I videogiochi hanno intrapeso una strada verso l’inclusività, ma è così per tutto ciò che ruota attorno al medium? La risposta è sì, grazie alla squadra di Esports Quad Gods
Gli Esports, come i videogiochi, si stanno spostando verso l’inclusività. Chris Scott era un istruttore di paracadutismo. All’attivo aveva più di 6.000 lanci. Doveva essere un giorno come tanti, quando si presenta Garry Messina, che per il giorno del suo compleanno, chiese a Scott di guidarlo in un lancio. Scott acconsentì al lancio, ma qualcosa andò storto. A meno di 50 metri dal suolo, il paracadute non si aprì. Al momento dell’impatto, dice Scott, l’unica cosa che ricorda è che svenne. Ma al suo risveglio, l’amara verità. Era diventato paraplegico. Il forte impatto ha fatto si che il suo collo si rompesse rendendolo invalido dalle spalle in giù.
Da allora Scott, per spostarsi, utilizza un Joystick a bocca per guidare la sedia a rotelle. Grazie a questo meccanismo, ogni giorno si è recato al centro riabilitativo Mount Sinai, ed è qui che ha incontrato il dottor David Putrino. Il medico è conosciuto all’interno della comunità medica per l’utilizzo di metodi alternativi nella riabilitazione. Durante una di queste sedute, Scott e Putrino ebbero un’idea. Data la passione per gli Esports del paziente, utilizzarono i videogiochi come terapia. A questo punto il medico inventò un joystick apposito per Scott. Questa periferica non era altro che un boccaglio, con vari sensori, il cui input è dato dal respiro del giocatore. Dopo varie partite si instaurò una nuova idea nella coppia.E se avessero formato una squadra di tetraplegici?
Spesso gli avversari non sanno che stanno giocando contro persone disabili. Ed è molto liberatorio batterli. Fa parte del divertimento.Blake HuntLa frase, che potrebbe sembrare figlia della vanità, nasconde un altro significato dietro. In questa frase è racchiuso il concetto di videogioco come valvola di sfogo per i protagonisti di questa vicenda. E’ chiaro che il poter giocare, senza impedimenti, sia una sorta di conquista. Molte volte si prova frustrazione quando non si può condurre una vita normale e incidenti gravi come quelli che hanno subito i due e-sportivi, portano spesso alla depressione. Quindi, Scott e Hunt, insieme a molti altri pazienti del Mount Sinai creano nel 2019 la squadra di Esports Quad God. Il dottor Putrino vide che attraverso la partecipazione nei vari tornei e la cooperazione tra i membri del team, i pazienti stavano pian pian superando la loro depressione.
Ci dovrebbe far riflettere di come uno strumento, utilizzato a fin di bene, possa essere visto come strumento di aggregazione ed inclusività.
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