco più di un anno dall’annuncio del progetto degli alberghi, arrivano altre notizie dall’azienda che ha dato la spinta iniziale al mercato videoludico globale. Mentre alcune delle otto sedi pianificate negli Stati Uniti sono già in costruzione, sembrano emergere piani anche per questa parte dell’Atlantico. Un accordo stipulato con ICICB include la Spagna, Gibilterra, e Dubai come luoghi d’interesse principali.

Il progetto intende capitalizzare sul fascino e sul nome dell’azienda al fine di attirare un pubblico interessato a un’esperienza immersiva che includa ogni aspetto del videogioco. La proposta è quella di un pacchetto che è molto più di un normale soggiorno in albergo. Le strutture sono pensate per chi cerca un’esperienza (e le foto su Instagram che ne conseguono), più che per un soggiorno di relax. In aggiunta, queste sembrerebbero dover includere degli spazi dedicati a eventi di e-sport, con tutte le attrezzature necessarie.

L’investimento è certamente degno di nota. Non resta che chiedersi se l’iniziativa si possa rivelare vincente anche tenendo conto della nuova normalità a cui la pandemia ci ha abituati. Specie quando si guarda ad un futuro in cui difficilmente non rimarranno cicatrici anche a crisi esaurita.

Atari: una catena di hotel dedicati ai videogiochi retrò | Hardware Upgrade

Fino a casinò e cripto valuta dell’azienda

Non solo alberghi, a quanto pare. Nell’ultimo periodo sono arrivati aggiornamenti su un altro piano della compagnia: Atari Casino. Già da tempo Atari mostra interesse a espandersi. Lo scorso agosto, il desiderio si è materializzato – se così si può dire – con nascita dell’Atari Token, la cripto valuta dell’azienda.

La moneta virtuale è pensata come punto di riferimento per le valute del mondo videoludico. Si tratterebbe, dunque, di una stable currency, dal valore controllato, per le transazioni interne alla rete dell’azienda. Da quanto riportato sul sito, questa include Atari Wallet, Atari Betting e Atari Casino. La strutturazione di un simile ecosistema virtuale pare avverrà in collaborazione con Decentral Games. L’azienda possiede l’ambiente virtuale basato su blockchain Ethereum, Decentraland, dove verrà inaugurato il casinò.

Non sembrano esserci dettagli riguardo ai giochi presenti nel casinò Atari, al di là del loro tema retrò, condiviso anche dagli hotel. Pur trattandosi di un ambiente virtuale, o meglio, proprio perché si tratta di un ambiente virtuale, il progetto rischia di avere effetti più che reali sulle vite di molti.

Trovarsi di fronte ad un progetto che si fa chiamare apertamente ‘casinò’ è strano. Viene quasi da elogiare Atari per la sincerità.

Cosa vuole dire questo per noi e per Atari?

Atari che costruisce hotel e inaugura casinò sembra essere indice di una strategia di capitalizzazione sul nome dell’azienda, ancora fresco nelle menti di tutti. La stessa cosa non si può dire di molte delle sue numerose proprietà intellettuali. Si tratta di una mossa comprensibile, quando si tiene in considerazione che una porzione significativa dei fan di lunga data è in età da lavoro. Insomma, uno stipendio rende sostenibile una tariffa extra, se al fine di alloggiare in un albergo che promette di far rivivere la propria infanzia.

Un paragone immediato è quello con i locali a tema. Molte persone accettano di buon grado il sovrapprezzo, per mangiare un pranzo a tema Dragon Quest allo Square Enix Café di Akihabara, no? Naturalmente il costo di un pranzo e quello di un viaggio sono ben diversi, ma fenomeni come l’anime tourism sono ben documentati. In molti volano da Stati Uniti ed Europa fino in Giappone solo o principalmente per la cultura pop, dopo tutto. (nessun biasimo, parlo anche di me)

Detto questo, una rapida ricerca di elementi concreti circa la struttura degli alberghi in questione dà pochi risultati diversi da promesse aziendali di immersione™. Forse è meglio sospendere il giudizio, almeno fino a quando non si avranno notizie più sostanziali.

Per quanto riguarda il casinò, invece, la questione è più complessa.

Quando giocare è un problema

Sono sempre maggiori gli investimenti da parte dell’intera industria in meccaniche gacha e in lootbox. Per non parlare dei lunghi timer, evitabili con il pagamento di poche gemme acquistabili con carta di credito. Considerando il contesto, trovarsi di fronte ad un progetto che si fa chiamare apertamente ‘casinò’ è strano. Viene quasi da elogiare Atari per la sincerità.

La notizia di un’azienda di videogiochi che si immischia nel gioco d’azzardo non è cosa nuova. Sega ha recentemente diviso la propria sezione dedicata alle slot da quella dedicata ai videogiochi, mentre Bandai Namco continua a produrre slot machine in Giappone. Tuttavia, si parla comunque dell’introduzione di una cripto valuta dedicata e l’ambizione di renderla un punto di riferimento per il resto dell’industria. Questi restano brutti sintomi della sicurezza con cui nomi importanti nel settore abbiano scelto di intraprendere questa strada.

Atari: annunciato il listing deI token - The Cryptonomist
Fonti:

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