Più che una guida alla scelta del MacBook, il racconto di un’Esperienza Utente
Mi conviene comprare un MacBook Pro o un MacBook Air? È chiaro che non si può rispondere a questa domanda solo guardando la tabella delle specifiche. O il budget a disposizione. Si, sono due parametri che possono indirizzare la scelta, ma la vera guida in questo caso dovrebbe essere l’esperienza. Cosa devo fare col MacBook? Ecco, è rispondendo a questo quesito che si arriva a capire se è meglio un MacBook Pro o un Air.
Non c'è bisogno di nessuna guida per scegliere tra MacBook Pro o Air, basta sapere di cosa si ha bisogno
MacBook Pro vs Air: quali sono le differenze hardware?
Va premesso che la forbice tra i due modelli si è andata a colmare. La linea 2020 di MacBook Air, per esempio, monta finalmente un display Retina anche per l’entry level di casa. La risoluzione quindi è 2560×1600 pixel sia su Air che su Pro a 13 pollici, salendo a 3072×1920 sul modello da 16. Ci sono però delle differenze dal punto di vista della resa, visto che lo schermo di Air risulta meno luminoso (nel dettaglio, si parla di 400 nit contro i 500 di Pro) e soprattutto si “ferma” ad uno spazio colori sRGB, in luogo del DCI-P3 dei modelli più avanzati. Le differenze in ogni caso qua sono minime, e rispetto alle annate precedenti all’introduzione di Retina su Air lo schermo guida sicuramente meno la scelta tra i due modelli.
Anche dal punto di vista della memoria, quantomeno nelle soluzioni base, non c’è molta differenza. SSD da 256GB per entrambi i modelli, nel taglio base (che diventano 512 su MacBook Pro da 16 pollici). Il taglio aumenta sia per Air che per Pro fino ai 2TB, lasciando al modello più grande l’esclusiva sugli SSD da 4 e 8TB. Discorso molto simile lato RAM, con entrambe le soluzioni che partono da 8GB ma esistono anche in versione 16GB, che è invece il taglio minimo su Pro da 16 pollici. Inizia ad esserci qualche differenza arrivando alle porte, con MacBook Pro che esiste anche con una variante con 4 porte USB-C. Considerando che una delle porte va necessariamente utilizzata per l’alimentazione, questo può essere un primo fattore che sposta l’ago della bilancia.
Le differenze serie sono più che altro legate alle prestazioni: processore e scheda grafica. MacBook Air base monta (per il momento) un processore i3 dual core, contro l’i5 quad core di MacBook Pro o addirittura l’i7 del modello 16 pollici. Per quanto MacOS non sia sicuramente la piattaforma più indicata per il gaming, vale la pena gettare uno sguardo anche alle schede grafiche proposte. In entrambi i modelli si tratta di chip integrati, con Pro da 16 pollici che però poi affianca una AMD Radeon Pro 5300M (o 5600M sui modelli più spinti).
MacBook Air
MacBook Pro
MacBook Pro (16 pollici)
Display
Retina 2560×1600
Retina 2560×1600
Retina 3072×1920
SSD
SSD da 256GB a 2TB
SSD da 256GB a 2TB
SSD da 512GB a 8TB
RAM
8 o 16GB
8 o 16GB
16, 32 o 64GB
Processore
Intel Core i3 dual‑core a 1,1GHz Intel Core i5 quad‑core a 1,1GHz Intel Core i7 quad‑core a 1,2GHz
Intel Core i5 quad‑core a 1,4GHz Intel Core i7 quad‑core a 1,7GHz
Intel Core i7 6‑core a 2,6GHz Intel Core i9 8‑core a 2,3GHz Intel Core i9 8‑core a 2,4GHz
Scheda Grafica
Intel Iris Plus Graphics
Intel Iris Plus Graphics 645
AMD Radeon Pro 5300M/5400M/5600M
MacBook Pro contro Air: prezzo e Esperienza Utente?
Già guardando la tabella qui sopra è facile intuire un paio di cose. La prima è che c’è da aspettarsi una certa differenza di prezzo tra MacBook Air e Pro, specie guardando alle coordinate del modello da 16 pollici che è a tutti gli effetti il top di gamma. La seconda è che visto l’hardware sotto la scocca, è già possibile intuire le finalità dei due prodotti, che sono essenzialmente diverse.
La tabella però si limita alle differenze hardware, lasciando colpevolmente fuori quelle legate alle componenti che di fatto vanno a formare l’Esperienza Utente dei due prodotti. E da questo punto di vista, per esempio, va detto che MacBook Air ha una Magic Keyboard con più tasti, in quanto comprende i 12 tasti funzione che su Pro sono “assorbiti” dalla Touch Bar. Entrambi i modelli, ad ogni modo, hanno un sensore per l’impronta digitale che permette di utilizzare Touch ID. Qui non c’è un vero e proprio selling point: è una questione di preferenze e abitudini, la Touch Bar è comoda per alcune funzioni dedicate all’interno delle app (per esempio su Telegram c’è un accesso veloce a sticker e emoticon) ma non ha il feedback tattile tipico di un tasto tradizionale.
Entrando più nel pratico andiamo a riprendere un dettaglio solo accennato sopra: il numero di porte. Come detto, va considerato che una delle porte USB-C va utilizzata per l’alimentazione, di conseguenza su MacBook Air ne resta disponibile solo una, laddove su Pro è invece possibile scegliere il modello con 4 porte a disposizione. Bisogna però ammettere che un adattatore da USB-C ai formati più vecchi va comunque messo in preventivo, vuoi per utilizzare qualche dispositivo già presente in casa, vuoi semplicemente per questioni di compatibilità. Per esempio anche il collegamento ad un monitor o ad un proiettore deve giocoforza passare da queste uniche porte, per cui se il dispositivo che si ha in casa prevede solo un ingresso HDMI la strada è obbligata. Anche qui quindi le differenze tendono ad annullarsi, nei fatti.
Per scegliere non resta che chiedersi a cosa serve il MacBook
Lo abbiamo visto, le differenze sono in buona sostanza prestazionali. Pro ha una potenza di calcolo superiore, e (fidatevi di chi ha fatto un upgrade da Air a Pro proprio per quello) è più veloce nell’eseguire i compiti che richiedono più risorse. Banalmente già dedicarsi a del montaggio audio è molto più pratico su MacBook Pro, abbassando di molto i tempi di import delle tracce e di bounce/export del file finale. Ma anche il montaggio video e l’utilizzo di programmi di grafica è più immediato.
Nell’uso di tutti i giorni, invece, non ci sono grosse differenze. Leggere la posta elettronica, navigare, accedere a Netflix o ad altri servizi del genere… Tutte operazioni che si fanno tranquillamente sia su MacBook Air che su Pro. La vera discriminante è qua, anche perché le dimensioni sono fondamentalmente le stesse e MacBook Air, al massimo, risulta essere più leggero di 0,11Kg rispetto al fratello maggiore. Discorso che chiaramente cambia andando a confrontare con il modello da 16 pollici, ma come detto trattasi del top di gamma a livello di prestazioni ed è inevitabile sacrificare la portabilità del tutto.
Chiaro, l’altra grossa differenza è il prezzo.
Ballano 300€ tra il modello entry level di Air (€ 1.229,00) e quello di Pro (€ 1.529,00). Non pochi, è quasi il prezzo di un iPad – dovendo cercare di quantificare la differenza. Parallelo non così stupido, considerato che tutti gli iPad recenti possono essere utilizzati come secondo schermo sui nuovi Mac grazie alla funzione Sidecar.
Ma alla fine quindi Pro o Air?
Dipende dall’utilizzo. Se l’idea è quella di utilizzare il MacBook per produrre contenuti multimediali, specie video (ma anche la produzione audio – ve lo dice chi ha prodotto podcast con entrambi – ne guadagna) è decisamente meglio spendere quei 300€ in più. Se invece l’uso ipotizzato è più tradizionale Air svolge più che egregiamente il compito… Ma a questo punto c’è davvero da chiedersi se sia proprio necessario avere un PC per fare questo. Un tablet – iPad in particolare – permette di svolgere praticamente tutti i task di base che si fanno a computer, e costa decisamente meno anche prendendo in considerazione gli accessori come la tastiera esterna e/o eventualmente anche Apple Pencil.
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