Aloy – Face rework, una mod appena uscita per Horizon Zero Dawn, ha il solo compito di modificare il viso di Aloy in modo da renderlo più armonioso e curato. Via le lentiggini: fanno il viso sporco. Deve essere chiaro e liscio, senza néi, cicatrici da varicella, e rughe d’espressione intorno agli occhi. Il naso deve essere più piccolo, più aggraziato.
Gli zigomi più alti, le guance più sottili. Il viso quadrato e paffuto non è sexy. Via anche quella lieve peluria bianca sopra il labbro e sui lati del viso. Poco importa Aloy se sei una guerriera, se sei cresciuta in un mondo distopico, rinnegata dalla tua gente. Poco importa se hai salvato questo mondo, poco importa se hai coraggio, se sei forte, se sei uno dei rari modelli femminili positivi non stereotipati del mondo videoludico. Se non rientri anche nei canoni estetici della nostra società allora non hai valore. Non siamo nuovi alle critiche estetiche verso i personaggi femminili. Jill di Resident evil 3 remake è brutta, Tifa di Final Fantasy VII remake ha il seno troppo piccolo, Abby di The last of us 2 è completamente sbagliata perché troppo muscolosa e mascolina. L’elenco potrebbe continuare per pagine e pagine.Fortuna che ci sono delle mod che aggiustano queste donne.
Fortuna che ci sono delle mod che ci permettono di non vedere quei disgustosi difetti, perché sono inaccettabili.
Fortuna che ci sono delle mod che piegano quei personaggi al nostro gusto.
Perché noi videogiocatori non dobbiamo essere costretti a guardare quei difetti. Quei difetti le donne non dovrebbero averceli, e se ce li hanno dovrebbero coprirli, vergognarsene, o almeno fare di tutto per mostrare che vogliono porvi rimedio. Perché è giusto così.Questa mod è sbagliata sotto molti punti di vista, due in particolare.
Modificare l’aspetto di un personaggio è minare il messaggio dell’opera.
Va benissimo avere dei propri gusti estetici. Va meno bene imporli.
La sola funzione di Aloy, per te, è quella di provocarti piacere. Se non lo fa, allora è inutile, o insignificante.
Aloy è una donna indipendente, forte, capace, e a te non sta bene. Tu vuoi sentirti potente, quindi lei deve piegarsi a te.
Sì, le donne hanno i peli, le rughe, le occhiaie, le macchie sulla pelle, ma è loro compito porre rimedio a questo, no? È nella loro natura in quanto donne. Devono essere femminili, e la femminilità è un concetto millenario che non può essere modificato.“Il mito della bellezza fiorisce quando si allentano le coercizioni materiali nei confronti delle donne.”Naomi WolfQuando dunque una donna cerca di liberarsi dalle imposizioni, quando cerca di staccarsi da questi modelli, quando tenta di essere se stessa e di autodeterminarsi, le viene ricordato costantemente che “deve stare attenta a non perdere la propria femminilità, perché è solo questo ad avere valore”. Tu che applichi questa mod, che non riesci a considerare le donne oltre questi preconcetti, tu stai applicando perfettamente il mito della bellezza. Stai mettendo in atto un comportamento patriarcale e oppressivo. Un comportamento che nemmeno ti accorgi essere oppressivo anche verso di te. Sì, perché se tu stabilisci un concetto di femminilità e imponi alle donne un determinato canone estetico, di comportamento etc… al tempo stesso – per negazione – stai delineando l’ideale di mascolinità, ingabbiandoti in delle pretese sociali che, senza accorgertene, hai alimentato. Pretese che ti vogliono con un determinato fisico, un determinato comportamento, che definiscono già per partito preso ciò che sei, senza darti possibilità di replica.
Sono tutte gabbie artificiali, costruite e rafforzate nel tempo. Ma, appunto, sono artificiali. Possono e devono essere smantellate.
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